"Bitto": formaggi in gara, Scimudin il più buono

I verdetti delle due Giurie; alla guida Renato Ciaponi, del tradizionale concorso della Mostra del Bitto

Simone Codega di Colorina, 16 anni, premiato come il casaro più giovane Bitto dalla qualità media ancora più alta, Valtellina Casera e Latteria sempre più buoni, Scimudin da primato, nuove leve del settore lattiero-caseario promettenti: questo hanno detto i verdetti del tradizionale concorso dei formaggi della Mostra del Bitto che ieri sera, all’interno della tensostruttura di piazza Sant’Antonio, a Morbegno, ha vissuto il suo momento clou con la cerimonia di premiazione. Grande l’attesa e molta l’emozione per la scelta degli organizzatori di non divulgare in anticipo i nomi dei vincitori, con casari e produttori che hanno riempito l’arena ben prima dell’inizio, seguendo con interesse la premiazione inframmezzata dallo show del cabarettista Lucio Gardin che ha strappato sorrisi e risate ironizzando sulle manie di agricoltori e alpeggiatori. Le due giurie, entrambe presiedute da Renato Ciaponi e composte da maestri assaggiatori dell’Onaf, hanno lavorato l’una sulle due categorie di Bitto, l’altra su Valtellina Casera, Scimudin e Latteria. Il miglior Bitto dell’anno è quello prodotto dal casaro Erich Giupponi dell’alpeggio Casera-Cusio, nella vicina provincia di Bergamo, al di là della cresta delle Orobie valtellinesi, che in un anno è salito dal secondo al primo gradino del podio, superando Ernesto Mazzoni, Alpe Vicima, nel comune di Forcola, e Claudio Grassi di Pian del Nido, a Piuro. Per il Bitto di un anno primo posto per Michele Codega dell’alpeggio Valcervia, nel comune di Cedrasco, che nel 2014, nella medesima categoria, era giunto secondo. Dietro di lui Francesco Gurini della Valdidentro e la coppia di casari formata da Aurora Saccardo e Giuseppe Rinaldi della Valfurva. Nelle tre categorie riservate al Valtellina Casera nelle diverse stagionature sono state com’è tradizione la Latteria Sociale Valtellina, la Latteria di Chiuro e la Fiorida a spartirsi i premi: soltanto Flavio Mazzoni della Nuova Latteria Vallone di Traona è riuscito a inserirsi. Per il Valtellina Casera di trecento giorni e oltre primo posto per Pierantonio Baruta e Stefano Franzini della Latteria di Chiuro, secondo per Francesco Miotti della Latteria Sociale Valtellina, terzo per Bruno Maffezzini della Fiorida. Nella categoria riservata alle forme da 180 a 299 giorni la classifica incorona la Latteria Sociale Valtellina seguita dalla Fiorida e dalla Latteria di Chiuro. Per il Valtellina Casera più giovane, dai 70 ai 179 giorni di stagionatura, primo posto per la Latteria Sociale Valtellina, secondo per la Fiorida e terzo, come detto, per Traona. Nomi di latterie e di casari che si ritrovano anche nella classifica del Latteria con la coppia Baruta-Franzini della Latteria di Chiuro al primo posto, Flavio Mazzoni della Latteria Vallone di Traona al secondo e la Fiorida al terzo con il casaro Nicola Guerra. Infine lo Scimudin, il formaggio molle sempre più apprezzato, che ha visto la vittoria di Paolo Pini della Latteria Sociale Valtellina, davanti alla Latteria di Chiuro e a Nicola Bongiolatti della Taiada di Berbenno. Per lo Scimudin un anno da ricordare considerato che, per la prima volta da quando è stato istituito, ha vinto il premio intitolato a Roberta Lodi, per molti anni presidente di giuria, riservato al formaggio che, fra tutte le categorie, ha ottenuto il punteggio più alto. Doppia soddisfazione per il casaro Pini, che lavora nel caseificio di Postalesio, e per la Latteria Sociale Valtellina che ha investito sullo stabilimento trasferendovi tutta la produzione dei formaggi molli. Menzione speciale e tanti applausi per il casaro più giovane, 17 anni da compiere il 13 novembre, risultato essere Simone Codega di Colorina, da sei mesi dipendente della Latteria Sociale Valtellina: una tradizione familiare nel settore e una grande passione l’hanno condotto l’estate scorsa sugli alpeggi della Valle Spluga. E alla domanda su che cosa si augura per il suo futuro risponde sorridendo: «Continuare a fare questo lavoro, diventare un bravo casaro». Il giovane Simone ha ricevuto il premio dalle mani di Mario Nonini, figlio di Eugenio che, da socio del Consorzio di tutela dei formaggi Valtellina Casera e Bitto, molti anni fa, aveva istituito il premio. In chiusura le parole di soddisfazione e di ringraziamento del presidente dell’organismo di tutela Vincenzo Cornaggia che ha reso merito a casari e produttori per l’alta qualità dei formaggi presentati per il concorso: «Siete l’orgoglio del settore lattiero-caseario e dell’intera Valtellina. Grazie al vostro impegno e al lavoro quotidiano offriamo ai consumatori dei prodotti di qualità assoluta». (E.Z.)

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