A Sondrio l'EMA e i suoi 440 (ma forse di più) dipendenti?
EMA, e che roba è?
Sino al 23 giugno scorso al di là degli addetti ai lavori ben pochi sapevano cosa fosse l'EMA (Agenzia europea per i medicinali), organo decentrato dell'Unione Europea con sede a Londra. Senonchè gli inglesi il 23 giugno hanno votato per uscire dall'Unione Europea. Sicuramente per nulla contenti sotto ogni profilo i dipendenti che dovranno fare trasloco, conseguente la chiusura della sede in quel di Londra e il trasferimento.
Già, ma dove andrà?
Ecco che han cominciato a interessarsene in parecchi; ospitare questa Agenzia fa gola a diversi Governi (Ooltre all'Italia Austria, Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Malta, Spagna, Svezia, Ungheria). Le ragioni oltre che di prestigio internazionale sono anche solidamente economiche. Le centinaia di persone che vi lavorano devono trasferirsi, aprire una nuova casa, mangiare e quant'altro. Non solo ma poi ci sono circa 500 meeting con partecipazione complessiva in un anno di 65.000 persone che arrivano da tutto il mondo.
Italia in pista
L'Italia è ufficialmente in pista con Milano pronta ad un dopo-Expo e con buone prospettive anche se non sarà facile in questi due o tre anni di attuazione della Brexit.. Una autorevole dichiarazione nei giorni scorsi ha riguardato una possibile scelta alternativa “scelta di Milano o comunque della Lombardia” visto che ci sono altre aspirazioni a cominciare da Roma ma anche di Latina.
Se in lizza c'è Latina ci può essere anche Sondrio, non isolato ma con gli sponsor del caso.
In grado di intendere e volere
Precisiamo di non essere vittime di un attacco di follia ad avanzare questa candidatura per la quale oggettivamente al massimo possiamo avere una probabilità su mille, se non su 10.000. No, non importa però se quell'una non arriva. Conta che si sarebbe creata una prospettiva, oggi assente, una ipotesi di utilizzo di una parte integrante del nostro territorio e un grande tonico per la decadente economia sondriese.
L'idea
Ne avevamo parlato qualche anno fa con la sorte che solitamente hanno le idee che vanno qualche km oltre il naso e che poi in definitiva sono però quelle che vengono ad avere un carattere strategico. Avevamo fatto anche qualche conteggio oltre che un primissimo esame di fattibilità. Non faremo ora nulla di tutto questo ma esporremo le linee di una strada da percorrere, quale che possa essere il soggetto attuatore.
I resti del Fossati e del manicomio
I sondriesi hanno tutti presenti, salendo verso Ponchiera, prima i resti del Cotonificio Fossati e poi i resti dell'ex manicomio, o, con locuzione più moderna, Ospedale Psichiatrico. Nel primo lavoravano centinaia di persone. Il secondo ospitava 550 malati. Si tratta di due grandi aree tali da poter ospitare gli uffici nell'area ex Fossati e una parte delle abitazioni dei dipendenti – l'altra in città. Già in quanto vista la grandezza dell'offerta in sede urbana, di gran lunga superiore alla domanda e destinata a rimanere tale per qualche anno. Invece lassù sarebbe posizione splendida per le residenze.
Basta intasare i centri
Il primo riguarda la bizzarria dell'idea che invece è la carta da giocare. Basta cioè con le strutture europee, e non solo quelle, nei grossi centri urbani aggravando i problemi che ciascuna grande città vede addirittura accrescersi. Il decentramento assunto come valore, e come fattore di sviluppo.
Mobilità esterna
Conseguenza la mobilità, quella esterna e quella interna. Per quel che riguarda la prima sono diverse le opzioni. I treni possono agevolmente ridurre la percorrenza sulla tratta Sondrio-Milano ad un'ora e tre quarti. Per quanto riguarda la strada a fine anno , o poco dopo, la SS38 arriverà ad Ardenno, Il tratto intermedio per raggiungere lo svincolo della tangenziale vede lunghi tratti serviti dalle complanari. Con un'armonizzazione e poi, gradualmente, con il completamento sarebbe percorribile il tratto in sede propria sino a Montagna. Terzo punto, più di prospettiva eppure reale: l'aviosuperficie di Caiolo.
