SEMBRAVA GIUSTO METTERE LA FIDUCIA SULLA FINANZIARIA. POI SI E? SCOPERTO CHE…

Primo tempo – Secondo tempo - Ma chi sono i padri? – Della stangata sul bollo, più pesante per i più poveri, come mai non parla nessuno, nemmeno i Sindacati?

- Primo tempo.

Abbiamo sostenuto, ragionando con obiettività e senza indulgere alla passione politica, che Prodi non avrebbe avuto torto a porre la fiducia sulla Finanziaria. Lo abbiamo detto ad amici, al bar, in altri luoghi e con una precisa motivazione. Quando si contano gli emendamenti presentati e si scopre che sono ben 7.000 (diconsi settemila) basta pensare a quanto tempo occorrerebbe nelle varie commissioni della Camera e del Senato e poi in aula per esaminarli, discuterli, votarli per concludere che non è una cosa ammissibile. Certo, la fiducia impedisce al Parlamento di esprimersi compiutamente ma ormai c’è il malvezzo di portare un po’ di modifiche, quelle che il Governo ritiene accettabili, in un unico emendamento con un articolone gigantesco, e quindi, appunto, votarlo in modo fiduciario. Se non passa il Governo cade.

- Secondo tempo. Abbiamo dovuto fare marcia indietro, ammettere la cantonata e ridiscutere la cosa con quelli a cui l’avevamo dipinta in un modo per doverosamente ridipingerla nel modo giusto. Cosa ha fatto cambiare idea? Una notizia incredibile e cioè che dei 7.000 emendamenti 3.000 vengono da parlamentari della maggioranza come se la Finanziaria non fosse espressione, appunto, di tale maggioranza ma l’avesse inviata qualcuno da qualche parte esterna.

Non che i parlamentari debbano portare il cervello all’ammasso se il Governo è della loro parte politica ma, come ci hanno insegnato i latini, est modus in rebus. In secondo luogo una cosa di questo genere denota una seria mancanza di coordinamento politico e politico-operativo.

Oltre a tutto diventa difficile per il Governo porre motivatamente la fiducia perché se essa si deve riferire, come ovvio, al numero di emendamenti vuol dire ammettere di non godere molta considerazione da parte della sua base parlamentare. Né può scusare la fiducia dando la responsabilità ai tanti emendamenti dell’opposizione visto che tanti sono quelli della maggioranza e non cambierebbero le cose neppure di fronte all’ipotesi di ritiro.

Ma chi sono i padri?

Quello che comunque non si riesce a capire di questa Finanziaria, a parte gli aspetti maggiori e quelli più specificatamente politici, è chi vi abbia operato visto e considerato che esiste una pletora di norme che non stanno in piedi e sulla cui modifica, o addirittura soppressione, vi è concordia by-partizan.

Della stangata sul bollo, più pesante per i più poveri, come mai non parla nessuno, nemmeno i Sindacati?

Per non parlare poi, tanto per citare un punto specifico, della stangata del bollo (l’ecologia non c’entra nonostante le apparenze, e se occorre lo dimostreremo), più pesante per i più poveri, su cui è stato steso un velo di silenzio, anzi un burka di silenzio, in prima linea a sorpresa di questo “io non c’ero e se c’ero dormivo” i Sindacati. E sì che riguarda i possessori di oltre 32 milioni di autovetture…

0-1 2.294.815

1-2 2.384.914

2.380.105

2.396.144

2.489.171

2.449.865

2.301.435

2.278.819

2.228.838

1.504.709

1.416.006

1.280.955

1.168.737

1.423.427

1.039.156

908.612

784.842

611.349

468.628

360.894

2.496.064

34.667.485

Euro 4 dal 1.1.06

Euro 3 dal 1.1.2001

Euro 2 dal 1996

Euro 1 dal 1993

Euro 0 prima del 93

a.f.

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