Papi, Cristianesimo, Islam

di Giuliana D'Olcese

Conclave. Parola magica che evoca mistero, ritualità antiche e
però attuali e importantissime per il presente e il futuro non
solo del mondo occidentale e del mondo cristiano sparso in tutti
i continenti ma, ben più importante, fondamentale per la
convivenza con il mondo islamico di cui una parte cospicua
rivendica verso il mondo cristiano la resa dei conti di
antichissime ferite che la religione Coranica, come appare
essere una parte dei suoi seguaci, non ha perdonato alla Chiesa
cattolica. Le Crociate.

Il pontificato di Giovanni Paolo II è stato grande perchè Karol
Wojtyla ha dimostrato di essere un grande politico
internazionale (rifiutando con saggezza di intromettersi nella
politica dello Stato italiano) tessendo instancabilmente
rapporti e scambi con tutte le religioni globali e con i loro
autorevoli rappresentanti e capendo per primo, a parte qualche
storico inascoltato, che il destino del mondo, morale, sociale,
economico e religioso si gioca su queste due grandi culture e
religioni: Tra Cristianesimo e Islam.

La storia millenaria della Chiesa cattolica, come la storia dei
Papi, hanno molte luci e molte ombre e ciò è stato
dichiaratamente ammesso, con grande onestà intellettuale,
spirituale e culturale, da Papa Giovanni Paolo II a cui stava a
cuore il fondamento del progresso morale, sociale e materiale
dei popoli. La Pace nel mondo.

Karol Wojtyla non era un pacifista, così come i cosìdetti
pacifisti vorrebbero "annettere" a se' la sua figura ma, bensì,
un uomo di pace e di benessere da far nascere e durare tra tutti
i popoli delle diverse religioni e culture.

Ora, con la sua assenza morale e fisica dal mondo, noi
cittadini, non solo cristiani e cattolici, ci poniamo una
terribile ed angosciosa domanda. Il Conclave che vedrà riuniti i
massimi rappresentanti della gerarchia ecclesiale mondiale
incoronerà un Papa sensibile, vicino e coerentemente attento a
questa primaria coscienza ed esigenza dei popoli?

Cercherà tra i Missionari della parola di Cristo colui che vorrà
scuotere l'albero delle secolari incomprensioni tra Cristianità
e Islam?

Il successore di Karol Wojtyla terrà conto e darà atto al mondo
Islamico delle antiche ferite inferte loro per secoli?

L'erede di Giovanni Paolo II sarà selezionato tenendo conto di
questa primaria esigenza di Pace, di scambio religioso,
culturale, sociale, scientifico ed economico tra il mondo
cristiano e il mondo islamico?

Cari Cardinali,

noi cittadini, non potendovi raggiungere nelle segrete Stanze
Vaticane, affidiamo alla grande Agorà globale di Internet questo
messaggio: Sia eletto, con la saggezza e la lungimiranza proprie
alle Chiese globali, un Papa che, con il coraggio del Guerriero,
con l'innovazione dello Scienziato e con l'ispirazione del
Santo, sappia portare a termine l'opera iniziata dall'uomo Karol
Wojtyla e dal Papa Giovanni Paolo II.

Buon Conclave e auguri

Giuliana D'Olcese

GdS 10 IV 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

Giuliana D'Olcese
Fatti dello Spirito