SICUREZZA: IL PARLAMENTO DECIDE QUELLO CHE IN ANTEPRIMA AVEVA PROPOSTO IL NOSTRO GIORNALE!

Per ora le impronte digitali ma sarebbe giusto anche il DNA

Sul n.18 del 30 giugno, in "Questo numero" pubblicavamo l'articolo dal titolo "MARONI RAZZISTA, TE LA PRENDI CON I BAMBINI ROM! MA… …MA MEMORIA CORTA DI TANTI" con sottotitolo "I bambini ROM alla Stazione di Milano - Due ragionamenti di buon senso - L'attacco di Famiglia Cristiana - Anche il mondo cattolico deve fermarsi a riflettere - Stare attenti con le equazioni giuste"

Cominciava così:

" I bambini ROM alla Stazione di Milano

Tempo fa l'intera Italia si è scandalizzata nel vedere in TV le riprese effettuate dalla Polizia davanti alla Stazione Centrale di Milano di abilissimi borseggi da parte di ragazzini ROM. Scandalo acuito dal fatto di aver saputo che uno di questi "enfants prodige" del crimine era stato fermato o 11 o 13 volte, non ricordiamo bene. Ogni volta ovviamente era stato obbligatorio riconsegnarlo ai genitori. Tutta Italia aveva tuonato allo scandalo. Ora il Ministro dell'Interno se l'è sentita di tutti i colori per aver annunciato di voler prendere le impronte dei minori ROM. Apriti cielo. Memoria corta. Si sprecano le accuse di razzismo e quant'altro. Noi vogliamo fare due ragionamenti di buon senso".

E i ragionamenti li facevamo:

"Due ragionamenti di buon senso

- Il primo: i ROM non hanno dimora fissa. Il discolo italiano ha i suoi documenti, il suo indirizzo, è in genere rintracciabile. L'errante no. Questa misura per tutti gli extracomunitari, i ROM e per i minori è giusta. Pochi mesi fa all'aeroporto di Miami, pur avendo già il nuovissimo passaporto elettronico, chi scrive ha dovuto mettere il dito sul tampone inchiostrato e lasciare le mie impronte digitali. Non io sospettato magari come pericoloso terrorista o boss mafioso, io invece come cittadino qualsiasi, anzi magari schedato come amico degli USA, seppur criticissimo sulla guerra in Irak. E come me gli altri quasi duecento passeggeri che erano saliti a Malpensa e non mi pare che siano stati esonerati i bambini.

- Il secondo. La società moderna è fragilissima e l'insidia può venire da ogni parte. Le Forze dell'Ordine e l'Intelligence debbono usare quanto di meglio la tecnologia ha prodotto, e legalmente. In Italia e in Europa. In questo quadro nessun problema non solo a rilasciare le impronte digitali ma il DNA e ad assoggettarmi a tutti i controlli TV e a quelli delle ultime diavolerie manco conosciute dai più. Parafrasando Enrico IV diremo che Parigi val bene una Messa, in altri termini la sicurezza val bene questo ed altro".

Ora il Parlamento è stato unanime nel votare l'obbligatorietà delle impronte digitali per tutti. Vediamo con piacere che la soluzione suggerita da "La Gazzetta di Sondrio", in quei giorni criticata da qualcuno, era così poco valida da, pensate!, vedere l'approvazione di tutti i deputati in un momento in cui il livello conflittuale fra i poli è davvero alto.

GdS

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