DOSSIER BIM, IL SECONDO CAPITOLO: "GENESI"
2. GENESI
La storia del Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero dell'Adda comincia con la legge 959/1953 fin dal giorno della sua approvazione con particolare attenzione da parte delle Istituzioni valtellinesi e dagli uomini politici della provincia. Tempi non facili. Prima c'era chi - i comaschi - avrebbe voluto essere dentro al bacino dell'Adda. Poi c'era chi in provincia non voleva il Consorzio. Poi chi non era d'accordo con lo Statuto. Esaminiamo di seguito questi aspetti con una nota di colore aggiuntiva, protagonista un grande giornalista. Forse però si potrebbe dire protagonisti i valtellinesi, amanuense, sia pure di classe, Indro Montanelli.
2.1 Delimitazione Bacino imbrifero dell'Adda
La delimitazione del perimetro del Bacino Imbrifero Montano dell'Adda avviene con D.M. del Ministro dei LL.PP. 14.12.1954 ( G.U. del 10.1.1955), suppl. ordinario, con corografia al 100.000, senza che si verifichino opposizioni. Il bacino comprende i 78 Comuni della provincia di Sondrio e Sorico in provincia di Como (contenzioso a parte con il BIM del Lago di Como, Brembo e Serio).
2.2 La costituzione del Consorzio. Favorevoli e non
Il Ministro dei LL.PP. con nota 26.3.1955 conseguente al citato Decreto del 14.12 assegna ai Comuni il termine del 30.6 "per presentare domanda intesa ad ottenere la costituzione del Consorzio obbligatorio del bacino imbrifero montano dell'Adda… oppure la dichiarazione di non adesione al Consorzio stesso". Hanno chiesto con delibera del Consiglio Comunale la costituzione del Consorzio 64 dei 78 Comuni - a 48 la soglia dei 3/5 oltre la quale scatta l'obbligatorietà di adesione per tutti e quindi anche per quelli che non hanno dato il consenso-. Quindi 64 SI, 7 NO e 7 senza risposta. Costituzione approvata e il visto della G.P.A. è in data 13.6.1955. Per la cronaca hanno votato NO Berbenno, Bianzone, Caiolo, Castello dell'Acqua, Forcola, Grosio, Valdisotto. Nessun pronunciamento da Albosaggia, Ardenno, Castione, Cino, Talamona, Tartano, Villa di Tirano. Compatti, come si vede, a favore i 13 Comuni della Valchiavenna, 4 su 5 (ora 6) dell'Alta Valle, 10 su 13 (ora 12) del Tiranese, 17 su 22 del Sondriese, 20 su 25 del Morbegnese. Segue quindi il 14.6.1955 il Decreto Prefettizio di costituzione del Consorzio a firma del Prefetto dr. Ugo Morosi
2.3 Lo Statuto. Favorevoli e non
Si passa alla redazione dello Statuto e al relativo pronunciamento da parte di tutti e 78 i Comuni soci. A ottobre 1955 a tempo di record il SI è arrivato da 56 Comuni. 13 lo approvano ma con osservazioni. Grosio delibera di astenersi. 8 restano in silenzio e sono Albosaggia, Berbenno, Castello dell'Acqua, Piateda, Tartano, Tresivio, Valdisotto, Villa di Tirano. Il parere favorevole della G.P.A. è in data 3.10.1955, segue pertanto il 4.10.1955 il Decreto Prefettizio di approvazione dello Statuto del Consorzio a firma del Prefetto dr. Ugo Morosi.
2.4 Rappresentanti e organi
A Statuto vigente i Comuni possono nominare i loro rappresentanti che sono 4 per i Comuni oltre i 6.000 abitanti, tre per Comuni tra 3.001 e 6.000, due per Comuni tra 1501e 3000, uno per Comuni sotto i 1500 abitanti. Completate la loro nomina il 26 febbraio 1956 il Commissario Prefettizio li convoca per la nomina degli organi e cioè Presidente, Vicepresidente, Consiglio Direttivo (Presidente, Vice e 23 membri di cui 10, due per mandamento, eletti dai soli rappresentanti del singolo mandamento. Gli altri 13 eletti dall'Assemblea con voto limitato a dieci), Comitato esecutivo (Presidente, Vice e 7 membri) e Revisori dei conti (3 in carica un anno e rieleggibili). Presidente sarà l'on. Athos Valsecchi e Vicepresidente Primo Buzzetti poi deputato.
2.5 Indro Montanelli
Indro Montanelli, inviato del Corriere della Sera, viene a Sondrio per scrivere di questo Ente "potentissimo", il BIM. A Palazzo del Governo scopre che non é la sede dell'Ente che invece ne occupa uno spazio modestissimo. Ne scrive. Entra pensando, e ne scrive, di trovare uno stuolo di dipendenti e trova l'usciere factotum Saini e il segretario factotum, figura eccezionale, dr. Gavazzi. Ne scrive. Chiede se il Presidente Valsecchi gli può fissare un appuntamento e questi, sentota la richiesta e senza sapere chi lo cerca, si affaccia alla porta, saluta e lo fa entrare dandogli tutti i dati che vuole. Montanelli, strabiliato, occupa tutta la terza pagina del Corriere della Sera. Ricorderà questo episodio quando scriverà quel fantastico articolo nei primi giorni della calamità del 1987.
(3 - continua)