SI VOTA PER IL SINDACO DI SONDRIO (fra 129 giorni). SONDRIO GIA' IN GINOCCHIO ED ORA (da venerdì 23) UN'ALTRA MAZZATA PER IL CAPOLUOGO. E DOMANI?

1500 mq. 20 dipendenti. Per ora?

Lo scorso anno di questi giorni si leggeva su giornali specializzati della ipotesi di apertura in quel di Castione in provincia di Sondrio di un negozio della catena Decathlon di circa 10.000 mq di superficie di vendita. Si riportavano le opposizioni locali che facevano leva sul fatto che non ampliandosi certamente il fatturato ne avrebbero pagato lo scotto i commercianti locali che avevano raccolto 11.000 firme contrarie. Si aggiungeva che fonti Decathlon obiettavano che però ci sarebbe stata l'assunzione di una settantina di dipendenti. Adesso apre annunciando che i metri quadrati sono 1500 e i dipendenti 20.

Per ora?

Ora siamo arrivati al dunque.

Dallo scorso numero del nostro giornale: "Mentre Castione fiorisce e si allarga - il momento per approfondire era quello del PGT di Sondrio, quando una soluzione era possibile; se manca una politica urbanistica le conseguenze arrivano; come mazzate - Sondrio langue".

Il dunque: l'iper apre e i negozi di Sondrio e hinterland piangono. E fin qui siamo nel privato, nel ginepraio del mercato, nelle spire della concorrenza. nel labirinto dell'homo homini lupus e via dicendo. Il dramma é che piange, a dirotto, il capoluogo.

Uno stralcio da un nostro articolo dello scorso 10 agosto dal titolo 'COMUNE DI SONDRIO. A 239 GIORNI AL VOTO. I 104 CAPI DI ACCUSA':

"I 104 capi d'accusa sono le luci (vetrine) che nel centro città espongono una merce del tutto particolare: cartelli. Cartelli nei quali c'é scritto o Vendesi o Affittasi o tutti e due. Altre vetrine espongono il nulla, spazi desolantemente vuoti per i quali i proprietari, vista l'inutilità dei cartelli per l'inesistenza di qualsiasi domanda, ne hanno deciso di risparmiare il costo.

Vediamo analiticamente la situazione centrale della città, con qualche omissione laterale che non inficia il risultato complessivo".

...omettiamo l'elenco analitico per vie... e riprendiamo ancora:

"Sarebbe sbagliato attribuire questo risultato fallimentare all'Amministrazione Comunale". Sarebbe però sbagliato non riconoscere che una parte di responsabilità l'Amministrazione ce l'ha e come. Ha lavorato molto per "la città dopo le cinque", per la qualità di vita, manifestando molto, direttamente o indirettamente (giusto anche se viene in mente il "panem et circenses" di liceale memoria). I lavori, in parte oggetto di censura cone da articoli pubblicati sullo scorso numero e con argomenti ripresi nel presente, attualmente in corso, come le piste ciclabili nelle Vie Vanoni e Ventina, entrambe (costosi ndr) doppioni, lo dimostrano.

Castione ha succhiato fette enormi di clientela al centro di Sondrio e non ci riferiamo all'Iperal che un suo standard aveva trovato. Sono andate là attività varie, alcune più proprie, in teoria, di un centro storico. Le caratteristiche del Piano di Governo del Territorio, con il suo importantissimo documento di piano avevano fornito un'occasione d'oro.al Comune di Sondrio. Bisognava guardare oltre al naso, pensare a un Piano di respiro strategico e non limitato ad una spanna oltre il naso. Non scriviamo da profeti del giorno dopo. Avevamo indicato alcuni temi, anche ufficialmente, su cui lavorare, approfondire, studiare, realizzare. Avevamo, fra l'altro,insistito sulla linea da me seguita per 10 anni e tuttora attuale della conservazione del baricentro delle funzioni, Il solo porsi questo problema avrebbe potuto aprire un percorso di respiro intercomunale conciliando gli interessi, ora totalmente divergenti, dei Comuni di Sondrio e di Castione. E poi tante altre cose compreso areoporto, golf, Chiuro capitale del vino ecc. ".

