COMUNALI SONDRIO (3): DA DIECI A DODICI LISTE, DA CINQUE A SETTE CANDIDATI-SINDACO. QUANTO AI CONTENUTI PER MOLTI IL SILENZIO è D'ORO. IL NOSTRO CONTRIBUTO PERO' C'E' (vedere in CCCVa)

Chi ha partorito idee per la città - Chi ritiene che il silenzio sia d'oro - Che sia per via dei leader "foresti"? - Passiamo alle candidature - PD: Pace romana - Per il CS il "demiurgo", o uomo della Provvidenza - Il CD non ha l'uomo della Provvidenza,

Sondrio, da dieci a dodici liste e da cinque a sette candidati-Sindaco per il 13 e 14 aprile? Sì, ma un deserto a livello politico di proposte per la città e per la sua crisi.

Vediamo chi ha sinora avanzato proposte concrete o comunque si è mosso sui problemi:

CHI HA PARTORITO IDEE PER LA CITTA'

Sondrio Liberale. Da mesi studia, propone, anche in riunioni pubbliche, e ha presentato il suo programma per queste elezioni. Tanto di cappello.

Schena. Ha presentato in una sala gremitissima il suo programma di una strategia per Sondrio, per combattere il declino di Sondrio. Tanto di cappello.

ACLI. Le ACLI nel loro Congresso hanno presentato una serie di punti di notevole spessore. Tanto di cappello

Sondrio 2020. In sede di presentazione della lista ha indicato alcuni temi. Non un programma anche perché se deve sostenere Molteni si rifarà al suo quando ci sarà. Comunque meglio di niente.

Comitato Cittadini Consumatori Valtellina. Oltre ad una serie di interventi ci sono proprio su questo numero del giornale le proposte strategiche.

Bettini. Ultimo rimasto, un po' a titolo personale, un po' come Legambiente, di un gruppo, trasversale, di persone che ritenevano essenziale il confronto delle idee, e di scenario provinciale e d' rilievo cittadino. Cultura in vacanza.

Frizziero. Autocitazioine. Antipatico autocitarsi ma vista la quantità - e in recente seduta pubblica citata anche la qualità - degli interventi sarebbe assurda l'omissione.

CHI RITIENE CHE IL SILENZIO SIA D'ORO

C'é chi sarebbe deputato a discutere e approfondire i problemi. Un tempo lo facevano in tanti. Adesso pare che abbia prevalso la logica che vuole che il silenzio sia d'oro.

Poi però bisognerà pur dire qualcosa e allora leggeremo che ci vuole una città bella, pulita con le cose al suo posto, per far felici i cittadini e tante amenità di questo genere. Intendiamoci, amenità nel senso che sul piano concreto queste declamazioni non vogliono dire niente. Le cose che contano dovrebbero essere quelle di carattere strategico, da cui far discendere tutte le altre. Quelle indicate da Schena, quelle indicate da noi, quelle indicate, ad esempio, dall'avv. Sava, ottimo assessore all'urbanistica, prime di essere indotto a lasciare il Comune (era contro allo sfacelo del Moncucco, era per il PIP con i TIR, era per altra soluzione in area Carini).

- Il PD se l'è cavata dicendo che sono stati avviati gruppi di lavoro per il programma. Metodo vecchio per un Partito nuovo. Impari, per stare nell'area, da Schena.

- CD. FI cincischia sui nomi, nulla sui contenuti. Unico aspetto di rilievo il ritorno di Bordoni in Consiglio Regionale, con, dicono, qualche speranza per Passamonti di affiancare a Roma il riconfermato Uggé in quota non territoriale ma per ruolo ed esperienza nel settore trasporti. AN qualche problema lo ha. - - LEGA. Completa il discorso la Lega che dopo le polemiche di fatto si è messa in disparte ("fate voi!"). UDC e Retici, ormai per conto loro, silenziosissimi anch'essi sui problemi.

- SINISTRE. Solidali nella congiura del silenzio pur con l'attenuante dell'attesa che sia Molteni a dire cosa vuol fare.

