IL 2013 CHE VERRÀ (Nessun giorno è uguale all'altro, ogni mattina porta con sé un particolare miracolo, il proprio momento magico, nel quale i vecchi universi vengono distrutti e si creano nuove stelle..Cfr. Paulo Coelho, Sulla sponda del fiume Piedra
E' certo che ciascuno di noi sogna che al risveglio di un nuovo giorno, appaia per lui una "stella", magari che sia piccolissima, connessa alla sua faticosa vita quotidiana, che gli faccia dimenticare- almeno per pochi attimi- che sta vivendo in un groviglio di momenti politici difficilissimi che sembrano oscurare il nostro Bel Paese. Non è che ci siano molte speranze di "miracoli" per le molte cupe condizioni economiche in cui sopravvivono molti di noi, però l'inizio del Nuovo Anno, non può che essere luminoso e spinto a credere che qualcosa migliorerà. Di fatto: "Il sole è nuovo ogni giorno( Eraclito, Frammenti, VI-V sec. a.e.c ) e Vivere ogni giorno come se dovessi morire all'alba del giorno dopo. E poi affrontare ogni nuova alba come se fosse una creazione nuova, e vivere per essa gioiosamente(Robert Anson Heinlein, Lazarus Long l'Immortale, 1973), "non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi"( Ernest Hemingway, Per chi suona la campana, 1940), perché "Ogni giorno è un nuovo giorno" ( Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare, 1952). E' quanto sentiamo di augurare sinceramente ai nostri lettori, anche se le ombre sul nostro avvenire non sembra che si voglia diradare di molto. Meglio è confortarsi "Non ricordando il giorno trascorso e non perdersi in lacrime sul domani che viene: su passato e futuro non far fondamento, vivere dell'oggi e non perdere al vento la vita( Omar Khayyam, Quartine, XII sec.).
Infatti, che cos'è il Capodanno che ci apprestiamo a celebrare? Non una festa religiosa, ma solamente un insieme di ore da trascorrere in armonia con i propri amati, parenti, amici, figli, lasciandoci solamente per poco tempo alle spalle i guai, le disgrazie, le malattie, i dissesti economici che rendono così amara la vita alla maggioranza dei cittadini italiani.
Storia.
Capodanno è il primo giorno dell'anno. Nel mondo contemporaneo ed occidentale- soprattutto- cade il 1º gennaio del calendario gregoriano in uso ai fini civili in tutto il mondo, e nella larghissima maggioranza degli Stati , come un giorno di festa. Per le popolazioni che seguono il calendario giuliano, ad esempio alcune chiese ortodosse, ai fini religiosi l'inizio dell'anno viene celebrato nel giorno corrispondente al 14 gennaio gregoriano. I suo rito risale alla festa del dio romano Giano. Nel Medioevo, molti paesi europei usavano il calendario giuliano, ma vi era un'ampia varietà di date che indicavano il momento iniziale dell'anno. Per esempio dal XII secolo fino al 1752 in Inghilterra e in Irlanda il Capodanno si celebrava il 25 marzo (giorno dell'Incarnazione e usato a lungo anche a Pisa ed in seguito a Firenze) mentre in Spagna fino all'inizio del Seicento il cambio dell'anno era il 25 dicembre, giorno della Natività. In Francia fino al 1564 il Capodanno veniva festeggiato nella domenica di Resurrezione (chiamato anche stile della Pasqua), a Venezia (fino alla sua caduta, avvenuta nel 1797) era il 1º marzo mentre in Puglia, in Calabria e in Sardegna lo si festeggiava seguendo lo stile bizantino che lo indicava al 1º settembre, tant'è vero che in sardo settembre si traduce Caputanni (dal latino Caput anni). Queste diversità locali continuarono anche dopo l'adozione del calendario gregoriano. Solo nel 1691 papa Innocenzo XII emendò il calendario del suo predecessore stabilendo che l'anno dovesse cominciare il 1º gennaio, cioè secondo lo stile moderno o della Circoncisione. L'adozione universale del calendario gregoriano fece sì che anche la data del 1º gennaio come inizio dell'anno divenne infine comune. Svariati regimi politici hanno istituito riforme del calendario di più o meno lunga durata. Una delle più intrusive, che cercava di riformare il calendario su basi astronomiche e razionali, fu quella adottata in Francia durante la Prima Repubblica, il c.d. Calendario Repubblicano, abbandonato poi durante il