COMUNALI SONDRIO (4): INUTILI LE ELEZIONI?

Cvd: vocazione a perdere del centro-destra - Zero al quoto per contenuti - Le proposte - I leaders dei Partiti quasi tutti non di Sondrio - Ma anche il PD (caso Dioli: una vaccata)…

CVD

Cvd, come si usa in geometria.

Facciamo a meno delle elezioni per il Comune di Sondrio?

Qualcuno lo dice perché, vista la vocazione a perdere del centro-destra il centro-sinistra ha già vinto. Non è proprio ancora così ma ci manca poco visto che fra due settimane devono essere presentate le candidature e gli ultimi giorni a liste concluse c'è da raccogliere le firme. Sembrava, seppur tardissimo e con l'antagonista Molteni da settimane impegnato in campagna elettorale, che la candidatura Faggi avesse, in una con l'election day, posto fine alle telenovele di queste settimane, ma pare che non sia così. Qualcuno, vero o non vero che sia, preferisce perdere, dicevano stamane in piazza, e non a caso, per cui c'é da pensare al detto "Vox populi, vox Dei"....

Collegato alle candidature a Sindaco deve esserci il programma. Quali i contenuti al 28 di febbraio? Zero al quoto o quasi, anche per il PD che ha messo all'opera gruppi, interni, di lavoro.

I cittadini non contano.

Tanto di cappello a Sondrio Liberale, all'avv. Schena e alle ACLI che si sono invece cimentate in argomento, uniche novità tranne alcuni spunti di qualcun altro. Zero però da chi domani, gli uni o gli altri, guiderà il Comune.

Ma, mi si obietta, il PD ha costituito i gruppi di lavoro. So dei quattro Gruppi aperti ai cittadini, li usavo anch'io un tempo, ma questa è routine. La strategia, quello che veramente serve a Sondrio, è un'altra cosa. Anzi gli aspetti operativi che i Gruppi possono definire devono collocarsi nel quadro delle linee strategiche. Per carità, cambia tutto e quindi prendo atto che la casa la si costruisce partendo dal tetto.

I soggetti di cui sopra le loro linee l'hanno indicate, Schena addirittura andando avanti 20/25 anni.

Chi scrive, preoccupato come tanti che amano la propria città e che si sentono in giro, ha formulato pubblicamente una serie di proposte che chiunque può consultare. Del tutto innovative perché la crisi di Sondrio impone di guardare avanti Condivise o no, quello che comunque importa è che vanno alla radice dei problemi, e che li mettono sul tavolo. Sarà chi vince a dare le sue soluzioni. Sarebbe però delittuoso sorvolare e lasciare nel cassetto le cose che contano in termini di strategia per fermare la crisi e dare una prospettiva di sviluppo.

Alberto Frizziero


FORESTI

PS Una curiosità con riferimento ad un'attenzione per i problemi del capoluogo che è ben lontana da quella che dovrebbe esserci. Come abbiamo evidenziato nel precedente articolo, il 3, quasi tutti i leader provinciali dei Partiti - FI, UDC, Retici, PD e ex DS, Ex Margherita, PSI, Rifondazione, DC, Lega (commissario) - non sono di Sondrio. Ciascuno ne tragga le conseguenze che crede. Che sono però evidenti.

PD. PER ROMA (!) IN SEI. CASO DIOLI: UNA VACCATA

PS 2. Ci sono anche le elezioni politiche e sembra che in provincia non si sia compresa la situazione reale. Risulta infatti già difficile avere un parlamentare sia per il PD che per il PdL, figurarsi se poi le pretese sono superiori…

Quella che ha sconcertato è la proposta del Partito Democratico, sei nomi in base ai voti riportati. Cinque in ordine: il Sindaco di Morbegno Ciapponi, una ragazza di Chiavenna, Elena Del Giorgio, il Sindaco di Piateda Martina Simonini, Giorgio Visini e Renato Luppoli a suo tempo segretario del PLI. A parte Dioli (a parte per noi perché per i votanti è finito in rosa, al quarto posto). Se su Ciapponi vale la considerazione che si tratta indubbiamente del personaggio di statura di gran lunga superiore agli altri ex DS e ex Margherita, su Dioli, peraltro da sempre non proprio in rapporti teneri con i DS, avrebbe dovuto valere la kafkiana situazione del mandato precedente. Allora era stato assunto dalla maggioranza di centro-sinistra un preciso impegno per le dimissioni dal Parlamento di chi entrava al Governo. Impegno ripetutamente disatteso per via dei franchi tiratori che ogni volta nel segreto dell'urna respingevano le dimissioni da senatore del Viceministro Danieli.

L'elenco odierno dimostra, dicono al Partito Democratico, la volontà di rinnovamento del territorio. Altri, obiettivamente con qualche ragione, replicano che il rinnovamento vale solo adesso, in un momentoin cui gli ex DS non sono, di fatto, direttamente interessati.

Guarda caso non c'è stato invece rinnovamento, nonostante la disponibilità di Schena, per il Sindaco (ex DS) di Sondrio e non c'è stato invece rinnovamento prima ancora per il coordinatore del Partito (ex DS). Qui addirittura non si è cambiata persona, non si è cambiata sede, l'unico rinnovamento è stato rappresentato dal cambio di carta intestata: da DS a PD.

Affari loro, certo. Noi, da un osservatorio del tutto neutrale, senza parteggiare per nessuno, osserviamo e serenamente commentiamo. Nei confronti di Dioli una vaccata.

La seconda.

Errare humanum est.

Perseverare…

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
Editoriali