Migranti. L'altra faccia (negativa) della politica dell'accoglienza e marcia milanese. E Sondrio?

Effetti controproducenti e socialmente pericolosi

Pianto
Piangiamo, inorriditi, le 22 croci di Manchester con un pensiero solidale nei confronti di chi “è stato più fortunato” rispetto alle 22 vittime rimanendo “solo ferito” ed anche per chi è rimasto illeso nel corpo ma profondamente toccato nello spirito.
Dovremmo piangere la quasi simultanea ennesima strage nelle acque tra Italia e Nord Africa. Qui, non solo per la triste contabilità degli annegati un grosso brivido come una stilettata viene pensando non solo a “quanti” ma anche a “come”. Basta pensare ai bimbi in acqua che  chiedono aiuto alla mamma, la mamma che disperatamente li chiama mentre irrompe, e dirompe, l'acqua omicida.
Dovremmo piangerla. Già, dovremmo, condizionale. Al presente la cosa non è la stessa. Sembra quasi che la ripetizione di questi eventi sia stata metabolizzata al punto di non fare più notizia. Nemmeno quel dato ufficiale (certamente inferiore alla realtà) dei 1500 annegati, quasi 70 volte gli assassinati di Manchester. Li ricordiamo con l'immagine delle croci su un fondale di  Caulerpa taxifolia alga verde, bella in apparenza come bello era il futuro al di là del mare, ma in realtà dolosamente ingannevole.

1.   “La politica dell'accoglienza”
Abbiamo già scritto lo scorso 15 maggio – in calce titolo, sottotitolo e indirizzo - che 'la politica dell'accoglienza” ha due facce. Se una riguarda essenzialmente la sfera umanitaria c'è, per drammatico paradosso, l'altra a favore delle cosche dei trafficanti. Noi non riusciamo, come dovremmo, a far capire a chi vuole venir qua che non trovano il Paradiso, a parte quello che riceve, in particolare, i bambini. Schiavisti & C. sono ben lieti di questa politica dell'accoglienza perchè serve loro ad ampliare 'la clientela'. Si rifletta.

2.   “La marcia per i migranti”
In buon numero a Milano hanno marciato “per i migranti”. Anche qui il ha ovviamente giocato  la propensione umanitaria (sebbene non sola essendo evidente anche un certo taglio politico con la sottolineatura rappresentata dalla presenza di autorevoli personaggi). Da dire comunque che il Presidente del Senato non dovrebbe aver bisogno, essendo la seconda Magistratura della Repubblica, di sfilare per strada avendo la possibilità, anzi il dovere, di affrontare i problemi nelle sedi proprie. Così hanno sempre fatto tutti Presidenti dalla costituzione della Repubblica. Se tanto mi dà tanto sarebbe stato il colmo che sfilassero anche Gentiloni, Minniti, Padian, Alfano e via dicendo. Alle finalità positive corrisponde però l'altra faccia della medaglia. Schiavisti & C. sono ben lieti di questa carta da poter giocare nei confronti di chi è riluttante – addirittura il Presidente del Senato schierato 'a favore dei migranti'! -  perchè serve loro ad ampliare 'la clientela'

3.   Le conseguenze (anche per la provincia, anche per il capoluogo
L'arrivo dei  migranti in questo modo diventa inarrestabile. Che se ne occupi, come dovrebbe, l'Europa è come mettersi a sperare di fare un sei al Superenalotto. Siamo soli, o quasi. In Francia e Spagna, loro isole comprese, gli schiavisti non ci vanno dopo che i loro scafisti sono stati presi a fucilate, cosa che noi giustamente non faremo mai. E allora facciamo due conti. Con l'idea dell'accoglienza diffusa a noi toccherebbero, solo per la quota 2017, circa 600.Tenuto conto che i nostri piccoli Comuni, una trentina sono sotto i mille abitanti, quindi non possono essere destinatari di migranti ne viene che Sondrio dovrebbe sistemare quasi un'ottantina e solo per l'anno in corso aggiungendo quelli che ci sono e gli altri che arriveranno.
Le aspirazioni, anche nobili, di chi è per 'la politica dell'accoglienza' - che altro è rispetto all'accoglienza tout curt, e di chi scende in piazza “per i migranti” si scontrano con i dati di cui sopra. Dica il Sindaco di Sondrio se è contento che gli arrivino quasi 80 da sistemare, e solo per quest'anno. Analogamente, in proporzione, i primi cittadini dei maggiori Comuni, ad esempio di quelli sopra i 5000 abitanti. Nell'<Area metropolitana di Milano>, dove non ci sono solo sindaci leghisti, anzi i più sono non leghisti, su 134 ben 58 hanno risposto picche nonostante che l'entità della suddivisione dei migranti fra i vari Comuni fosse assai modesta (5065, quelli, per fare un confronto, che arrivano in due giorni in Sicilia...). Non è populismo. La ragione è la solita. Da un lato l'obiettiva difficoltà a trovare dove mettere i nuovi arrivi, dall'altra i soldi, visto che il Governo ha tagliato e tagliato.
Non solo. C'è una grossa preoccupazione legata al futuro perchè nessuno crede che il fenomeno si arresti, come invece era stato quando il Governo, Ministro dell'Interno Maroni, aveva fatto un patto con Gheddafi. Si pagava, ma ci pensava lui a non far partire nessuno per l'Italia. Per giunta erano cominciati dei rimpatri di chi non aveva diritto. Il risultato c'era stato. L'attuale Ministro, Minniti, persona seria  come riconosciuto da tutti, ha ripercorso quella strada aggiungendo la distribuzione 'diffusa' evitando i maxi-centri che mal hanno funzionato salvo qualche caso in cui però notevole beneficiaria è stata la malavita, magari anche con zampe mafiose.

