SETTIMANE CRUCIALI PER LA VITA DELLA PROVINCIA DI SONDRIO. E NON SOLO. E IL CCCVa (x) INFORMA DI UN'ALTRA MAZZATA 2012.VIII.20.10

Sono settimane cruciali. Oggi come oggi di attesa agonica. Un tempo c'era la tradizione delle campane a martello, quelle o che chiamavano a raccolta la gente per via di un incendio od altra emergenza oppure annunciavano alla gente che qualcuno stava per lasciarla onde questo passo venisse accompagnato dalle preghiere della comunità.

Dovremmo sentire un campanone con i suoi rintocchi, TON, TON, TON, sapendo però che in questo caso non servono le preghiere. E' un caso molto 'laico', quasi laicista, con sul tavolo una sorta di risiko istituzionale. Quei giochi da tavola di cui erano molto specialisti gli inglesi quando giocavano con i popoli, nei Balcani dopo la prima guerra piuttosto che con le tre etnie nell'Irak di allora. Ci si é adeguati, come nel linguaggio sempre più inflazionato di termini inglesi che fanno molto fino e poi ottengono il risultato che tanta gente non capisce. Persino il Governo si é guardato bene dall'usare una espressione semplice e comprensibile anche alla casalinga analfabeta: "revisione della spesa" rifugiandosi nel gergo con la "spending rewiev".

Il mondo va avanti lo stesso, qualcuno dice o non dice ma pensa. Certamente. Il pianeta continua a girare anche se a Sondrio si spengono vetrine e aumentano i cartelli del "vendesi" o "affittasi", anche se si continuano a fare case che restano vuote. Continuerà a girare domani quando pre-pensionamenti e traslochi di scrivania impoveriranno ulteriormente una ex-città, ricca di piste ciclabili, povera e sempre piò povera di attività economiche.

Stiamo attendendo che il CCCVa (x) abbia distribuito il suo comunicato sull'altra mazzata che ci attende e poi illustreremo, in tre articoli, quest'altra mazzata che l'eliminazione della Provincia porterebbe a rimorchio - preferiamo usare il condizionale -.

Mercoledì prossimo arriveranno a Sondrio i Presidenti delle Province lombarde convocati dal loro Presidente, che poi é il Presidente della Provincia di Sondrio Massimo Sertori. Auguriamo ovviamente un esito positivo ma un'eccezione la vogliamo sollevare. Loro, e con loro i colleghi di tutta Italia, tutti contrari al metodo usato, pur disponibili a intese di razionalizzazione. Tutti loro non é che fossero in Finlandia o in Patagonia da cui rientrati di corsa perché dovevano fare il Presidente. Erano, e sono, tutti o quasi. uomini di Partito, ed in particolare ci riferiamo a quelli delle Province maggiori. Non si é vista una azione adeguata il che ha fatto venire un dubbio: erano loro deboli al punto di non farsi ascoltare neppure nelle cose più evidenti, o erano i Partiti scesi così in basso da non riuscire neppure a ascoltare i loro amministratori?

In entrambi i casi, il germe di un golpe silenzioso ha acquisito un suo spazio, quello che ha tolto alla democrazia.

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(x) Comitato Cittadini Consumatori Valtellina

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