Dopo Ferragosto. Il da farsi secondo i valtellinesi
Avvisare. Chi e per cosa
In piazza. Alla stazione. Al bar. In altri posti. Abbiamo raccolto opinioni-spot su diversi argomenti. Esclusi a priori quelli, e ce ne sono, con linguaggio che una volta si diceva da trivio e che oggi appare, al più, vagamente fuori posto. Esclusi quelli di colore e di calore politico. Escluso qualche altro. Ammessi quelli che alla domanda “quali avvisi e a chi volete mandare per il dopo-ferragosto” hanno risposto nel modo migliore. La palma alla proposta di bombardare i migranti. Talmente clamorosa che l'abbiamo trattata a parte (in calce l'indirizzo per chi volesse andare a vedere quali le armi da usare).
Vogliono che il giornale faccia da tramite 'per avvisare' i vari destinatari. Chi e cosa?
I cercatori di funghi. Quelli valtellinesi fanno gola sia agli indigeni che agli allogeni. I nostri sanno dove andare a cercare. Quelli che arrivano da fuori provincia meno. Nell'una e nell'altra categoria ci sono quelli che la sanno lunga. Tanto lunga che poi si trovano magari in braghe di tela e chiamano aiuto, visto che per fortuna in gran parte del territorio c'è il campo per i cellulari. Un avviso a loro di stare attenti a quello che fanno, a che scarpe mettono, a studiare la zona dove vanno, a lasciarlo detto e via dicendo. Per i neofiti meglio che vadano a chiedere ai centri micologici se quelli che hanno ravvolto sono funghi commestibili.
Gli escursionisti incoscienti. D'inverno una sequenza di guai capitati per la passione, in certe condizioni di tempo o del manto nevoso insana, per la montagna. Già succedono eventi gravi o addirittura mortali ad alpinisti provetti, figurarsi se a mettersi nei pasticci sono gli escursionisti della domenica! Un avviso a loro di stare attenti a quello che fanno, a...
Gli addetti ai lavori dell'elisoccorso. A loro la piena solidarietà per il prezioso lavoro che fanno. A chi ne ha la competenza l'invito di tanti ad applicare la legge che la Regione ha recentemente approvato facendo pagare chi si caccia nei pasticci. Se per loro l'elicottero deve fare come una specie di taxi paghino!
Trenord. A parte ovviamente puntualità e pulizia tanto chiedono che venga regolata l'aria condizionata il cui mantenimento di temperatura nei diversi vagoni è un optional. Da una parte come se non ci fosse, dall'altra roba da freezer. Immaginiamo che ci sia una regolazione quantomeno per ridurre l'eccesso di 'frezeerizzazione'
Chiedendo alla gente vengono fuori i problemi i più diversi anche di minima portata. Ecco che si chiede ai Vigili di presidiare l'incrocio fra Piazzale Bertacchi e Via Trento nei giorni di mercato. Colpevoli questa volta i pedoni che attraversano ritenendo di essere a Napoli dove come si dice, il semaforo rosso non è un obbligo ma un invito. Va bene che c'è il mercato ma il traffico già in difficoltà si riduce ancor di più. Non si chiedono multe ma pedagogia. Se poi questa non funziona anche le multe.
Caso Valmadre. Anche a Sondrio è evidentemente arrivato. Sindaci del Tiranese e dell'Alta Valle hanno scritto a Regione e AOVV invitando a trovare ima equa soluzione. Se ne parlerà a settembre. Questo scriviamo in quanto richiesti senza ovviamente entrare in argomento.
Scuola. Pare ci sia gente che ha dovuto tornare anticipatamente dalle ferie e questa volta ben contenta di farlo visto. Ci riferiamo ai precari della scuola in attesa da anni di questa chiamata. Delusione. La scuola non è ancora pronta e fra l'altro pare ci siano problemi sulla assegnazione dei posti. Si dice addirittura che un docente su 5 rinunci alla messa in ruolo per evitare di dover andare in luoghi disagiati ad insegnare. Si dice anche che non essendo stata prevista una stabilizzazione su base almeno regionale se non provinciale ne consegue che la maggior parte dei precari deve venire dal sud al nord. Sembra di ripercorrere la strada seguita per le Province ossia con lo scontro con la realtà concreta. Soluzioni a spanne come del resto succede quando si vogliono fare le cose in fretta e furia. La gattina frettolosa fa i gattini ciechi dice il proverbio. Fra il dire e il fare si conferma che in mezzo ci sta il mare.
Teatro di Sondrio. Dopo tanti anni finalmente ci siamo con l'inaugurazione il mese prossimo. Con le note de “Il Barbiere di Siviglia” Il problema è che se dal cilindro non si tira fuori una soluzione il rischio è che arrivi “Striscia la notizia” a documentare che si inaugura e il giorno dopo si chiude. Un punto interrogativo resta comunque il numero di giorni che il Teatro aprirà e quello dei costi a cominciare dal riscaldamento. Qualcuno ha stimato che se l'utilizzo non viene a costare troppo si potrebbe arrivare anche a 60 giorni o serate in un anno. Al riguardo forse sarebbe utile avere la stima non di x o y ma quella ufficiale del Comune. (Per quello che riguarda i desiderata di cittadini vari positivo l'interessamento ma forse potrebbe concretizzarsi meglio se si iscrivessero alla benemerita Associazione “Gli Amici del Teatro” - ndr)
E per questa volta la predica, anzi parlandosi di teatro la recita, è finita
“Bombardare i migranti”, l'indirizzo
http://www.gazzettadisondrio.it/angolo-delle-idee/18082015/bombardare-mi...