Primo Impero. Anche durante il periodo fascista in Italia il regime istituì il 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma, come proprio capodanno, associato ad una numerazione degli anni parallela a quella tradizionale contando come "Anno I dell'Era Fascista" il periodo tra il 28 ottobre 1922 ed il 27 ottobre 1923, e gli altri a seguire. Questa modalità, utilizzata nel Regno d'Italia durante tutto il ventennio fascista, fu continuata dalla Repubblica Sociale Italiana, ed abbandonata con la caduta di quest'ultima il 25 aprile 1945. Attualmente, è usanza di alcune regioni considerare il Capodanno come il primo giorno dell'anno. Il 1º gennaio segna l'inizio di un nuovo periodo, che solitamente inizia una settimana dopo Natale, dedicato al riepilogo dell'anno appena trascorso, specialmente nelle radio, nelle televisioni, e nei quotidiani, I mass-media spesso, infatti, pubblicano articoli o trasmettono notizie su quanto è avvenuto durante l'ultimo anno, gli elenchi delle persone più in vista decedute durante l'anno appena terminato, i cambiamenti annunciati, previsti o prevedibili nel nuovo anno, come la descrizione delle leggi che entreranno in vigore dal 1º gennaio e l'oroscopo per l'anno che verrà( l'oroscopo è di pura fantasia, sebbene aiuti tante persone a credere che qualcosa per loro cambierà).Questo giorno è in molti luoghi una festa religiosa di precetto (la Solennità della Madre di Dio per la Chiesa cattolica che segue la forma ordinaria del rito romano, la Circoncisione di Gesù per chi segue il rito ambrosiano o la forma straordinaria del rito romano), ma anche una occasione per celebrare la notte di passaggio tra il 31 dicembre e il 1º gennaio, che si festeggia con il veglione di Capodanno. Tanto è vero che in quasi tutte le città del mondo si sparano i tradizionali fuochi artificiali, solitamente accompagnati (nei paesi anglosassoni) dalla canzone Auld Lang Syne. Molti la considerano anche un'occasione per fare dei buoni propositi per il nuovo anno. La tradizione italiana prevede una serie di rituali scaramantici per il primo dell'anno che possono essere rispettati più o meno strettamente come quello di indossare qualcosa di rosso, o di gettare dalla finestra oggetti vecchi o inutilizzati (quest'ultima usanza è stata quasi completamente abbandonata: per fortuna, altrimenti ai soliti quintali di spazzatura ci sono anche i "resti" del Nuovo Anno)). Le lenticchie vengono mangiate a cena il 31 dicembre come auspicio di ricchezza per l'anno nuovo ed un'altra tradizione prevede il baciarsi sotto il vischio in segno di buon auspicio.
In Spagna c'è l'usanza di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d'uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid). In Russia, dopo il dodicesimo rintocco, si apre la porta per far entrare l'anno nuovo. In tutta l'ex Unione Sovietica è usanza scambiarsi ed aprire i regali. Spesso vengono regalati cioccolatini o pupazzetti corrispondenti all'animale simbolo del calendario cinese dell'anno che verrà. In Ecuador ed in Perù si esibiscono fuori la propria abitazione dei manichini di cartapesta (a volte con le sembianze di personaggi famosi, calciatori, etc.) riempiti di petardi così da bruciare ed esplodere ai rintocchi della mezzanotte. In Giappone, prima della mezzanotte, le famiglie si recano nei templi per bere sakè ed ascoltare 108 colpi di gong che annunciano l'arrivo di un nuovo anno (si ritiene infatti che questo sia il numero dei peccati che una persona commette in un anno e che in tal modo ci si purifichi). In tanti paesi che seguono il calendario gregoriano, tra cui gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Italia e altri, il Capodanno è anche una festa civile. In molti paesi, se il 1º gennaio cade di sabato o domenica, allora il venerdì precedente o il lunedì successivo sono anche festivi. Israele è il solo paese che, pur usando il calendario gregoriano, non celebra il Capodanno come festa pubblica. La ragione ufficiale è che essa è nata come festa della Chiesa Cristiana, anche se molti altri paesi diversamente orientati religiosamente, festeggiano ugualmente il Capodanno.
