L’anno che verrà

(Tiziana Gatti)  Lucio Dalla ne avrebbe per un’altra bellissima canzone. “Un anno di rimpianti e di speranze, che ci ha fatto capire che la vita non è l’insieme di tutto quello che abbiamo perso ma, la somma di tutto quello abbiamo perso ma la somma di tutto quello che ci è rimasto” (cit.) Lo scorso anno ci ha portato la maledetta pandemia quest’anno l’arma che la distruggerà, il vaccino tanto atteso. Come dice la collega infermiera dello Spallanzani, fare il vaccino è un atto d’amore verso il prossimo, e, si è vero, perché la salute è il bene più prezioso e il regalo più grande. Ho accompagnato persone in ambulanza al reparto COVID, ho accarezzato mani di anziani che non so se ce l’abbiano fatta, ho ascoltato giovani spaventati che cercavano di sdrammatizzare, quindi non ditemi cari negazionisti che il COVID non esiste che non ci sono state vittime, che il vaccino è una bufala, che la mascherina nega la libertà, voi non avete visto la sofferenza.  Ho sentito tanto dolore in questo anno quasi quanto tutti gli anni che ho di servizio e non sono pochi, ma, ho visto anche tanta indifferenza e stupidità. Cosa abbiamo imparato da quest’anno che se ne va? Niente, siamo rimasti come prima, la capacità di dimenticare è più grande di quella di ricordare. L’anno che sta arrivando tra un anno passerà, speriamo che il prossimo bilancio di fine anno sia positivo, che noi, operatori sanitari potremo dire tutti insieme che ce l’abbiamo fatta, ma, questo non dipende solo da noi, ci dovete aiutare per tornare tutti di nuovo ad abbracciarci.  Mi è arrivato un messaggio di Auguri che voglio condividere con tutti voi: Che il nuovo anno porti a voi e alla vostra famiglia emozioni, soddisfazioni, gioia, pace ma, soprattutto salute.

Tiziana Gatti
Editoriali

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