Beatificazione

La Beatificazione di
Madre Teresa

Le date: 1910: il 26 agosto Agnes Gonxha Bojaxhiu, che
diventerà poi Madre Teresa, viene alla luce dalla madre
Drane. La sua è una famiglia albanese di Skopje, in
Macedonia. Il padre, Kole, è laureato in farmacia, e
muore quando la bimba ha 7 anni, così Agnes viene
cresciuta dalla mamma, insieme al fratello e alla
sorella. A 18 anni, nel 1928, chiede di essere accolta
dalle suore di Loreto che operano nel Bengala. Nel 1929,
inizia il noviziato a Darjeeling, proprio ai piedi dell’Himalaya.
Nel 1931, quando finisce il noviziato, Agnes prende i
voti e viene mandata a Entally, un quartiere di
Calcutta, ad insegnare, è qui che cambia il suo nome
civile in quello religioso di Teresa, il nome della
suora carmelitana di Lisieux che il Papa aveva
dichiarato santa, quattro mesi prima.

Nel 1943, nel corso della seconda guerra mondiale sul
Bengala si abbattè una violenta carestia, in questo
tempo Madre Teresa chiese alla superiora della sua
Congregazione e all’arcivescovo di Calcutta, Monsignor
Perrier, di lasciare il convento di Entally per
dedicarsi completamente ai poveri, ma gli risposero di
no, solo 18 agosto del 1948, arrivò la risposta: il Papa
Pio XII si dichiarò d’accordo. Madre Teresa ebbe il
permesso per un anno, come prova, lei lasciò la veste
nera delle suore di Loreto per indossare il sari bianco,
come le donne povere dell’India. Il 19 Marzo del 1949
arrivò Subashini Das, la prima ragazza fermamente
intenzionata a seguire Madre Teresa, la prima delle
quattromila all’anno della morte della fondatrice.

Nel 1953 Madre Teresa inaugura il Nirmal Hriday “Il
posto dei cuori puri”. Dopo un anno questo è il
bilancio: 27 mila morenti ospitati, guariti e restituiti
alla vita. Nel 1958 Madre Teresa riesce a trasferire i
lebbrosi fuori dalla città, con edifici costruiti per
loro e per i loro parenti. Questo posto viene chiamato
Titagarh, Città della pace. Attualmente ospita 600
famiglie di lebbrosi. Il primo Febbraio del 1965, a
Madre Teresa giunge un decreto firmato dal Papa: Paolo
VI dà la propria approvazione alle Missionarie della
Carità, che diventa il loro diretto superiore, al posto
dell’arcivescovo di Calcutta. In questo periodo le suore
aprono la loro prima missione all’estero, a Cocorote, in
Venezuela. Nel 1968, su invito del Papa, viene aperto un
centro di assistenza a Roma. I centri e le case, si
cominciano a moltiplicare in tutto il mondo, 600 sparsi
nei cinque Continenti. Il 1975 è l’anno in cui Madre
Teresa parla all’Onu e l’ultimo numero del mese di
dicembre del settimanale Times, le dedica la copertina.
Il titolo è “Santi viventi”. Il 26 ottobre del 1985 l’Onu
le rende omaggio proiettando un documentario dedicato
alla sua opera. Il 3 Febbraio del 1986 Giovanni Paolo II
va in India ed entra nel Nirmal Hriday, stringendo la
mano a Madre Teresa, all’ora del pranzo il Santo Padre
indossa un grembiule e insieme alla suora serve i
malati. Nel 1989 Madre Teresa ha un attacco al cuore ,
per oltre due mesi rimane in ospedale. Nel 1997 il Papa
accoglie le sue dimissioni per motivi di salute e le
Missionarie eleggono un’altra superiora, suor Nimala. Il
5 settembre dello stesso anno, alle 21.30, muore nella
Casa madre di Calcutta e il governo indiano celebra i
funerali di Stato.

Trenta sono i libri pubblicati fino ad oggi sulla suora.
Tra gli altri: “Il segreto di Madre Teresa” di Saverio
Gaeta, (Edizioni Piemme); “Il mio
libro di preghiere” (Mondadori), “Madre Teresa, la
mistica degli ultimi”, di Franca Zambonini (Edizioni San
Paolo).

Giancarlo
Padula



GdS - 18 X 2003 -
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Giancarlo Padula
Fatti dello Spirito