Capodanni di altre culture
Il Capodanno cinese, o capodanno lunare, si festeggia in diversi paesi dell'estremo oriente (tra cui Cina, Giappone, Corea, Mongolia, Nepal, Bhutan) in corrispondenza del novilunio che cade tra il 21 gennaio ed il 19 febbraio.
Il Capodanno vietnamita, il Tết Nguyên Đán, si festeggia in concomitanza con quello cinese.
Il Capodanno islamico si festeggia il primo giorno del mese di Muharram e può corrispondere a qualsiasi periodo dell'anno gregoriano, in quanto l'anno lunare impiegato nel calendario islamico è circa 11 giorni più breve dell'anno solare del calendario gregoriano, cosicché una data islamica si "sposta" indietro, rispetto al calendario gregoriano, di circa un mese ogni tre anni. Per esempio, nel corso dell'anno gregoriano 2008 sono caduti due diversi Capodanni islamici: quello dell'anno 1429 dell'Egira (corrispondente al 10 gennaio 2008) e quello dell'anno 1430 dell'Egira (corrispondente al 28 dicembre 2008).
-Losar, il capodanno tibetano, cade tra gennaio e marzo.
-In Iran il Norouz coincide con l'equinozio primaverile (21 marzo). Anche il Naw-Ruz della fede bahá'í condivide lo stesso giorno.
-La festa telegu (Ugadi) si colloca tra i mesi di marzo ed aprile.
-In Thailandia, Cambogia, Birmania e Bengala, il capodanno solare detto Songran è invece compreso tra il 13 aprile ed il 15 dello stesso mese, in occasione del cambiamento di posizione del sole nell'anello dello zodiaco.
-La festa mapuche si chiama invece We Tripantu ed ha luogo il 31 giugno. La data coincide con il Capodanno inca (Inti Raymi).
-Il Rosh haShana, il Capodanno ebraico, ricorre generalmente nel mese di settembre. Il Rosh Hashana è il capodanno religioso ebraico, uno dei tre previsti nel calendario ebraico. La festa, che coincide con la data in cui tradizionalmente si ricorda la creazione del mondo, dura due giorni.
Enkutatash è il Capodanno etiopico, in data 11 settembre.
-L'anno nuovo indù si festeggia due giorni prima di Diwali, il festival della Luce, cioè a metà novembre.
E' da ricordare che ogni città, ogni popolo, ogni cultura, celebra il suo Capodanno, secondo le tradizioni antiche ricevute dai propri antenati.
Anticamente, ogni anno a Babilonia si celebrava la festa del Nuovo Anno. Il mito della rinascita è stato sempre presente nelle religioni orientali. Solo il re poteva cominciare la festa ed era accompagnato dai sacerdoti. Ad un certo punto della festa il gran sacerdote schiaffeggiava il re, per ricordargli di essere umano: se questi piangeva, il dio Marduk concedeva all'impero un anno prosperoso, altrimenti vi erano dei presagi nefasti.
Nel Capodanno taoista
Il tutto è accompagnato da musiche tradizionali. Il giorno sicuramente più significativo e più sentito - paragonabile al Natale cristiano - è il capodanno lunare, o Festa di Primavera, nel quale si concentra ogni tipo di cerimonia religiosa, spettacolo ed esibizione sia in forma pubblica sia in forma privata. In casa propria si tiene un banchetto familiare in onore degli antenati e dei membri della famiglia che vivono lontano. Il banchetto è solitamente accompagnato da canti di prosperità e di benedizione per il nuovo anno. Le persone usano indossare abiti nuovi in attesa dell'esplosione di fuochi artificiali, che segnalano l'inizio del nuovo periodo lunare.
