Sembra impossibile eppure numeri alla mano Renzi ha perso

Sottovalutata nei commenti la scarsa mobilità di quella parte che da tempo non vota

Sembra impossibile, anzi sembra che diamo i numeri a dire che Renzi-Napolitano hanno perso eppure, come dimostreremo avanti, è proprio così.
Si guardi un po': sono proprio i numeri a dimostrarlo. Ne avevamo accennato nel nostro commento precedente ed ora ampliamo il ragionamento perchè, obiettivamente, d'acchito sembra che si tratti di una bufala ma lo esclude categoricamente quanto segue.

"Termometro politico" ha messo a confronto le rilevazioni di 5 Istituti (EMG, Index, Euromedia, Ixè, SWG) facendo quindi la media mensile dell'astensionismo. I risultati:

caso a. 45% al 29 febbraio da cui l'elettorato votante al 55%
caso b. 46,6% al 24 marzo da cui l'elettorato votante al 53,4%
caso c. 47,6 al 14 aprile da cui l'elettorato votante al 52,4%

Se sotto il profilo formale ovviamente nulla quaestio è importante, anzi importantissimo, invece vedere l'esito per quella parte di italiani che non hanno fatto e non fanno lo sciopero del voto.
La soglia è quella che stabilisce favore o sfavore ai referendari o a Renzi-Napolitano che hanno incitato al non voto. Se avessimo assunto tali valori, partendo dal 32,5% conseguito dai referendari e dunque considerando solo l'elettorato mobile, e non quello ormai da tempo a vocazione casalinga ne i giorni del voto, otterremmo:

caso a. soglia al 27,5%, referendari 5 punti di vantaggio sulla soglia, 10 su Renzi &C

caso b. soglia al 26,7%, referendari 5,8 punti di vantaggio sulla soglia, 11,6 su Renzi &C

caso c. soglia al 26,2%, referendari 6,3 punti di vantaggio sulla soglia, 12,6 su Renzi &C

Noi siamo stati più prudenti.
Ci siamo limitati ad assumere come valore di partenza quello delle europee “Renziane”. 58,69%, dato della partecipazione al voto. Soglia quindi di 29,3 (arr. 29,3). Consegue anche in questo caso un voto favorevole per i referendari per 3,2 sulla soglia e 6 su Renzi-Napolitano

Nervosismo
Uno dei primi commenti nella trasmissione guidata da Mentana dopo la comunicazione del risultato è stata quella di qualcuno dei presenti, ma condivisa anche da altri, che aveva letto nel discorso di Renzi un certo, e non poco, nervosismo. Ebbene il ragionamento di cui sopra non l'ha fatto nessuno se non, in molti, dire, ma solo in termini generici, che l'assenza ai seggi era avvenuta indipendentemente dall'invito del Premier a disertare le urne.

Indizio preoccupante
Nessuno queste valutazioni, statistico-politiche, l'aveva fatte e non sappiamo perchè dato che non si tratta di chissà quali calcoli. Qualcun altro però i conti li ha fatti e preventivamente e poi dopo lo scrutinio inserendo i dati del voto.  Quel 31,5, apparentemente un successone (due italiani su tre a casa!) è un indizio preoccupante guardando al referendum costituzionale perchè SI o NO vincono anche solo per un voto visto che non c'è il quorum.
Aveva 100 ragioni, Renzi, per essere nervoso.

Per quanto ci riguarda:

caso a. Nei panni dello staff di Renzi metteremmo il turbo per risalire la china su un duplice versante, interno di Partito - e di sinistra - nonché in direzione degli scioperanti del voto.. Se non lo fa la sconfitta è certa.
caso b. Nei panni degli avversari prima di mettere il turbo per mantenere o addirittura ampliare il vantaggio dovrebbero mettersi tutti intorno al tavolo valutando le bizzarrie romane. E decidersi a trovare una linea politica del post referendum costituzionale.

Vedremo.
 

 

 

 

 

 

 

a.f.
Editoriali