09 11 30 CONSIGLIO COMUNALE DI SONDRIO CONTROCORRENTE CONTRO IL CROCEFISSO MA IN CONSIGLIO PROVINCIALE BEN ALTRA MUSICA

Discusse in questi giorni mozioni sulla questione della sentenza sul Crocefisso prima in Consiglio Provinciale e poi in Consiglio ComunaleDiscusse in questi giorni mozioni sulla questione della sentenza sul Crocefisso prima in Consiglio Provinciale e poi

In linea con la stragrande maggioranza dei cittadini in Provincia

A Palazzo Muzio le due mozioni, di Lega e UDC, sono state fuse in una sola, ovviamente fortemente critica nei confronti delle conclusioni cui è inopinatamente pervenuta la Corte europea. Premesso che non vi erano posizioni precostituite - l'argomento evidentemente lasciava libertà di posizione secondo coscienza -, erano note comunque le posizioni dei consiglieri di maggioranza, espresse da Bellero per la Lega e De Stefani per il PDL, nonché di Aili dell'UDC, tutti critici. C'era attesa per conoscere le posizioni del e nel centro-sinistra. Vi sono stati due interventi, quello di Sandro Sozzani che ha puntualmente motivato il suo voto contrario, e quello del capogruppo Giacomo Ciapponi che ha approfondito con un intervento molto incisivo le ragioni per cui invece non era d'accordo con la sentenza da lui definita "inutile e dannosa". . Nella votazione si è astenuto con altri 3 consiglieri mentre tre sono stati i voti contrari. Nel complesso una discussione serena quindi e molto dignitosa con una decisione finale in linea con quello che sta avvenendo in tantissimi Consigli Comunali e Provinciali, tanti anche quelli non amministrati da Giunte di centro-destra. Specchio del resto di cosa ne pensano, al di là delle stesse posizioni politiche, la stragrande maggioranza degli italiani. Non solo, ma non dimentichiamo neppure la dichiarazione in proposito del segretario del PD Bersani del 3.11 scorso: "su questioni delicate qualche volta il buon senso finisce di essere vittima del diritto". Chiara ed esauriente.

Controcorrente in Comune a Sondrio

In Consiglio Comunale a Sondrio le cose sono andate diversamente. La maggioranza si è opposta alla mozione di censura, chi per ragioni di fondo, chi invece, pu critico nei confronti della sentenza lo era anche per il tipo di mozione ritenuta 'strumentale' (5 consiglieri di centrosinistra che hanno finito con l'astenersi). Salvo Massera che non ha votato, a favore quindi solo le opposizioni. Un voto quindi allineato con Strasburgo che ha fatto dire a persona nota per la sua moderazione "a questo punto, visto che il Consiglio Comunale condivide quella sentenza ci si comporti di conseguenza e si tolga il Crocefisso dall'aula consiliare per coerenza e in attuazione di quanto deciso".

Non gettiamo benzina sul fuoco ma un'osservazione va pure fatta. In casi come questi esperienza e saggezza suggeriscono che quando una maggioranza decide di opporsi a mozioni o simili provenienti dall'opposizione o presenta emendamenti significativi oppure, come succede spesso, predispone una mozione alternativa. In questo caso, per la natura di coscienza del problema, sarebbe bastata una mozione problematica che tenesse conto che nella maggioranza c'è una maggioranza favorevole alla sentenza ma anche una minoranza, evidenziatasi nel voto, contraria. E magari anche di che aria tira in città. Non servono infatti i sondaggi, pur chiarissimi nella loro eloquenza, per certificare che la stragrande maggioranza degli italiani, ed anche dei valtellinesi e dei sondriesi, è contrarissima alla sentenza, compresi tanti che l'ultima volta che hanno messo i piedi in una Chiesa - giorni dei matrimoni o funerali eccettuati - probabilmente è stato il giorno della prima comunione.

Abbiamo un Consiglio Comunale che va in senso contrario rispetto alla gente. "Su questioni delicate qualche volta il buon senso finisce di essere vittima del diritto" aveva dichiarato Bersani. Ma a Sondrio non lo hanno ascoltato. Peccato. E pensare che si era alla vigilia delle primarie del PD.

f.

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