Il Capodanno indiano, o Deepawali, chiamata più comunemente Diwali, è una grande e luminosa festività indiana che si festeggia, in genere, tra ottobre e novembre. Il suo nome in sanscrito significa "fila di luci". Questa festa simboleggia l'antica cultura indiana che insegna a sconfiggere l'ignoranza che sottomette l'umanità e a scacciare l'oscurità che avvolge la luce della conoscenza. In ogni leggenda, mito e storia Deepawali si trova il significato della vittoria del bene sul male e, con questo intento, le Dyias (piccole lampade di argilla) illuminano tutte le case, dentro e fuori. Infatti, la luce rende capace di buone azioni e, quindi, avvicina alla divinità. Durante il Diwali, le luci che illuminano ogni angolo dell'India, l'incenso che satura l'aria con il suo profumo, i fuochi di artificio che brillano e i petardi che scoppiano, sono tutti segno di obbedienza al cielo, al fine di ricevere prosperità, salute, ricchezza, conoscenza, pace.
Il giorno del Diwali viene celebrato non solo in India ma anche in Sri Lanka, Nepal, Myanmar, Mauritius, Guyana, Trinidad & Tobago, Suriname, Malaysia, Singapore, Fiji, anche se con modalità diverse. Per gli induisti rappresenta una sorta di capodanno ovvero l'inizio di un nuovo anno durante il quale essi si profondono in azioni di devozione e preghiere alla dea Lakshmi, la consorte celeste di Vishnu. Si dice che nei tempi antichi fosse una festa per il raccolto. La festa nazionale vera e propria del Diwali avviene in un solo giorno e tutto il Paese è illuminato e festeggiano anche i sikh e i gianisti (per questi ultimi il Diwali rappresenta il primo giorno dell'anno); nel giorno del Diwali tutti gli Uffici sono chiusi, trattandosi di festa nazionale. Nella tradizione induista esso si festeggia per cinque giorni consecutivi, ognuno dei quali rappresenta una storia divina, una leggenda o un mito.
I sikh festeggiano il Diwali per ricordare il giorno in cui il sesto Guru Har Gobind ritornò nella città santa di Amritsar dopo aver lasciato la prigione in Gwalior liberando e stesso e alcuni re indù tenuti prigionieri dall'imperatore musulmano Jahangir (imperatore moghul, padre di Shah Jahan, colui che ha fatto costruire il Taj Mahal). Il Guru era stato imprigionato dal re moghul intollerante alla crescita del sikkismo.
Nel tempio più important per i sikh, il Golden Temple di Amritsar, si da lettura dei grande Libro sacro Guru Grant Sahib e alla sera tutta la zona del tempio è fortemente illuminata dalle piccole luci che decorano la struttura e dai lampi dei bellissimi fuochi d'artificio. I giainisti celebrano la festa perché nel giorno del Diwalii Mahavira, il 24 Tirthankara (il più notevole eroe spirituale), ha raggiunto la liberazione (moksha o nirvana) a Pavapuri il 15 ottobre, 527 a.c.( curiosità: il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama è stato il primo Presidente della storia a festeggiare il Diwalii nella Casa Bianca nell'anno 2009)
Tradizioni culinarie e usanze del Capodanno
Tanti sono i rituali, le tradizioni culturali, i significati simbolici, le usanze legati al Capodanno.
Gli Italiani salutano il nuovo anno in compagnia degli amici. Si organizzano veri e propri cenoni, unici al mondo per la loro fastosità ed abbondanza, in casa o nei locali, dove e' tradizione cucinare lenticchie e zampone. A mezzanotte si scende per le strade e nelle piazze per festeggiare tutti insieme l'arrivo del nuovo anno, brindando con spumante e panettone. Non mancano, poi, le usanze legate a riti scaramantici come l'indossare indumenti rossi, baciarsi sotto il vischio e mangiare l'uva simbolo di soldi.
In Argentina
In Argentina il Capodanno capita in piena estate. Festa molto sentita, in tutto il Paese e' considerato un momento da trascorrere con familiari ed amici. Essendo un Paese multietnico usanze e tradizioni culinarie sono molto varie. Sicuramente quello che non manca sulle tavole argentine e' l' "Asado" (carne di manzo cotta alla brace, interiora e salsicce): condito con il "chimichurri" (una miscela di spezie fresche con olio, aceto e limone) ed accompagnato da verdure e salse. Per risaltarne il sapore e la consistenza, la carne deve essere cotta lentamente, anche per ore. Per questo motivo l' "Asado" può essere considerato anche come un rito sociale.