Problemi sociali
In TV abbiamo sentito tre persone, evidentemente selezionate e dosate dall'intervistatore, che hanno messo il dito nella piaga. Sintetizziamo rispettando il pensiero degli intervistati.
-   Lavoro
Il primo, parlata da bassa padana, disoccupato da tempo di mezza età da sempre addetto a servizi di basso livello: “Siamo tre milioni di italiani in attesa di un lavoro. Che si guardino bene di fregare noi per dare lavoro a migranti. Poi un accenno alle altre rimostranze riguardante – traduciamo noi (ndr) - “i lavori socialmente utili”. Peggio. Li chiamino come vogliono ma se quelli fanno un lavoro mascherato, magari la sistemazione dei giardini, non lo fa uno dei nostri”.

-   Casa
Il secondo, meridionale dall'accento: “Sono anni che io ed altri aspettiamo la casa popolare. Adesso che in classifica stiamo per arrivare finalmente arriva il problema delle assegnazioni. Gli altri fanno figli a raffica e così i punti aumentano e ci passano davanti...”

-   Scuola
La terza, settentrionale, allargando le braccia: “Se avessi i soldi manderei i miei figli in una scuola privata. Non li ho. Nella classe di mia figlia più della metà sono extracomunitari che in genere richiedono un lavoro supplementare alle maestre. Grave la totale mancanza di rapporto con le famiglie. Ci sono mamme che non conoscono l'italiano, altre che lo conoscono ma che fanno scena muta anche quando gli spiegano che è per il bene dei loro figli. Unica via i padri. Pochi però perchè lavorano anche il sabato. L'insegnamento, e i risultati, ne soffrono con una discriminazione oggettiva nei confronti di chi si trova nelle classi con una maggiore presenza estera e che la sconteranno andando avanti negli studi. Non ci pare abbia torto perchè ne abbiamo parlato con docenti che confermano.
Facile a parole
Facile parlare di accoglienza, specie da parte di chi il lavoro ce l'ha, della casa popolare non ha bisogno e di figli non ne ha o se li ha magari li manda alla scuola privata. Facile fare i cartelli da mostrare in TV. Facile partecipare ad una marcia scandendo slogans. Facile definire populiste o leghiste le posizioni e le iniziative che non seguono il filone demagogico e che in realtà dovrebbero essere di tutti.

Le nostre responsabilità
Riprendiamo questa dichiarazione:
“L’ennesima tragedia del mare avvenuta nelle scorse ore non può che metterci di fronte alle nostre responsabilità. I bambini che hanno perso la vita scappando da violenza e miseria, sono un oltraggio all’umanità intera”.
Così Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children.
Fra gli elementi fondamentali pertanto la riconsiderazione delle posizioni tenute in questi anni da quasi tutti alla luce anche di quanto scritto. Se però non vogliamo continuare “l'oltraggio” del dr. Neri bisogna anche non anche lasciar partire dalle coste veri e propri rottami-Non solo. C' stata polemica su quanto fanno navi private, che costano 400.000 € al mese a chi paga e chissà perchè. Comodo fare il taxi con l'Italia. Non ci sono solo i porti italiani a cui dirigersi.
a.f.
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L'articolo del 15 maggio u.s.
Titolo: Quanti migranti da accogliere in Valtellina e Valchiavenna?
Sottotitolo: La politica dell'accoglienza penalizza i veri profughi
Indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/societa/15052017/quanti-migranti-accogli...

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