Ci diceva ieri il Sindaco di Castione che siamo gli unici a non averlo attaccato. Certo e per una ragione incontrovertibile. Lo hanno accusato per avere consentito la proliferazione dei capannoni. A parte le ragioni formali - se uno ha diritto a costruire non si può negargli il placet - il Sindaco si trova di fronte a un triplo ordine di vantaggi: per la costruzione, per l'esercizio, per l'assunzione di personale. Come e perché mai dovrebbe - potrebbe rispondere 'no grazie'?

Agli svantaggi conseguenti per Sondrio avrebbe dovuto pensarci il suo collega di Sondrio.

E come?

Ieri il Sindaco di Albosaggia Murada riconosceva come per 100 volte lo abbiamo citato ad esempio per avere intelligentemente, all'inizio dell'operazione PGT (Piano di Governo del Territorio) subito chiamato i suoi colleghi della sponda orobica. A Sondrio invece operavano i tecnici senza un collegamento,materia da amministratori, che avrebbe dovuto essere fondamentale, con i Sindaci quantomeno da Berbenno a Chiuro. La pedestre scelta di destinare ad area produttiva circa 80.000 mq ad est della città, per inciso con galleggiamento sulla falda che é quasi superficiale, indica l'alternativa che avrebbe potuto realizzarsi. Stop al commerciale in quel di Castione con apposito piano e localizzazione là degli 80.000 mq produttivi, una soluzione che il Comune di Castione avrebbe potuto benissimo far sua. Me lo confermava ieri il Sindaco Franchetti.

Senza dettagliare come si sarebbe potuti arrivare a tale risultato diciamo solo che sarebbe bastato riferirsi metodologicamente a esperienze sondriesi passate quando il Comune di Sondrio era riferimento ben oltre i confini provinciali per una urbanistica avanzata, copiata poi persino dal Comune di Milano. Rifarsi a quello ma magari anche - stando nello stesso ambito politico - avvalendosi dell'esperienza tecnica ed amministrativa del già assessore all'urbanistica arch. Pier Carlo Stefanelli inopinatamente non confermato nell'ultima tornata.

Tant'é, i buoi sono scappati dalla stalla. 10.000 mq di superficie di pavimento sono pari a cento negozi di 100 mq ciascuno. Basta andare sul sito di Decathlon per vedere la sua estesissima gamma merceologica per rendersi conto della mazzata che Sondrio subirà.

L'effetto combinato dell'asfissia del settore commerciale e di quella del settore immobiliare (parte solo dovuta alla crisi, il più ha carattere strutturale con un edificato di questi anni e in corso per il quale la domanda latita con risultato di un folto invenduto e un folto inutilizzato) dipingono a tinte fosche il futuro del capoluogo che avrà sì tante belle - e costose - piste ciclabili ma una serie di croci funebri nel settore commerciale, quello che vivifica le città.

Il guaio é che non si vede non solo la soluzione ma neppure una ricerca di soluzioni.

A suo tempo ci eravamo permessi di avanzare una serie di proposte ritenendo un dovere trasmettere agli altri idee in parte cospicua frutto di una lunga esperienza in trincea, anzi nelle linee più avanzate delle trincee. Non avevano veste di quinto Evangelo, erano idee, suggerimenti, proposte. Qualcuna sarebbe servita a non trovarci nella situazione attuale.

Una via per uscire dal tunnel, ovviamente con ipotesi avveniristiche che ci portano persino oltre Atlantico, ipotesi naturalmente di frontiera - ha funzionato nel passato, perché non tentarne il bis? - potremmo anche averla, ma non vogliamo sprecarla. Non costa. Ha una percentuale di riuscita certo non alta ma quantomeno pone un obiettivo che, per starada, potrebbe figliarne altri. Ma per portarla avanti, come altre cose in città, occorrono gambe robuste e non tanto nei polpacci quanto nelle meningi. Uno che ha questa caratteristiche lo abbiamo citato. Tre o quattro suoi colleghi hanno i requisiti. Sempre che il futuro Sindaco, l'attuale o il/i competitore/i o ancora la competitrice entri nell'ordine di idee che l'urbanistica non é materia da appaltare ai tecnici che occorrono per fare il loro mesitiereche però non é quello di elaborare le strategie.

frizziero

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