-In Belgio
In Belgio, una delle ricette tipiche delle festività, nella regione vallone del Belgio, è il "Civet de Lièvre" (intingolo che accompagna generalmente i piatti di selvaggina preparato con vino, cipolle e spezie). Un'altra usanza gastronomica, è quella di gustare una zuppa di cipolla gratinata all'alba del nuovo anno. Un ottimo rimedio per purificare lo stomaco dopo il cenone ed il brindisi di Capodanno. Per quanto riguarda le usanze per augurare la buona fortuna, nella provincia di Liegi si usa mettere una moneta sotto il piatto. In altre province, sotto il piatto si mette una foglia di cavolo.
In Brasile
In Brasile il "Réveillon" e' una delle più belle feste: persone di tutte le etnie, classi sociali e credenze religiose dimenticano le differenze e abbracciano insieme il nuovo anno. Il Brasile e' un paese molto regionalista, quindi a seconda delle regioni si trovano piatti tipici ed usanze differenti. Nella parte del Sud Est, a Rio de Janeiro e a San Paolo, e' usanza vestirsi di bianco, simbolo della pace. Costume questo che richiama la tradizione afrobrasiliana, come quella delle offerte alla Dea "Iemanja'" (la sirena delle acque). Alla dea si offrono sigari, bevande alcoliche e fiori che vengono posti su piccole zattere, su cui vengono messe delle candele, e spinte al largo, lasciate in balia della corrente. Altra tradizione e' il salto delle prime sette onde del nuovo anno per attirare la fortuna. Piatto tipico del Cenone di Capodanno e' il "Chester": il tacchino affumicato. In alcune regioni si usa anche il cus cus e nelle località costiere anche piatti di pesce. Soprattutto nel Sud Est del Brasile si mangiano il Panettone, entrato ormai nel dizionario della lingua brasiliana, e il torrone. Alla mezzanotte si brinda con lo spumante.
- In Canada
Il Canada e' il Paese multiculturale per eccellenza, dove convivono una moltitudine di persone di lingue, razze e religioni disparate che tendono a mantenere le tradizioni delle loro terre d'origine. I Canadesi francofoni, principalmente concentrati nella provincia del Quebec, aspettano il Capodanno con un classico veglione che dura tutta la notte, durante il quale si balla la quadriglia e si cantano canzoni folkloristiche , come la "chanson a repondre", nel quale cantante e coro dialogano cantando. Un altro ballo tipico e' quello accompagnato dal suono di "claquette", caratteristici strumenti in legno a forma di cucchiai. A Capodanno e' consuetudine, molto più che da noi in Italia, baciarsi sotto il vischio. Allo scoccar della mezzanotte molti intonano la vecchia canzone scozzese "Auld Lang Syne". Il primo giorno dell'anno vige la consuetudine del "Polar Bear Swim", il bagno nelle acque gelate. L'evento più famoso si tiene a Vancouver, ma questa tradizione ha luogo in tutto il Paese. Un'altra usanza che caratterizza tutto il periodo delle festività e' la decorazione di tutti gli edifici delle città con una moltitudine di lampadine. Le specialità culinarie tipicamente canadesi sono la "tourtiere" (una torta rustica a base di carne di maiale macinata, funghi e spezie), il "ragout de cochon" (simile al cotechino italiano ma più speziato), il tacchino ripieno accompagnato da "Cranberry jelly" (il tacchino può essere preparato in due modi: ripieno di vari tipi di carne, spezie, castagne o la variante più leggera con molliche di pane, burro, spezie e succo di limone. Accompagnato, sempre, dalla gelatina di mirtilli rossi).
In Cina
In Cina il Capodanno tradizionale non corrisponde a quello "occidentale", ma ormai anche questo grande Paese ha acquisito l'usanza di festeggiare il 31 Dicembre. Una festa popolare, all'insegna del divertimento, da passare con gli amici nei ristoranti e nelle discoteche. Le usanze e le tradizioni culinarie sono legate molto di più al Capodanno cinese e variano molto considerata la vastità del territorio. Nelle regioni del Nord della Cina si mangiano i ravioli, la cui forma assomiglia a quella di piccoli lingotti, augurio di ricchezza; nelle regioni del Sud, invece, un dolce di farina di riso con dentro diverse salse come augurio di "una vita più dolce".
a Cuba
A Cuba il Capodanno capita in piena estate. L'ultima sera dell'anno si passa insieme agli amici con cui si banchetta fino all'alba con portate a base di riso, fagioli neri, carne di maiale, "yukka" (che viene cucinata in acqua con diverse erbe aromatiche e condita con succo di limone, olio e aglio) e verdura fresca. Non ci sono dolci tipici per quest'occasione, ma e' uso mangiare il "guava" o "guajava" e il torrone. Nelle case non mancano gli alberi addobbati e i presepi.
