Ex Testimone di Geova 1

diLuca Diotallevi

Chi scrive è
stato, purtroppo, un appartenente alla setta dei Testimoni di

Geova. Sono due anni che sono un dissociato e vorrei sfogarmi un
po', dicendo alcune cose al riguardo. Tra i miei ex fratelli
vigono molti divieti, alcuni (e me ne sono accorto solo ora che
sono uscito) sinceramente un po' ridicoli. Basti pensare al
divieto di celebrare un compleanno o un onomastico, di
festeggiare il Natale, di portare la barba o anche solamente il
pizzetto, di fare un brindisi, di mangiare un volatile o
qualsiasi altro animale ucciso, ma non dissanguato, di giocare a
scacchi, di fare danza classica (per non parlare dei balli
moderni!), di mandare i figli all'asilo e all'università (così
possono essere controllati meglio) di offrire confetti in
occasione di nascite, matrimoni e occasioni simili, di
acquistare un biglietto della lotteria o giocare una schedina,
di fumare, di vedere uno spettacolo televisivo che non sia un
documentario, ecc. ecc. Solo ora ho capito che non può esistere
il dialogo dove non c?è comprensione e non si può organizzare il
cristianesimo sulla struttura di una grande azienda. L'ho capito
tardi, ma, come dice un famoso proverbio: "Meglio tardi che
mai!".

Luca Diotallevi



GdS - 30 XII 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

Luca Diotallevi
Fatti dello Spirito