aprile, ore 19. ROMA: CHE DISASTRO! IL PD MA DI CONSEGUENZA IL PAESE. LA CARTA D'ALEMA

Aggiornamento serale. Niente D'Alema

Cascano le braccia. Un partito, il PD, assolutamente irriconoscibile, diventato una sorta di arcipelago di gruppi e gruppetti. Non possono compiacersene gli avversari perché una tale crisi si riflette su tutto, Istituzioni in primis.

I quasi duecento voti in meno a Marini sono stati altro che schiaffi all'ex Presidente del Senato che avrà, per qualcuno, il torto di non avere progenitori di sinistra, ma fino a prova contraria fa ancora (per quanto?) parte di quel Partito. Ancora più grave la sberla a Prodi. Inferiore rispetto a Marini la dissidenza ma dopo un assemblea di approvazione all'unanimità. Gravissimo.

Bersani ridotto, e non se lo meritava, a due di picche quando briscola é fiori.

Resta D'Alema.

Si può essere distanti da lui politicamente, come lo é chi scrive, ma se si conserva onestà intellettuale si deve ricordare che ha svolto bene il ruolo, difficile nei momenti della guerra in Jugoslavia, di Presidente del Consiglio e che era, d'accordo anche Berlusconi, il candidato a fare il Ministro degli Esteri europeo. Non lo diventò per i mal di pancia all'interno della sinistra europea con risultato di avere una baronessa Ministro la cui competenza e capacità di essere all'altezza del compito é inversamente proporzionale alla sua notevole stazza, una macchietta da "chi l'ha visto".

Il Paese ha bisogno di guida autorevole, non c'é più tempo di ulteriori giri di valzer.

Meglio un avversario alla guida rispetto al nulla che avanza (ricordiamo il film 'La storia infinita').

Frizziero

Aggiornamento serale

Parola torna indietro. Sono riusciti a convincere Napolitano. Per fortuna. E quindi: "ubi maior..." con quel che segue

Editoriali