-In Danimarca
In Danimarca la vigilia dell'anno nuovo si passa con gli amici. In passato era tradizione mangiare il merluzzo cotto al vapore ed accompagnato da patate, uova, barbabietole e capperi. Oggi questa tradizione si e' persa soprattutto fra i giovani. A mezzanotte i danesi salgono su una sedia e saltano, metaforicamente nel nuovo anno.
In Francia
In Francia per la notte di Saint Sylvestre non ci sono particolari tradizioni culinarie. Di sicuro, però, non possono mancare il foie gras, le ostriche, le escargot, i frutti di mare e i crostacei…il tutto, ovviamente, accompagnato da fiumi di champagne.
- In Germania
In Germania si brinda al nuovo anno bevendo "Feuerzangenbowle": bevanda della fraternità e delle associazioni studentesche, preparata con vino rosso, cannella, chiodi di garofano, bucce d'arancia e rum. Per quanto concerne i cibi non ci sono piatti particolari, ma e' usanza mangiare noci, nocciole ed uvetta. Nelle regioni protestanti si usa l'arringa affumicata. Tipica usanza tedesca e' quella di sciogliere il piombo per conoscere il futuro.
In Giappone
In Giappone tradizionalmente le feste per il nuovo anno vanno dal 1 al 3 Gennaio ("Shogatsu") ed e' il momento dell'anno in cui si ringraziano gli dei che proteggono i raccolti e in cui si dà il benvenuto agli spiriti degli antenati. Per questi motivi sono le festività più importanti. A questo fine si usa esporre decorazioni di rami di pino e bambù ("kadomatsu") e decorazioni di fili di paglia ("shime-kazari") all'ingresso delle case. Altro tipico addobbo e' il "Kagamimochi" (due mochi - dolcetti di riso - rotondi e piatti offerti alla divinità). E' tradizione spedire biglietti d'auguri a tutti i parenti, agli amici e ai conoscenti. La speciale atmosfera che si crea e' impreziosita da preparazioni culinarie uniche, come l' "O-sechi ryori", speciale preparazione per l'inizio dell'anno. Composto da molti piatti, per la maggior parte, freddi, serviti in scatole di lacca. Il tipo di pietanze varia da regione a regione, ma in genere sono presenti cibi che vengono associati ad auspici di felicità, salute e prosperità, come i "Kuromame" (fagioli di soia nera. Sono di buon auspicio per rimare in salute e per lavorare attivamente), la Tai (orata, è considerata di buon auspicio), il "Kouhaku kamaboko" (un pasticcio di pesce in forma cilindrica rosso e bianco, colori che rappresentano rispettivamente la gioia e la sacralità, la forma rappresenta l'alba) e l' "Otoso" (tipo di sake speziato che si pensa uccida gli spiriti cattivi e sia rigenerante e di buon auspicio per un anno di salute, senza malattie). Usanze tipiche di questo Paese sono lo scambio dei sacchetti (l' "Otoshidama" è una nuova anima che si riceve in dono dalle divinità. Il significato originario di questo nuovo spirito consisteva nella forza per affrontare con impegno il nuovo anno. Successivamente è divenuto il dono dei signori ai propri servitori e, al giorno d'oggi, si è trasformato nel dono in denaro che i genitori danno ai bambini in una bustina), le visite ai santuari e ai templi (alla prima alba del primo giorno dell'anno si prega richiedendo ciò che si desidera ed esprimendo i buoni propositi per il nuovo anno) e lo scampanio per annunciare il nuovo anno (di solito la campana suona per 108 volte per confessare i 108 peccati che sono propri degli uomini).
