113a MOSTRA DEL BITTO NEL CONCORSO DEI FORMAGGI TRIONFA FLAVIO MAZZONI

Il formaggio più buono in assoluto è il Valtellina Casera stagionato della Latteria di Chiuro

Il casaro di Albaredo vince tre primi premi tra cui quello per il Bitto 2020 ma il formaggio più
buono in assoluto è il Valtellina Casera stagionato della Latteria di Chiuro
Già perfettamente a suo agio con i premi del concorso dei formaggi, plurivincitore per il miglior Bitto, in
questa edizione il casaro originario di Albaredo Flavio Mazzoni, 41 anni, ha superato se stesso meritandosi
ben tre primi premi, oltre a un terzo: per il Bitto 2020, per il Valtellina Casera giovane e per quello con una
stagionatura fino a dieci mesi. Durante la stagione estiva ha lavorato all'Alpe Piazza, nel resto dell'anno alla
Nuova Latteria Vallone di Traona. Già primo nel 2010, nel 2011, nel 2014, nel 2016 un premio super, nel
2017 per il Bitto di un anno e nel 2018, è rimasto giù dal podio un anno soltanto per rifarsi in questo 2020
con ben tre premi per due formaggi diversi, dimostrando tutta la sua bravura in alpeggio e nella latteria. Al
secondo posto per il Bitto dell'anno si è classificato Omar Bertolini che però ha vinto nella categoria riservata
alle forme prodotte nel 2019 guadagnandosi il punteggio più alto nelle due categorie del Bitto e
aggiudicandosi il premio in ricordo di Aldo Gusmeroli. Completano il podio Vincenzo Besseghini di Cascina
Toni di Grosio, terzo per il Bitto dell'anno, proprio come l'anno scorso, Franco Milesi dell'azienda agricola
Milesi e Riccardo Vaninetti della Del Curto Farm, rispettivamente secondo e terzo per il Bitto del 2019. A
salire alla ribalta sono gli alpeggi Alpe Piazza, nel comune di Albaredo, l'Alpe Pala-Gavedo in Valtartano,
Valdisacco nel comune di Grosio, l'Alpe Olano nel comune di Cosio Valtellino e la Val di Lei a Piuro.
Nelle tre categorie riservate al Valtellina Casera, oltre alle due vittorie di Flavio Mazzoni, è arrivata quella
della Latteria Sociale di Chiuro per lo stagionato. Per il Valtellina Casera fino a sei mesi dietro al vincitore
Flavio Mazzoni si sono classificati rispettivamente Maurizio Negrini di Caspoggio e Stefano Franzini e
Antonio Durante della Latteria Sociale di Chiuro. Per il formaggio stagionato fino a 299 giorni oltre a Mazzoni
sono saliti sul podio anche la Latteria Sociale di Chiuro, seconda, e La Fiorida di Mantello con il casaro
Sebastiano Angelini. Per il Valtellina Casera stagionato oltre i 300 giorni la Latteria Sociale di Chiuro si è
aggiudicata il primo posto meritandosi anche il premio intitolato a Roberta Lodi per il formaggio con il
punteggio più alto in assoluto. Al secondo e al terzo posto si sono classificati rispettivamente la Latteria
Sociale Valtellina con il casaro Francesco Miotti e La Fiorida. Per lo Scimudin il vincitore è Stefano Barelli di
Samolaco che ha battuto la Latteria Sociale di Chiuro e Loris Maghini di Civo. Infine, per il Latteria si è
imposta La Fiorida davanti a Omar Bertolini e di nuovo a Flavio Mazzoni.
A giudicare le forme presentate, una giuria presieduta da Renato Ciaponi, formata da 25 esperti assaggiatori
dell'Onaf, molti dei quali provenienti da fuori provincia, che ha dapprima valutato i formaggi dal punto di vista
visivo quindi, divisi in due gruppi, hanno assaggiato ciascuno 25 campioni in contenitori in plastica
completamente anonimi. Una modalità diversa dagli anni passati nel rispetto delle misure di sicurezza. La
Mostra del Bitto 2020 - CS N. 06 1 di 2
giuria ha rilevato formaggi mediamente di buona qualità, senza difetti, con caratteristiche olfattive e gustative
più marcate in quelli a più lunga stagionatura.
In un settore trainato dai produttori più esperti ma reso vivace dalla presenza della nuova generazione, un
momento importante della cerimonia è stato la premiazione del casaro più giovane. Per questa edizione il
riconoscimento intitolato alla memoria di Battista Nonini è andato a Giovanni Menghi, classe 2004, che
durante l'estate ha lavorato con i genitori e il fratello all'Alpe Campello Meriggio, nel comune di Albosaggia.
Iscritto all'Istituto Agrario, Giovanni è da sempre appassionato dei suoi animali, mucche e capre allevate
nell'azienda di papà Moreno, a Forcola.

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