7 30 21 CASO FINI: SUCCESSO TATTICO DI BERLUSCONI MA PROBABILMENTE ERRORE STRATEGICO

Di solito l'estate è il tempo dei tormentoni e non di cose effettivamente serie, almeno per quanto riguarda la politica nazionale.

Il 2010 fa eccezione, e che eccezione! Divorzio, non quello dello stato civile ma uno politico e fra i due che si erano tanto amati quando, sciogliendo rispettivamente Forza Italia e AN, avevano dato vita al PdL. I due, Berlusconi e Fini, avevano delineato la strada da percorrere e da far percorrere al Paese avendo quello che gli altri sposi, di opposto versante (PD e Margherita), non avevano, e cioè i voti. Tutto facile, tutto in discesa, così almeno sembrava. Poi le cose sono cambiat, con posizioni di chiaro dissenso da parte di Fini e su temi di grande spessore come ad esempio la fecondazione assistita.

Gli ingredienti sono parecchi e non serve, ai nostri fini, passarli in rassegna. Vediamo invece lo scenario attuale, dopo

la scissione dei 33 deputati (fra questi anche il tiranese Benedetto Della Vedova) e 10 (con forse qualche aggiunta) senatori tenendo conto che i dati relativi a Montecitorio sono ufficiali mentre per il Senato bisognerà attendere qualche giorno.

I numeri alla Camera

Maggioranza 316 (su 630) deputati.

POPOLO DELLA LIBERTA' 238 - LEGA NORD PADANIA 59

FINI (FUTURO E LIBERTA'. PER L'ITALIA) 33,

PARTITO DEMOCRATICO 206 - UNIONE DI CENTRO 39 - ITALIA DEI VALORI 24 - ALLEANZA PER L'ITALIA 8 - MOVIMENTO PER LE AUTONOMIE-ALLEATI PER IL SUD 5 - NOI SUD LIBERTA' E AUTONOMIA - PARTITO LIBERALE 6 ¬ LIBERAL EMOCRATICI-MAIE 4 - REPUBBLICANI 3 - MINORANZE LINGUISTICHE 3 - Deputati non iscritti ad alcuna componente 2 - - MISTO 31

Ognuno per la sua strada

Ognuno dunque per la sua strada. Berlusconi ha fatto i suoi conti e ha vinto. Da chiedersi cosa seguirà alla indubbia vittoria tattica. Non è però che ci sia un errore strategico? Sembra assicurata la tenuta del Governo nel quale pare che i 'Finiani' restino. Il discorso deve però andare oltre. L'esempio delle elezioni anticipate è illuminante. Chi le provoca paga al momento del voto un prezzo elevato. E così chi fa una scissione. Nel nostro caso c'è una particolarità da tenere presente se si guarda verso il futuro e non solo all'oggi e al domani. La grande maggioranza di cui tuttora dispone il Governo rischierebbe di non essere poi così granitica se si andasse al voto ora o fra non molto perché i pur doverosi provvedimenti assunti dal Governo sotto il profilo economico qualche malumore lo hanno pur provocato. E' vero che la sinistra persiste in uno stato quasi di coma anche se qualcuno, vedi ad esempio D'Alema che cerca di suonare la sveglia, così come Vendola che si è speso in prima persona mirando alla conquista del PD. Questo sonno del centro-sinistra è un regalo per il centro-destra na solo in tempi brevi.

Ognuno è andato per la sua strada? Sicuramente ma oltre a tutto la crisi interna al PdL è un regalo per la sinistra.

E' pure vero che manca del tempo alle elezioni, sempre che non sia vera la voce secondo la quale non si arriverà alla fine del mandato quinquennale del Parlamento.

Non servono i sondaggi per tempi così lontani, sempre a rischio di avvicinamento. Occorre un rimedio che sembra vere perso attualità: la politica.

Luca Alessandrini

Luca Alessandrini
Editoriali