- In Grecia
In Grecia il giorno di Capodanno si festeggia San Basilio che porta i doni ai bambini. Dopo il cenone, c'e' il rituale scambio di doni e, forse una delle poche tradizioni culinarie, il taglio della "vassilopitta" o torta di San Basilio (un pane dolce che nasconde al suo interno una monetina). Colui che trova la moneta avrà un anno fortunato e prospero. Per quanto concerne i dolci ci sono i "kurabiedes" (frutta secca e dolcetti) e i ''melomakarona'' (tipo biscotti con miele o sciroppo). La tradizione greca vuole la decorazione di una barca a vela, ma quella dell'albero di Natale è diffusissima. Altra usanza (specialmente nell'isola di Amorgos) del 1° dell'anno e' la scelta della persona che per prima quel giorno deve entrare in casa seguendo un rituale ben preciso. Una volta superata la soglia, deve scagliare con forza un melograno per terra affinchè si rompa in segno di prosperità e fortuna. Infine, i ''kalanta'', le canzoni tradizionali, concludono la festa.
In Kenya
In Kenya, nelle grandi città, il Capodanno e' molto sentito ed e' vissuto come momento di unione conviviale. La festa si svolge attorno ad un falò: si balla, si canta e si cucina. Pietanza per eccellenza legata al Capodanno e' il "Gnama Choma" (diversi tipi di carne - capretto, agnello, zebu, ecc,ecc- cucinati su un grande braciere), che viene accompagnato dall' "Ugali" (polenta bianca), mangiato con verdure speziate. Nella parte costiera del Kenya, influenzata da diverse culture come quella araba e quella swahili, l'"Ugali" e' sostituito dal riso, servito con del pesce in umido. Inoltre, e' d'uso cucinare anche il kebab. Altro piatto tipico dell'ultima notte dell'anno e' il riso al cocco (cotto nel latte di cocco), servito con il pesce Tilapia. In Kenya si brinda con il "Dawa" (Lime schiacciato, Vodka, miele e ghiaccio).
In Irlanda
In Irlanda il Capodanno si festeggia con grandi feste nei pub o a casa di amici, ma anche nei ristoranti o negli alberghi. Spesso le autorità della città di Dublino organizzano spettacoli pirotecnici e fuochi d'artificio. Sebbene in Irlanda non esistano specifici piatti associati al Capodanno vi sono comunque alcune ricette gastronomiche tipiche di tutto il periodo natalizio, come il "bacon and gabbage" (pancetta affumicata e la zuppa di cavolo), la mousse di salmone affumicato, la lonza glassata con salsa di ribes rosso, l' "irish stew" (il tacchino arrosto con ripieno di timo e cipolle), l'arista di maiale arrosto con le mele e il "Christmas pudding" con panna fresca.
-In Messico
Il Messico e' un paese molto grande e molto ricco per cui le sue tradizioni sono assai diversificate. Il piatto principale e' il tacchino al forno ripieno di carne, frutta e noci con purea di patate americane. Si usa anche cucinare la coscia di maiale con salsa di prugne al forno. Altri piatti molti popolari sono gli spaghetti alla panna, l'insalata dolce di mele, ananas, rape e cavolo cappuccio, lombo di maiale oppure "Baccalà alla Vizcaína". Si prepara una bevanda calda, il "ponche", che contiene frutti locali come la "guayaba"o il "tejocote", mela, uva sultanina, canna da zucchero e cannella. Per gli adulti si serve col brandy o col rum. Anche in Messico si mangiano i torroni spagnoli e la frutta secca, ma si gustano soprattutto dolci più popolari come i "buñuelos" (delle sfogliatine ricoperte di zucchero). Dalla Spagna poi è arrivata la tradizione di mangiare 12 chicchi d'uva allo scoccare della mezzanotte: un chicco per ogni ritocco di campana dell'anno vecchio come simbolo di abbondanza per l'anno nuovo che arriva, oppure per procurarsi i migliori auguri d'anno nuovo. La parte più importante del Capodanno in Messico è sicuramente la festa, dove leit motive e' il ballo. Per i piccoli si può rompere una "piñata". E in tanti hanno l'abitudine di uscire di casa con le valige in mano per poter viaggiare tutto l'anno. Altri mettono una moneta regalata alla luce della luna sperando così di procurarsi tanti soldi durante l'anno.
