DOSSIER BIM, IL PRIMO CAPITOLO: "PREMESSA"

Seconda puntata. Autore Alberto Frizziero, Editore il CCCVa. Delle 60 pagine il capitolo primo che pubblichiamo dopo l'indice (di 5 pagine) ne occupa una sola con cinque paragrafi

1 PREMESSA

Ciclicamente a livello nazionale, a livello regionale, a livello - ahimé - provinciale si levano, in vasta gamma, proposte di soppressione del BIM, Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero dell'Adda. Si può fare tutto, anche bruciare il raccolto pur di fare dispetto ai passeri, ma logica e soprattutto interesse delle future generazioni vogliono che le decisioni siano consapevoli. Per esserlo occorre la conoscenza della materia.

1.1 Conoscenza

La materia riguardante i BIM, e quindi anche il BIM dell'Adda, è ad un tempo delicatissima e corposa e ogni tassello è importante per il mosaico complessivo. Chi volesse però approfondire per supportare le proprie proposte, quali siano, non ha dove rifarsi, non ha riferimenti esaustivi, non ha documentazione sufficiente. Questa carenza pesa. Accanto infatti a voci che si levano con la caratteristica dell'emotività, senza il minimo esame delle possibili conseguenze, ve ne sono altre la cui origine sta in posizioni politiche insufficientemente alimentate dalla cultura di governo in un periodo nel quale i Partiti non svolgono più la funzione di formazione di un tempo. Nell'un caso come nell'altro l'ipotesi di soppressione del nostro BIM risulta esiziale.

1.2 Quadro d'insieme

La citata carenza riguarda sia i fatti, gli eventi, i dati, le notizie, in definitiva la storia, che ciò che li ha originati, che li ha determinati in una materia ove la successione degli elementi significativi è quasi sempre correlata, e comunque il frutto di un durissimo confronto, per la verità spesso vero e proprio scontro, con i produttori elettrici, persino, colmo dei colmi, con l'Ente di Stato.

Questo ha indotto chi scrive, utilizzando la propria esperienza nel settore e della materia, a raccogliere gli elementi di giudizio da sottoporre a chi a breve dovrà esaminare il problema del futuro del BIM - la commissione istituzionale del Consiglio Comunale di Sondrio - ma anche a quanti o si sono già esposti con loro proposte o per ruolo istituzionale hanno il dovere di analisi o a quanti comunque hanno interesse per l'argomento.

1.3 Dossier o Appunti?

Il titolo del presente saggio è "Appunti per un Dossier BIM". Non ci pare in effetti che gli manchi dignità di "Dossier" per ricchezza di documentazione, per completezza, per indicazioni di futuro. Tengo però alla precisione. Per essere in toto "Dossier" avrei dovuto coordinare più in profondità, integrare con alcune ulteriori illustrazioni alcuni punti, inserire l'ampia bibliografia (anche se per la maggior parte viene dall'archivio personale di relazioni, interventi, saggi, articoli in argomento).

In secondo luogo l'impegno è stato rilevante. L'essenziale c'è per cui pongo la parola fine e rassego il lavoro a quanti d'interesse.

1.4 Perché?

Mi è stato chiesto il perché di questa iniziativa. Non è la prima anche se questa a 360°. Io sono intervenuto con il mio contributo, a vario titolo e secondo ruolo, ogni volta che in provincia si è posto il problema della soppressione del BIM. La prima volta fu nel 1975 quando nell'incontro tra DC (di cui ero segretario provinciale ma anche candidato-Sindaco) e PSI venne da questo Partito la proposta di superamento del BIM. In quella sede la mia esposizione lasciò a parte la politica e fu solo di contenuti. Ne discussero in Via Trieste, in particolare al rientro da Roma dell'on. Della Briotta, uno dei padri della legge 1102 istitutiva della Comunità Montane. Non per ragion politica ma per le ragioni di merito il PSI non insistette e quella proposta non fu più reiterata. Il tema fu ciclicamente riproposto ed ogni volta non mancai, in diverse sedi (istituzionali, culturali, giornalistiche), di sottolineare la gravità delle conseguenze per la nostra provincia, per la nostra gente, qualora si arrivasse alla soppressione del BIM, felicissimi ovviamente i produttori.

1.5 La mozione di Sondrio

Lo spunto è stato fornito dalla mozione - meritoria per l'occasione che ha fornito di approfondire - di "Sondrio Liberale" proposta in Comune di Sondrio dal suo capogruppo Andrea Massera basata sul dettato della Finanziaria dello scorso anno di cui si parla in appendice. Indipendentemente dal fatto che fosse norma abrogata, l'occasione di approfondimento in Consiglio e poi in successiva commissione, è stato lo stimolo per una rilettura del problema ab initio e sino ai giorni nostri. Queste pagine sono a disposizione, seppur con diritti riservati per evitare usi commerciali come anche accaduto in passato. Se qualcuno ha da obiettare produca e dimostri.

L'indice, prima puntata, è stato pubblicato sul n. 24 del 30.8.2008 all'indirizzo:

http://www.gazzettadisondrio.it/17437-dossier_bim__presentato_uno_studio...

Editoriali