PAPA A REGENSBURG: L'ILLUMINISMO OCCIDENTALE È UNA "PATOLOGIA" DELLA RAGIONE E IL FONDAMENTALISMO CHE SI FA TERRORISMO E COSTRIZIONE ALLA CONVERSIONE È UNA "PATOLOGIA DELLA RELIGIONE

Papa Ratzinger a Regensburg ha spiegato due semplici e inoppugnabili verità. A laici, agnostici e non credenti, ha ricordato che l'illuminismo occidentale che si fa scetticismo se non nichilismo è una "patologia" della ragione. Agli islamici integralisti ha ammonito che il fondamentalismo che si fa terrorismo e costrizione alla conversione è una "patologia della religione". Reazioni: i cosiddetti intellettuali laici non credenti (probabilmente più per mancanza di contro-argomentazioni serie che per umiltà), se ne sono stati zitti; le masse islamiche invece, hanno reagito scandendo slogan antioccidentali e bruciando manichini raffiguranti il santo Padre. Venerdì 15 settembre è morta Oriana Fallaci, l'atea cristiana (come lei stessa amava definirsi) che sino all'ultimo respiro aveva accusato l'Occidente di codardia nel sottovalutare l'incombente avanzata islamica. Eppure, l'inascoltata Cassandra, la teorica dello scontro di civiltà, l’apocalittica visionaria, per un misterioso incrocio di fatti ed eventi, ha visto per l’ennesima volta riconfermate le ragioni delle sue battaglie. Sino ad oggi, mai si erano viste folle di islamici urlanti dare alle fiamme l'effigie del capo della cristianità. Qualcuno ha insinuato che il discorso del Santo Padre è stato manipolato ad “usum delphini” da pochi imam integralisti e guerrafondai, mentre in realtà la stragrande maggioranza degli islamici ha accolto positivamente le ragionevoli parole di Ratzinger. Se ciò fosse vero: ma perché allora i supposti mussulmani moderati e dialoganti non sono apparsi (ne in questi giorni, ne nel passato) sui teleschermi nell’intento di zittire i compagni di fede dalla facile scimitarra? Con una buona dose di realistica malizia, verrebbe da rispondere che in realtà il prototipo dell’islamico moderato vive solo nella mente di qualche utopico ingenuo idealista. A onore del vero, in Italia l’unica voce islamica moderata è quella di Magdi Allam, vicedirettore del Corriere della Sera. Quasi ogni giorno nei suoi proverbiali editoriali, l’intellettuale egiziano mussulmano (paradossalmente molto vicino alle posizioni dell’anti islamica Fallaci), da un lato, condanna l’integralismo islamico, dall’altro, mette in guardia l’Occidente dall’ideologia del multiculturalismo. Purtroppo non basta un solo islamico di buona volontà per illudersi che l’Islam sia una religione di facile approccio. Come ha dichiarato e scritto più volte la Fallaci: “è vero che non tutti gli islamici sono terroristi, ma è altrettanto vero che i terroristi sono tutti islamici”. Un dato di fatto su cui meditare. Il Santo Padre e i cristiani, è facile profetizzare, nel futuro immediato non avranno vita facile. Ammesso possa servire a qualche cosa, ben venga lo strumento del dialogo interreligioso. All’Occidente se vuole evitare l’inevitabile scontro di civiltà, iniziato, volenti o nolenti, l’11 settembre 2001, non resta che pregare affidandosi nella mani del Dio, poiché confidare nelle sole capacità dell’uomo, come la storia insegna, può risultare controproducente, se non devastante e catastrofico.

Gianni Toffali

Gianni Toffali
Editoriali