La politica è in crisi? Lo vediamo anche da questo.

CHE SIA PER VIA DEI LEADER "FORESTI"?

C'è da chiedersi se non incida in questa situazione il fatto che molti leader siano "foresti", non di Sondrio, e quindi non riescano a entrare nelle problematiche e quantomeno non le avvertano interamente non avendo quella sensibilità che è propria di chi deve operare nel capoluogo.

Vediamo dunque questi leader provinciali di dove sono:

FI. Passamonti. Bema.

Lega. C'è il Commissario.

UDC. Aili. Colorina.

Retici. Giumelli. Teglio (e Bianchini di Caiolo)

PD e ex DS Costanzo. Nato e incarichi a Sondrio ma lunga esperienza il Alta Valle

Ex Margherita. Marchini. Morbegno.

PSI Simonini. Ponte.

Rifondazione. Libera. Forcola.

Sondrio in crisi anche sotto questo profilo?.

PASSIAMO ALLE CANDIDATURE

Tre liste e tre candidati-Sindaco ci sono già.

Aveva cominciato la Destra presentando, - scontato - la candidatura a Sindaco dell'avv. Romualdi e - a sorpresa - come capolista Violante, cinque anni fa eletto fra i Retici e recentemente presentatore con l'ex onorevole Caccia e con l'ing. Jobizzi del Polo Civico di Centro, ora lasciato. Poi periodo di stasi caratterizzato nei principali schieramenti da polemiche di non poco conto. Nel centro-destra il diktat anti-Lega di Retici e UDC. Nel centro-sinistra l'Aventino di VIP ex Margherita sia per la scelta a coordinatore del neonato PD del segretario DS e sia per la discesa in campo di Molteni non per scelta del PD ma surrettiziamente, e nella sede DS, della riesumata Sondrio Democratica, pur di derivazione in gran parte DS.

Poi sono venute Sondrio Liberale e Sondrio 2020 con candidati Sindaco rispettivamente Andrea Massera e Nicola Giugni.

PD: PACE ROMANA

In casa PD, visto l'election day sono venuti a coincidere interessi comuni, una sorta di "pace romana". Da un lato per il Comune di Sondrio, dall'altro per il Parlamento. A questo proposito infatti Veltroni ha detto che non essendoci il tempo di fare le primarie sentirà il territorio. Il PD sondriese ha ovviamente subito levato la testa sottolineando come sono i territori nord-lombardi ad avere le maggiori necessità, prima delle quali quella di non continuare ad essere orfani in Parlamento. Aggiungiamo che c'è un credito, quello che riguarda Dioli già primo non eletto al Senato, senatore in pectore per l'impegno alle dimissioni di Danieli in quanto nominato Viceministro. Incarico rimasto in pectore per via dei franchi tiratori che a Palazzo Madama regolarmente ad ogni votazione (ven tre) si facevano vivi. E' vero che il credito era rispetto all'ex Margherita ma giustizia vuole - si dice -che gli eredi rispondano anche dei debiti. In secondo luogo - si dice ancora - gli ex DS si sono presi sia il coordinatore provinciale che il candidato-Sindaco. Evitino quindi di pensare all'en plein che si avrebbe se andassero in porto le aspirazioni alla candidatura di cui si parla - se con fondamento o meno non è dato di sapere - di Costanzo.