In definitiva raggiungere Sondrio non sarebbe più difficile rispetto a tante località che vivono sul turismo congressuale o anche sull'attuale sede londinese
Mobilità interna
La seconda accusa di follia riguarda l'obiezione sulla difficoltà di accesso con solo il Lungo Mallero che nel tratto antistante la Società Operaia è addirittura a senso unico alternato (neanche da prendere in considerazione la Via Besta e Colda o la Via Scarpatetti).
Tunnel
L'ing. Triaca che, allora al vertice della sanità provinciale, aveva avanzato la proposta di realizzare un nuovo ospedale nell'area Moncucco risolveva il problema dell'accesso con un tunnel a spirale. Soluzione difficile ad essere accettata. C'è invece altra ipotesi doppiamente interessante, quella del viadotto sul Mallero più una breve galleria. Non abbiamo trovato la documentazione ma comunque in totale ci pare di ricordare che si tratterebbe di circa 400 metri in totale.
Utopia? Probabilmente sì ma ci sono due aspetti.
- Il primo riguarda il futuro per il quale sempre si dovrebbe avere davanti agli occhi i sintomatici casi della sequoia e dell'eucalipto nano, entrambi vengono da molto lontano nel tempo. Sequoia ed eucalipto – di cui esistono centinaia di varietà – svettano ancora oggi come un tempo sfiorando i 100 metri di altezza. Il botanico-storico potrà vedere come abbiano fatto a resistere al tempo. Semplice, hanno continuato a innovare adattandosi ai mutamenti di clima ed ambiente. L'eucalipto nano era una delle varietà, alto come gli altri. Si è guardato bene dall'innovare ma invece ha tenacemente resistito per mantenere lo status quo. Ce l'ha fatta. Gli altri hanno cambiato, lui no. Le sue foglie di oggi sono le stesse e così il resto ma ha però pagato un prezzo salato impicciolendo e impicciolendo sino alla modesta attuale.
Il secondo riguarda la situazione attuale tal quale oggi si presenta. Anche a prescindere da EMA se non si intende far finta di niente di fronte al degrado progressivo, se cioè si mette mano ai problemi, le difficoltà sono le stesse. E' impensabile intervenire sull'area ex Fossati e sull'area Moncucco senza avere adeguati accessi. Nè vale l'osservazione che un tempo c'erano Fossati e manicomio perchè di auto ne passava una al giorno. Ogni tanto un camion con rimorchio e, a fine turno, un bus.
Strategia
C'è poi la questione di fondo. La crisi della città solo in parte è congiunturale, legata cioè alla crisi del Paese. La crisi è strutturale. Tanti se ne sono andati. Le attività commerciali attratte da quel grande aspiratore che è Castione. Uffici pubblici e privati in fase discendente per chi ci ha lasciato e per altri che inevitabilmente ci lasceranno. Le due aree citate sono grandi potenzialità ma virando di 180 gradi. Se no EMA, per le ragioni evidenti dettate dal calcolo delle probabilità, l'impegno dovrebbe essere per la ricerca di un soggetto, quale che sia, che porta a comun denominatore le due aree e non solo, con larga collaborazione pubblica. E stiamo pensando ai 440 (dato ufficiale ma c'è chi dice che siano di più) dipendenti che con le loro famiglie dovranno traslocare. Se arrivassero a Sondrio...! Loro non arriveranno ma qualcun altro potrebbe pensarci, a costo, diciamo, di avere qua russi o cinesi o arabi. Pecunia non olet e un'intera comunità ne avrebbe bisogno.
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Di seguito, appendice: EMA, chi è.
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L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) è un organo decentrato dell’Unione Europea con sede a Londra. Il suo compito principale è di tutelare e promuovere la sanità pubblica e la salute degli animali mediante la valutazione ed il controllo dei medicinali per uso umano e veterinario.
