MONTI ex 'CONVITATO DI PIETRA'. DA SONDRIO LA SI VEDE COSI'
Convitato di pietra. Non ci riferiamo a 282 anni fa, al "Convidado de piedra" di Tirso de Molina, la figura che ha dato vita a opere letterarie e musicali - negli anni 70 venne a Sondrio La Scala che in collaborazione col Circolo Musicale CID presentò appunto tale opera -. Ci riferiamo all'uso figurato così come descritto dal prestigiosoVocabolario Treccani (x) "nel linguaggio giornalistico, presenza incombente ma invisibile, muta, e perciò inquietante e imprevedibile, che tutti conoscono ma che nessuno nomina: i poteri occulti sono il convitato di pietra della nostra democrazia".
Mario Monti così era stato indicato da qualcuno nel dibattito politico. Dobbiamo dire che la suggestione era forte, m abbiamo preferito seguire un'altra strada, quella indicata col titolo "...Aspettando Godot nel deserto dei Tartari...". Il riferimento ai vari politici italiani come le due persone, in quella desolata landa di Samuel Beckett, che, appunto, attendono Godot o come il tenente Giovanni Drogo di Dino Buzzati che nella Fortezza Bastiani attende e attende e attende speranzoso quel nemico che gli consentirà di raggiungere la gloria... Noi però indicavamo un finale diverso ed in maniera esplicita; "Godot arriverà a Roma, così come gli assalitori della fortezza".
Il cerchio, ritenevamo, si stava chiudendo.
Il cerchio, riscontriamo, si é chiuso.
Scrivevamo allora: "Da un po' di giorni lo attendono tutti con una sola e unifica voce: cosa farà Monti?". Intanto che Godot, come i Tartari, arrivasse per noi era scontato ragion per cui eravamo già avanti con la nostra analisi: "potenzialmente un quadrivio: Quirinale, Palazzo Chigi, Farnesina (Ministro degli Esteri), Via Nazionale (Ministro dell'Economia). La discesa in campo non piace a Berlusconi che attacca a fondo ma non piace nemmeno al PD che inizialmente ha lasciato fosse D'Alema ad andare giù piatto sottolineando come il suo ingresso nell'arengo sarebbe proprio contro il Partito che maggiormente lo ha sostenuto. Spinta robusta al centro perché avere Monti insieme sarebbe un atout non indifferente.
Potremmo essere smentiti ma la logica dice Quirinale".
La logica dice Centro-sinistra, come una serie di ambienti oggi chiaramente al fianco di Monti. Il centro spera che la dichiarata "vocazione maggioritaria" si concretizzi fin d'ora. Bersani insiste a dire che il PD é il primo Partito, come dire che a Palazzo Chigi ci dovrà essere il cambio della guardia. Berlusconi per la prima volta si trova in una posizione che non ha mai conosciuto. L'essere in minoranza l'ha provato ma l'essere emarginato no, ed é quello il rischio che sta correndo. Non tutti i suoi resisteranno alle lusinghe di un cavallo vincente, quantomeno sulla carta, tenuto conto della strage che attende il gruppo parlamentare Berlusconiano, in parte per via dei risutati elettorali, in parte per i propositi di rinnovamento quasi totale che il Cavaliere ha annunciato. Il suo obiettivo, non facile, é di ripeter lo schema-Prodi che aveva sì larga maggioranza alla Camera ma era frenato dal pareggio al Senato. Vorrebbe poi sommare il ruolo romano di interdizione con la forza d'urto delle tre Regioni del nord. Sintomatico a questo punto che Formigoni non sia così scaldato ora per Albertini che sicuramente un certo consenso di moderati andrà a sottrarlo al PdL
Nello schema che abbiamo di fronte, secondo l'obiettivo, nel centro-sinistra posto per Vendola non dovrebbe esserci, salvo condizioni di necessità che Casini potrebbe portare a giustificazione del cambio dal suo attuale no categorico. Grillini al fronte, anche dentro al Parlamento, Berlusconi emarginato con la Lega e il resto della destra. Bersani, nelle sue manifestazioni pubbliche, nonostante la sberla ricevuta con la scelta interventista di Monti, serafico, immagine sicuramente ben disegnata dai consulenti della comunicazione che nel PD non mancano. Lo attende Palazzo Chigi in coppia con Monti al Quirinale, a continuare la linea di Napolitano con la variante di un ruolo, di fatto, attivo in politica estera, europea in particolare. Mondo finanziario, parte cospicua del mondo economico e di quello sindacale, CSM, persino il Vaticano, che sembra avere abbandonato i "cattolici", sempre più esigua essendo la loro voce nel PD, con l'irritazione manifesta della Bindi. 'I Governi li decidono i cittadini e non i Vescovi', ha detto in TV, polemizzando con la CEI. Oggi non si vede uno schema diverso.
Berlusconi parla di "centrini" ed é vero nell'ipotesi che restino soli, ma se a cena si é seduto a tavola il Convitato di pietra portando dolce e champagne, il diminutivo é destinato a sparire. La nuova aggregazione potrebbe arrivare seconda, come i sondaggi indicano, avendo troppo poco tempo il Cavaliere per rimediare ad una serie di errori che lui stesso ha commesso e sta continuando a commettere. E, come a Sondrio, dove pur non essendo maggioranza la sinistra continua ad andare al governo della città, non c'é che dire alla maggioranza moderata del Paese "chi é causa del suo mal pianga sé stesso".
Lo schema regge ma quando le cose appaiono chiare, definite e semplici é il momento di affinare l'attenzione sull'imprevedibilità degli eventi. I sondaggi oggi se non falsati risultano quantomeno condizionati dal forte numero dei cosiddetti indecisi (un po' come il linguaggio eloquente della Serenissinma Repubblica di San Marco secondo il quale in tutti idocumenti ufficiali gli astenuti non venivano chiamati così ma 'non sinceri'. Mai stati tanti come oggi. Non crediamo proprio che molti restino 'non sinceri'...
Alberto Frizziero