Ancora sul CrocIfisso che dà enorme fastidio a Luigi Tosti, magistrato (!!!) di Camerino

diRed

Ancora sul
Crocifisso, questo "rompiscatole" inaudito.

Questa volta però é diverso per il personaggio a cui dà enorme
fastidio: tale Luigi Tosti. E chi é questo tosto? Udite, udite:
un magistrato.

A Romini si era rifiutato di votare per la presenza del
crocifisso nel seggio elettorale. «Oggi verso le 13,30 - ha
spiegato Tosti - mi sono recato, assieme a mia moglie, alla
sezione elettorale n 6 per esprimere il voto per le elezioni europee e per quelle della
provincia di Rimini. Qui ho constatato la presenza del
crocifisso sia nel seggio elettorale n 6 che in tutti gli altri
seggi elettorali. Ho dunque dichiarato al presidente di seggio,
pretendendo che ne venisse dato atto nel verbale delle
operazioni elettorali, che mi rifiutavo di votare a causa della
presenza del crocifisso». Una presenza criminale, tale da
sconvolgere le sensibilissime budella del nostro eroe
impegnatissimo batracomiomachiamente.

Il giudice ha anche precisato di aver fatto questa scelta
«richiamando espressamente la decisione
4273 del 1-3-2000 della Corte di Cassazione penale che ha
esplicitamente dichiarato l'illegittimità dell'ostensione dei
crocifissi nei seggi elettorali, ritenendola lesiva sia del
principio supremo della laicità dello Stato italiano.

Si tratta di un magistrato che dovrebbe però sapere che una pur
autorevole sentenza di Cassazione non fa affatto legge...

«Valuterò, assieme a mia moglie, le
eventuali iniziative legali per questo impedimento al libero
esercizio del diritto di voto e informerò i candidati della
lista laica che avrebbero ricevuto i nostri voti (Emma Bonino e
Sergio Giordano - che strano! - ndr -) di quanto accaduto, affinché tutelino le loro
posizioni».

Batracomiomachia, atto secondo: questo tosto Tosti dichiara di
esporre simboli ebraici nel tribunale di Camerino nel
processo contro il professore universitario accusato di aver
girato film hard. "Se vengono tolti, non esercito".
Aveva pomposamente dichiarato: ''Pretendo che questi miei
simboli rimangano esposti nelle aule giudiziarie del Tribunale
di Camerino in modo continuativo e preannuncio sin d'ora che per
l'ipotesi che 'qualcuno' proceda alla rimozione delle menorà,
questo 'qualcuno' sarà da me denunciato all'Autorità giudiziaria
penale". Ma i due menorà, i candelabri a sette bracci, il nostro
tosto non riuscirà ad esporli perché interviene un altro tosto: Adel Smith,
proprio lui, il presidente dell'Unione musulmani d'Italia, che ha dichiarato che
anche lui sarebbe stato presente al Tribunale di
Camerino, con il Corano e con i simboli dell'islam.


Fin che era solo era un conto.

In fin dei conti il tosto Tosti la sua manovra repentina di
commando l'aveva già fatta portando in tribunale una targhetta con il
simbolo degli atei e mettendola di fianco al crocifisso nell'aula
delle udienze. Un blitz da manuale: pensate, il logo dell'unione
che raggruppa Atei, Agnostici e Razionalisti a fianco del
Crocifisso (questa volta con iniziale maiuscola, ovvio).

Pensate un po': ciascuno di noi potrebbe trovarsi ad essere
giudicato da un tipo simile...!!!
Red



GdS - 10 XI 2004 -
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Red
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