DECISO: STATALE 38 A QUATTRO CORSIE DA FUENTES A COSIO MENTRE SI STUDIA IL PROSEGUIMENTO SINO AL TARTANO E SI PENSA A TIRANO. RISCHIO DI PERDERE I SOLDI CON LO STRALCIO PER UNA SOLUZIONE A DUE CORSIE

56 Sindaci a favore e sei contrari (8 non hanno risposto). Le categorie a favore di questo lotto, per la soluzione a due corsie Legambiente e Sindacati

Il Comitato Istituzionale per la Statale 38 è pervenuto conclusivamente ad una decisione.

Il mese scorso il Presidente della Provincia Provera aveva chiesto ai Sindaci di pronunciarsi sulle due ipotesi sul tavolo, quella del progetto a 4 corsie, stralcio Fuentes- Cosio, e quella sostenuta in particolare dal Sindaco di Morbegno di uno stralcio a due corsie sino al Tartano.

Il Presidente ha comunicato al Comitato l’esito:

- cinquantasei sindaci per le quattro corsie sino a Cosio

- sei sindaci per lo stralcio a due corsie

- dodici sindaci non hanno dato risposta

Inoltre a favore delle quattro corsie commercianti, industriali, artigiani e Coldiretti mentre per l’altra ipotesi Legambiente (e, esternamente al Comitato, i Sindacati).

In altri termini si procederà subito con il lotto Fuentes-Cosio già approvato, che questo giornale ha ipotizzato, dati i tempi tecnici e burocratici necessari, vedere aprirsi i cantieri a primavera 2008, forse nell’autunno 2007 se si marciasse a tempo di record.

Questo ampio lasso di tempo consentirà di studiare soluzioni adeguate quantomeno per cercare di raggiungere il Tartano e per questo a parer nostro (che su questo argomento non abbiamo mai sbagliato previsioni) ci sono sufficienti premesse di soluzioni concrete intanto che si studia anche per Tirano.

Comprensibile la posizione, delusa, dei Sindaci di Morbegno, Talamona e Cosio ma realisticamente non c’era altro da fare. Noi fummo a suo tempo per le due corsie (come del resto lo era l’allora sen. Provera), supportando questa posizione non, come altri, sulla base di una filosofia complessiva della mobilità ma sulla base di considerazioni tecniche maturate fin da quanto si progettarono e subito si fecero interventi di riqualificazione” della SS. 38. Inoltre sostenemmo allora che quattro corsie erano certo meglio di due ma che due reali erano meglio di quattro virtuali.

Abbiamo ripetutamente confrontato i costi, sostanzialmente uguali, del tratto Fuentes-Tartano e del Passante di Mestre che però è lungo una volta e mezzo, largo una volta e mezzo (sei corsie) e con un traffico almeno cinque volte superiore al nostro caso. Ma con tutto ciò abbiamo sensatamente preso atto che o si va via così oppure si rischia parecchio. L’ANAS, ha detto il Ministro Di Pietro, rischia la chiusura dei cantieri aperti con 50.000 lavoratori a spasso se non si trova in poche settimane un miliardo di €uro. Con la fame di soldi che c’è, e non per opere nuove ma già per opere in corso, se qualcuno si ferma e riprende l’iter perde il treno, i soldi partono e se ne riparlerà alle calende greche. Del resto abbiamo due esempi: il primo riguarda la Strada della Rinascita che fu ai tempi finanziata dal Ministro Prandini recuperando residui, soldi impegnati ma per opere ferme per i motivi più diversi; il secondo il Traforo del Mortirolo giunto già al bando ma qui aveva a sostegno quattro gatti e contro tanti col risultato che i soldi sono andati altrove.

Infine abbiamo già ricordato il programma di Prodi. Basta rileggere la parte relativa e convincersi che se non si parte, posto che il Governo confermi e attui il suo programma, anche per questo ulteriore motivo se ne riparlerà alle calende greche.

Sgombrato il campo delle decisioni ora occorre che l’ANAS viaggi alla massima velocità possibile, senza intoppi di alcun genere e che qui si ragioni tecnicamente, obiettivo Tartano e spiraglio-Tirano.

frizziero

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