In Spagna
In Spagna il Capodanno è molto simile a quello italiano. Si va alle feste di gala e si celebra in strada, anche se sta tornando sempre più di moda fare il cenone in casa e poi uscire verso la mezzanotte. Usanza tipica è quella di mangiare l'uva allo scoccar della mezzanotte: si preparano 12 acini e se ne inghiotte uno ad ogni rintocco dell'Orologio della Puerta del Sol di Madrid .A parte l'uva, non ci sono cibi propri del Capodanno, ma in generale si tende a fare una cena a base di alimenti prelibati come caviale e crostacei.
-Nel Regno Unito
In Gran Bretagna e' d'uso fare un vero e proprio veglione di capodanno, dove e' tradizione mangiare il tacchino ripieno di castagne e il "Christmas Pudding" (tipico dolce al cucchiaio composto da ingredienti che sono quasi una storia della East India Company: uva passa nera, uva sultanina, prugne secche, buccia d'arancia candita, buccia di limone candito, mandorle, cannella, di pepe giamaicano, noce moscata e zenzero in polvere). Questo dolce, difficile e laborioso nella preparazione, e' arricchito a volte con delle monete d'argento.
In Russia
In Russia, il Capodanno si festeggia due volte: il 31 Dicembre, secondo il Calendario Gregoriano, e il 13 Gennaio, secondo quello Giuliano. Usanza tipica è quella di aprire la porta di casa, al dodicesimo rintocco, per far entrare l'anno nuovo. Il cenone è a base di insalate come la "Salat Oliviè" (insalata russa), la "Seljodka Pod Shuboj" (insalata con aringa, barbabietole, uova, patate e maionese), la "Vinegret", che accompagnano l' anatra o l'oca o il tacchino cotti in forno con mele e patate oppure l'oca o il tacchino con mele e patate. Salsa tipica e molto usata per le festività è l' "Holodez" (una gelatina di zampe di maiale o manzo con carote, aglio, cipolla, sale pepe e foglie di alloro).Chi preferisce un menù a base di pesce, invece, è solito cucinare l'aringa con le cipolle o con le patate e i crostini con burro e caviale. Sia nel primo che nel secondo caso si pasteggia bevendo champagne e vodka.
A Tutti, buon appetito, secondo il vostro luogo di origine.
E- per finire- alcune curiosità.
- Il vecchio e il bambino.
Nell'antica Roma il primo dell'anno era dedicato a Giano il sacro dio bifronte dalle due facce e due fronti: una rivolta indietro verso il passato e l'altra rivolta avanti verso il futuro. Ecco perché Giano era considerato il dio dei passaggi e delle porte, degli inizi e dei termini e da qui il nome gennaio. Anche in questo caso, l'inizio dell'anno nuovo assumeva un significato religioso mescolato però ad una sregolatezza ed a festeggiamenti sfrenati in onore della divinità romana.
- L'uso dei petardi.
L'uso di "mortaretti" e altre fonti di rumore, a parer di alcuni, emulerebbe proprio l'usanza di fare del chiasso per scacciare gli spiriti maligni. I tradizionali botti di Capodanno altro non sono infatti che manifestazione di una volontà di allontanare le forze del male, che si scatenano in un momento di passaggio dal vecchio al nuovo anno. I simboli di credenze che ancora oggi mettiamo in atto come comportamenti consueti ci danno l'idea di come la cultura nascosta agisca in modo latente, ma sempre presente nelle nostre abitudini.
Inoltre i riti propiziatori spesso sono solo simbolici ma altre volte nascondono significati molto pregnanti e profondi. Per esempio Mangiare le lenticchie allo scoccare della mezzanotte del 31 Dicembre rappresenta un vero e proprio modo per favorire l'abbondanza e la ricchezza visto che i legumi sono considerati un cibo molto nutriente.
- Gettare le cose vecchie.
In segno di cambiamento con l'arrivo del nuovo anno è di buon augurio gettare le cose vecchie. Si tratta di una vera e propria affermazione della vita e del suo continuo rinnovamento contro la fine che suscita sempre paure ataviche. Potete sfruttare questa occasione per proporre ai vostri bambini di gettar via qualcosa che simbolicamente rappresenta il passato, come un vecchio gioco o il ciuccio, nel caso dei fratelli più piccoli… Ma non in strada!!!!
Maria de falco Marotta