PER IL CS IL "DEMIURGO", O UOMO DELLA PROVVIDENZA

In questa prospettiva, oltre ovviamente a quella politica generale per Camera e Senato che richiama tutti a un impegno particolare per cercare di rimontare la situazione svantaggiata rispetto al Partito della Libertà, le riserve sulla candidatura di Molteni sono rientrate. Il PD, pur non facendo proprio una bella figura avendo non scelto ma subito la scelta, ha all'unisono detto sì al "demiurgo" - nel senso non filosofico ma letterale del termine, con riferimento alla personalità -, o in termini più semplici all'uomo della Provvidenza, tale in virtù della sua indiscussa popolarità. Non basterebbe in condizioni normali come abbiamo ripetutamente scritto e dimostrato. Ma, come abbiamo ripetutamente scritto, c'é il centro-destra che può perdere. Era un'ipotesi lontana mesi fa, poi via via si è fatta più concreta. Non è ancora definitiva ma visto che tutto deve essere pronto, anche formalmente, fra poco più di tre settimane, la vocazione a perdere rischia di stare per fare centro, e quindi Molteni può pensare persino alla Giunta. L'election day è stato un regalo. C'era infatti anche l'ipotesi di candidatura Schena, battuto la volta scorso per soli 83 voti dalla dr.ssa Bianchini. Dopo la presentazione del suo progetto ha detto di essere rimasto spiazzato dalla scelta della data perché gli si è ristretto il tempo per fare una lista, anche se il no non viene considerato definitivo nel suo entourage. Singolare comunque che nessuno nel Partito Democratico avesse pensato ANCHE alla candidatura del quasi vincitore delle elezioni scorsi e per quattro anni oppositore autorevole in Comune…

IL CD NON HA L'UOMO DELLA PROVVIDENZA, ANZI NEPPURE L'UOMO

L'uomo della Provvidenza invece il centro-destra non ce l'ha proprio, anzi non ha neppure l'uomo, tout-coirt, e men che meno la donna (qualcuno dice, vero o non vero che sia viste le voci che girano, che potrebbe averlo ma conviene così…). Commenti di stampa davano l'ex onorevole Scherini in poule, però in stand-bay nell'attesa di vedere se sull'ETR 500 diretto a Roma e riservato ai prossimi onorevoli sia previsto un posto per lui. Un forzista della prima ora sconsolatamente chiedeva se per caso in Via Bassi (la sede di Forza Italia) non si stia pensando a chiedere un rinvio delle elezioni amministrative per avere il tempo di prepararsi. Sulla candidatura Scherini aggiungeva in sostanza "quando c'era ancora la possibilità di vincere non è stato indicato, lo si vorrebbe candidare ora che alta è la probabilità di perdere? Trovino invece qualcuno che sia disposto a correre in queste condizioni e quindi a fare bene l'opposizione a Molteni per cinque anni!". In effetti, seppure l'ultima parola debba ancora venire, la sindrome del centro-destra, FI in primis, sembra proprio quella, come detto avanti, della vocazione a perdere.

Andranno insieme per ragion politica generale FI, AN, Lega, pur con qualche defezione in AN verso Storace, più sensibile a livello di militanti e meno a livello di elettori. Retici e UDC, entrambi pure con non trascurabili defezioni, sembra non abbiano altra possibilità che quella di fare una lista insieme con un candidato Sindaco, visto la duramente confermata idiosincrasia per sedersi a un tavolo nel quale sia presente anche la Lega.

GLI ALTRI, QUELLI CERTI

1) Destra. Si è detto del candidato Sindaco Romualdi.. Questa volta sarà in Consiglio Comunale perché indubbiamente Violante porterà un certo numero di voti in dote, anche se non tutti quelli delle precedenti elezioni, e perché confluiranno alcuni di AN che non hanno digerito l'altra confluenza, quella di Fini nel Partito della Libertà.

2) Sondrio Liberale. Hanno presentato la lista con il candidato Sindaco Massera. Non solo le persone, ma un'ampia tematica, sceverando i problemi della città guardando al futuro. Non male.

3) Sondrio 2020. Hanno presentato la lista con il candidato Sindaco Nicola Giugni. Qualche indicazione programmatica, sostanzialmente metodologica, ma il fine è ovviamente quello d'essere lista di sostegno dichiarato a Molteni.

GLI ALTRI, QUELLI "IN NUCE"

1) Sondrio unita. Dovrebbe essere della partita e forse con un suo candidato-Sindaco ma in caso di ballottaggio non sarebbe con Molteni. Dipende dal nome lo schierarsi per il competitore.

2) Sondrio più. Giovani al lavoro in clima oratoriano. Poche previsioni da farsi. In seconda battuta potrebbero anche appoggiare Molteni, ma questa, sentiamo dire, è solo un'ipotesi.