L’EMA è responsabile della valutazione scientifica delle domande finalizzate ad ottenere l’autorizzazione europea di immissione in commercio per i medicinali (procedura centralizzata). Nell’ambito della procedura centralizzata, le aziende presentano all’EMA un’unica domanda di autorizzazione all’immissione.
Approvazione dei farmaci
Tutti i prodotti medicinali per uso umano e per uso animale derivanti dalle biotecnologie e da altri processi tecnologici di avanguardia devono essere approvati mediante la procedura centralizzata. Lo stesso vale per tutti i medicinali per uso umano destinati al trattamento delle infezioni da Hiv/Aids, del cancro, del diabete o delle malattie neurodegenerative e per tutti i medicinali “orfani” destinati al trattamento di malattie rare. Analogalmente, la procedura centralizzata si applica anche a tutti i medicinali per uso veterinario destinati al miglioramento della resa mediante l’accelerazione della crescita degli animali trattati o l’incremento dei prodotti derivati dagli stessi.
Per i prodotti medicinali che non rientrano in nessuna delle summenzionate categorie, le società possono presentare una domanda di autorizzazione all’immissione in commercio mediante la procedura centralizzata all’EMA, purché il prodotto medicinale in questione rappresenti un’innovazione terapeutica, scientifica o tecnica significativa oppure sia, sotto qualsiasi altro profilo, nell’interesse della salute dei pazienti o degli animali.
Sicurezza dei farmaci
La sicurezza dei medicinali viene controllata costantemente dall’Agenzia tramite una rete di farmacovigilanza. Nel caso in cui vengano riferite reazioni negative che modifichino il rapporto rischi/benefici di un medicinale, l’EMA prende i dovuti provvedimenti. In relazione ai medicinali per uso veterinario, l’Agenzia ha il compito di fissare i limiti di sicurezza dei residui di medicinali negli alimenti di origine animale.
Innovazione e ricerca
L’Agenzia contribuisce altresì alla promozione dell’innovazione e della ricerca nel settore farmaceutico. L’EMA fornisce pareri scientifici alle società impegnate nello sviluppo di nuovi prodotti medicinali e le assiste nell’elaborazione di protocolli, e pubblica inoltre linee guida sui requisiti di prova della qualità, della sicurezza e dell’efficacia. Un ufficio ad hoc, costituito nel 2005, fornisce assistenza speciale alle piccole e medie imprese (PMI).
Nel 2001 è stato istituito il comitato per i medicinali orfani (COMP)EN che esamina le domande di assegnazione della qualifica inoltrate da persone o ditte che intendono sviluppare medicinali per malattie rare (detti “medicinali orfani”). Il comitato per i medicinali a base di erbe (HMPC)EN è stato istituito nel 2004 e fornisce pareri scientifici sui medicinali tradizionali a base di erbe.
Una rete internazionale
L’Agenzia coordina le risorse scientifiche di piu’ di 40 autorità nazionali competenti di 30 paesi UE-SEE-EFTA in una rete di oltre 4 000 esperti europei. Essa contribuisce alle attività internazionali dell’Unione Europea mediante i suoi lavori nell’ambito della farmacopea europea, dell’organizzazione mondiale della sanità, delle conferenze trilaterali (UE, Giappone e Stati Uniti) sull’armonizzazione ICH e VICH e di altre organizzazioni e iniziative internazionali.
L’EMA è gestita da un direttore esecutivo e ha un segretariato composto, nel 2007, da 440 persone. Il consiglio di amministrazione è l’organo di controllo dell’EMA, responsabile, in particolare, degli aspetti finanziari.
L’Agenzia partecipa inoltre alle procedure di deferimento in relazione ai medicinali approvati o sottoposti ad esame da parte degli Stati membri.
Anno di fondazione: 1995
Direttore esecutivo: Guido Rasi
Vicedirettore esecutivo: Andreas Pott