L'Italia verso una dittatura morbida

L'Italia ha bisogno di una “dittatura morbida”  e 'Nicolò Renzi”, interprete efficace delle teorie di “Matteo Machiavelli”, sta cercando di dargliela. La democrazia rappresentativa pare sia uno strumento inefficace con le sue decisioni sempre in bilico e con una frantumazione di pareri che fa a pugni con la matematica che vorrebbe una risposta secca alla domanda su quanto fa due più due. Quale che sia il tema in discussione articolazioni, bizantinismi, frantumazioni ci prospettano un quadro di possibili risultati. Ci dicono che a 4 si arriva non solo col 2+2 ma col sei diviso tre, con il 5,01 meno 1,01 e potremmo andare avanti così 2 ore, ovvero 120 minuti, ovvero 3600 secondi. Giriamola in politica. Quando e come 2+2=4 ? Quando ci sono e regole e comportamenti tali da escludere prevaricazioni di una parte su tutte le altre. Se questo non avviene partono le infinite variabili come in realtà sta accadendo ora. Le diverse combinazioni numeriche dipendono dal tifo di chi legge per questa o quella.
La discussione sulla legge elettorale che comincia lunedì è l'ennesima occasione in cui la democrazia formale la spunta su quella sostanziale. Il PD alla Camera ha una stragrande maggioranza non per effetto di una reale corrispondenza delle scelte degli italiani dei quali solo uno su quattro lo ha votato. E' bastato che poco più di uno si tre di coloro che sono andati a votare lo abbiamo scelto battendo di una incollatura il centrodestra. Eppure questo schieramento non è compatto ma siamo ad un livello di scontro che supera di gran lunga quella che in qualche momento delicato era stata stata la lotta fra le correnti della DC (che però in situazioni difficili la quadra la trovavano).
La diaspora interna del PD ha inoltre toccato vertici allucinanti con la decisione di sostituire i dieci membri della prima Commissione, quella degli Affari Costituzionali. Fra i 10 epurati il Gotha del Partito con l'ex segretario Bersani, l'ex Presidente dela Partito Bindi, uno dei candidati alla segreteria Cuperlo, epurati che sono andati a raggiungere il capogruppo Speranza di fatto costretto alle dimissioni.
Fa rabbrividire tanti della sinistra la sola idea che possa essere messa la fiducia sulla Legge elettorale. I paragoni sono inevitabili.

Legge Acerbo, il via al Fascismo
Il Fascismo prese il largo proprio con la legge Acerbo che dava i due terzi dei parlamentari a chi vinceva le elezioni. A onor del vero dalle urne uscì un 60% di voti favorevoli che determinarono la svolta.

La legge truffa
Nel 1953 DC con i Partiti laici proposero una legge che venne chiamata “truffa” perchè premiava chi avrebbe superato il 50%, cosa che non avvenne.

La legge “Renzi”
Chiamiamola così. Prevede che il Partito che supera non il 60 o il 50 ma il 40% ha 340 deputati su 630. Se nessuno ha il 40% ballottaggio fra le prime due liste e stesso numero a chi prende più voti. Come si vede erano molto più “democratiche” le due leggi di cui sopra!

L'itinerario
L'itinerario: la nuova legge entrerà in vigore il primo luglio del 2016, con il Senato di fatto diventato poco più di un Circolo Culturale. Renzi vince (anche per lo stato penoso del centrodestra). Il Gruppo parlamentare se lo sceglierà di sua fiducia da novello Machiavelli dopo aver fatto fuori prima Bersani e poi Letta e ore gli altri contestatori.
Le Regioni sono depotenziate e comunque quasi tutte di stretta osservanza renziana come le nuove Città metropolitane. Politicamente sparite le Province, Comuni proni.
Nomine a largo raggio, di ogni tipo, ovviamente tutte o di targa renziana o comunque almeno gradite.

Addio democrazia parlamentare
Lo dicono in parecchi a sinistra e storici e autorevoli fiancheggiatori della sinistra: questa non è democrazia. Con la minaccia: “Se non passa l'Italicum c'è la crisi di Governo”. E, aggiungiamo, “quelli contro non li rimetteremo in lista...”

'Partito della Nazione', uomo solo al comando? No
Come alcuni dicono, 'Partito della Nazione', o 'uomo solo al comando'?
No, questa è 'dittatura morbida'.

Dittatura morbida, che vuol dire?
Vuol dire che saranno tutelati i diritti delle opposizioni nel modo migliore ovvero consentendo una loro limitata partecipazione a Ballarò, Vespa, Santoro e simili

Meglio così
Bestemmia democratica ma realismo: si vede che all'Italia serviva, e serve, proprio una 'dittatura morbida' e un leader che ne usi a piene mani. E che a tanti, non politici, va bene così.
Prosit

(Nell'immagine una lampada a led realizzata con le 'fascere' dall'artista Floriana Palmieri)

 

Alberto Frizziero
Editoriali