3) UDC - Retici. Irremovibili nel niet alla Lega, disponibili ad accordi con altri ma non con le sinistre, potrebbero cercare collaborazioni, però ad oggi difficili. E quindi potrebbe esserci una lista autonoma. Candidato Munarini?

4) Sondrio Accesa. Ha svolto una notevole attività. Nelle ultime prese di posizione non è stata felice. In ogni caso il malessere che cerca di interpretare, reale, non si risolve con provvedimenti contingenti ma operando in profondità, guardando avanti e volando alto per risolvere meglio anche i problemi terra-terra. Potrebbe appoggiare qualcuno ma il suo vero interesse sarebbe appoggiare "qualcosa", vale a dire chi guarda al domani.

5) Schena. Non ha escluso ma ha rappresentato la difficoltà di scendere in campo per via del poco tempo lasciato dalla decisione di fare anche le elezioni amministrative il 13 e 14 aprile. All'appello, nella serata pubblica, di Dioli, "vieni con noi per realizzare le cose che hai proposto", ha risposto che per dare un'adesione bisogna sapere per cosa visto che finora di cose da fare non se n'è parlato. E questo è tema che riprenderemo più avanti.

5) PRI - UDEUR. C'era un'ipotesi, anzi c'è ancora ma la proliferazione sembra non dare possibilità.

LE LISTE DI CS E CD

1) Sondrio Democratica per Molteni. Scontata.

2) PD. Deve esserci, ovviamente per Molteni.

3) Arcobaleno, ossia le varie sinistre. Per Molteni, purché si esca - dicono - dalle ambiguità. Da leggersi: i corteggiamenti dei Popolari Retici, che hanno escluso ogni possibilità di stare insieme non solo con la Lega ma anche con le sinistre, e magari anche quelli di Sondrio Accesa. Ci saranno e saranno per Molteni.

4) Socialisti. Il segretario Simonini ha dichiarato che saranno della partita con una loro lista. Naturalmente per Molteni.

5) PDL. Ci sarà, visto che la proposta di rinvio delle elezioni di cui abbiamo parlato prima non sarà accolta. Battuta a parte l'abbinamento con le elezioni politiche dà per certa una direttiva politica nazionale e regionale di collaborazione EI, AN, Lega. Il punto resta quello del candidato-Sindaco che vada bene a tutti e tre, che possa vincere e che, domani, sappia governare. Chi? Più facile prevedere i numeri del Superenalotto che il nome in testa alle liste.

RICAPITOLIAMO: 10-11-12 LISTE, 5-6-7 CANDIDATI?

Ricapitoliamo:

1) Destra. 2) Sondrio Liberale. 3) Sondrio 2020. 4) Sondrio unita. 5) Sondrio Democratica. 6) PD. 7) Arcobaleno. 8) Socialisti. 9) PDL 10) UDC-Retici

Dovremmo fermarci qui. Forse salire a 11 o 12 liste se entrassero in competizione anche Schena e Sondrio più, improbabili Sondrio Accesa e PRI - UDEUR

LE PROPOSTE DECISAMENTE INNOVARIVE DEL CCCVa

La legge obbliga a presentare con la candidatura a Sindaco il suo programma.

La situazione di Sondrio oggi obbligherebbe a presentare una strategia credibile.

Riportiamo su questo numero nella rubrica del CCCVa le proposte, decisamente innovative, presentate a nome del Comitato Cittadini Consumatori Valtellina. Come ogni proposta può essere o no condivisa, Abbiano anzi la sensazione che di strada non ne faranno molta, visti i precedenti, visto il deserto di idee. Abbiamo comunque l'impressione che qualcuno le leggerà e le approfondirà, qualcuno, intendiamo, che si sta presentando alle elezioni sulla base di contenuti e con la freschezza della gioventù, non solo anagrafica ma anche intellettuale. E siccome le buone idee alla lunga sperimentano quanto galantuomo sia il tempo, merita comunque che siano pubblicamente diffuse.

Alberto Frizziero

Alberto Frizziero
Editoriali