Addio Province ma Renzi l'ha fatta grossa: ha scritto di '3000 politici a casa". Non è vero. Sono 800 perchè i consiglieri non hanno indennità (salvo a AO, BZ, TN)
Premettiamo di avere seguito con una certa simpatia non di carattere politico ma di costume e metodo la travolgente galoppata di Matteo Renzi perchè, conoscendo la macchina pubblica, nei suoi connotati istituzionali, politici, tecnocratici, c'è da pensare che l'unico modo per cambiare, in meglio, sia quello, appunto, di evitare di andare al trotto avendo come unica scelta, e senza pause, la galoppata. Questo premesso entriamo nel merito della questione Province. Ci sarà da tornare approfonditamente in argomento anche nella prospettiva di avere, con Belluno e Verbania Cusio Ossola, uno Status del tutto particolare, tutto peraltro da definire e che richiede, se di vera autonomia si tratta, uno o più provvedimenti legislativi nazionali e non regionali non certo facili da assumere. Questione di fonti del diritto.
Simpatia o non simpatia due cose accompagnano negativamente la nascente legge Del Rio, una delle quali ha visto un diffuso silenzio della grande stampa segno di una certa superficialità che ha costantemente accompagnato scelte di notevole carattere demagogico.
--- La Fiducia!?!
In primis un problema di tale rilievo istituzionale blindato con una fiducia che impedisce ogni e qualsiasi mutamento. Prendere o lasciare. Grave dal punto di vista democratico.
La dichiarazione, solenne ma non vera, di Renzi
Poi arriva una dichiarazione del Presidente del Consiglio che non è solo demagogica ma addirittura, e di questo ce ne dispiace perchè si tratta di chi rappresenta il nostro Paese, risulta del tutto non vera, e lo dimostriamo. Renzi ha detto che con il voto si mandano a casa 3000 politici e, in una delle dichiarazioni ha anche precisato che ci sarebbe stato il risparmio delle indennità di questi 3000, come documentiamo.
Non è infatti così. Il Presidente Renzi se ne è uscito in una disinformata boutade di cui alcuni esempi:
"Il voto di oggi è molto importante perché 3000 persone smetteranno di avere l’indennità della politica e riprenderanno a provare l’ebbrezza del proprio lavoro”. Così Matteo Renzi in visita a Scalea..." - 'Il Fatto quotidiano': http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/03/26/renzi-abolizione-province-3000...
Dichiarazioni gravi, specie quelle alla vigilia del voto, perchè non rispondenti alla realtà e potenzialmente condizionanti il voto del Senato.
Visto che non sa le cose lo informiamo, lui e i nostri lettori:
Le 110 Province italiane, da cui si devono defalcare Aosta, Bolzano, Trento per lo speciale loro status per cui restano 107 ad oggi hanno:
- 4 Consigli di 36 membri con 10 assessori se con più di 1,4 milioni di abitanti
- 19 da 28 e 8, se con oltre 700mila
- 46 da 24 e 7, se con oltre 300mila
- 38 da 19 e 5. le altre
---------- In totale quindi 2521 consiglieri provinciali che non hanno indennità di carica. Per legge ai consiglieri va solo un gettone di presenza per seduta alla quale si è presenziato.
---------- L'indennità la hanno, oltre i 107 Presidenti, gli assessori che sono 693. Totale con indennità quindi 800 meno di un quarto di quelli indicati da Renzi (ovviamente abbiamo considerato il massimo possibile, quindi conteggiando anche le ex Province siciliane e quelle commissariate)
Queste cose non si devono fare, non le deve fare nessuno, neanche il Premier. Altri giornali correderebbero la notizia con l'immagine del naso di Pinocchio. Noi non lo facciamo per rispetto dell'Istituzione e per questo motivo facciamo un'aggiunta: se Renzi ha sbagliato perchè ha preso per oro colato quel che gli hanno datto il/i responsabile/i faccia smettere a lui o a loro di avere l’indennità della politica ma riprendano a provare l’ebbrezza del proprio lavoro!
Via spianata
Adesso via spianata alla Camera per chiudere la vicenda. Demagogia ha voluto e vuole statuire la gratuità dell'incarico per il Presidente che sarà condannato al tempo non pieno ma superpieno in quanto deve essere un Sindaco che dovrà quindi fare entrambe le cose.
Il bello, si fa per dire, comunque comincia adesso perchè dalle enunciazioni di principio si dovrà passare ai fatti e ci sarà, si fa per dire, veramente da ridere. Senza dimenticare che fra un po' si dovranno anche fare i conti. Quelli che han fatto diversi soggetti, Senato in primis, non tornano. C'è anche chi dice, dimostrandolo, che i costi non diminuiranno ma saliranno ma verso questi dati, nonostante la loro serietà, non c'è stata la minima attenzione. E come mai?
La ragione: la questione del papiro
La risposta è semplice, la questione del papiro, la vera chiave di spiegazione del vero motivo per cui si è proceduto a cancellare un Istituto che in alcune parti del Paese, noi per esempio, ha preceduto di alcuni decenni l'unità nazionale. L'abbiamo evocata in diverse circostanze per cui basta digitare su qualsiasi motore di ricerca “gazzetta di sondrio papiro” per trovare la chiave, in articoli pubblicati in varie date, ad esempio il 1.3 del 2006, quelli in serie del 2013, a giugno del 2011 e via dicendo.
Mala tempora currunt, ahimè
PS Chi non è d'accordo scriva e pubblicheremo.