IL PASTICCIACCIO DEL REDDITOMETRO. LA LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE CI VUOLE MA NON LA SI FA IN QUESTO MODO ANDANDO A VEDERE 100 VOCI DI SPESA DEI CITTADINI, PENTOLE E DETERSIVI COMPRESI

Ma l'hanno letto?

Ci siamo, amaramente, divertiti a seguire in TV trasmissioni sul cosiddetto redditometro, nuova versione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio. Diciamo questo perché in genere si capiva benissimo che chi parlava lo faceva per sentuito dire Avessero letto il provvedimento, in particolare la tabella che occupa le pagine dal 113 al 124 della Gazzetta (non la nostra ma quella Ufficiale) e l'allegato a pagina 125 avrebbero avuto ben altri argomenti su cui discettare. Magari cominciando a chiederci quale strano motivo avesse il Ministro dell'Econimia Grilli di firmare il provvedimento la vigilia di Natale che nel 2012 cadeva di lunedì. Una provvidenziale circostanza visto che, tranne Forze dell'Ordine e ferrovieri, bottegai e impiantisti, ristoratori e benzinai più qualche altro obbligato, tutta Italia era accasata nel ponte da sabato 22.12 a giovedì 27. E invece proprio il 24, lunedì di vigilia, al Ministero, udite udite, si lavorava???? .

Tant'é, appena insediato il nuovo Governo il primo atto dovrà essere la consegna di qualche significativa onorificenza ai dirigenti ministeriali, ai funzionari, agli impiegati, alle donne delle pulizie che per il salvataggio dell'Italia hanno sacrificato il ponte e lo shopping regalizio, le donne anche (a Roma!) la preparazione del cenone pur di consentire il varo di siffatto decreto. Se Parigi val bene una Messa (Parigi, Enrico IV, 25 luglio 1593, esattamente 350 anni prima di un altro rovesciamento di situzioni), il Redditometro val bene il sacrificio d'una vigilia pontiera (Roma, Ministero, 24 dicembre 2012, giorno delle palle (solo sull'albero?).

Le polemiche

In genere ci si é accorti a scoppio ritardato dell'arma letale, non fiscalmente ma burocraticamente parlando. Siamo fra quelli, non molti, che sono intervenuti subito in argomento - in calce l'indirizzo del nostro articolo titolato "IMPOSTE E TASSE: ADESSO IL REDDITOMETRO BASATO SU 100 VOCI DI SPESA (COMPRESI FIORI, CANI, GATTI, PENTOLE ECC), Una cosa eustorgicamente allucinante" - con una premessa molto chiara sulla indispensabilità di una rigorosa lotta all'evasione e all'elusione, ma realistica. Lotta all'evasione fiscale dunque benemerita, ma, scrivevamo, "est modus in rebus: sunt certi denique fines, quos ultra citaque nequit consistere rectum". Occorre una misura nelle cose, vi sono confini oltre i quali si va oltre il giusto". Con questa precisazione la qualifica di "arma letale". Un principio giusto vanificato dall'ipertecnicismo assurdo e oltre a tutto controproducente.

Riprendiamo dal precedente citato articolo una parte significativa:

"Noi tutti schiavi? Altro che Orwell 1984!

Secondo il libro che George Orwell scrisse, invertendo le ultime cifre, nel 1984 vi sarà il Partito unico, con un Capo che mai nessuno ha visto (il Grand Fratello) che esercita un controllo sistematico sulla vita di tutti i cittadini, di fatto schiavi.. Poteva sembrare fantascienza, meglio fantapolitica, ma nessuno avrebbe potuto pensare, o ancor oggi potrebbe, a un tentativo di realizzare un simile controllo sui cittadini nel 2012.

- Schedati

Intanto veniamo schedati. Geograficamente in 5 zone. Non le tradizionali Nord, Centro, Sud. No. Isole a parte e poi Nord diviso in NE e NW. Da ridere sulle zone di confine. Poi una serie di distinzioni per composizione del nucleo familiare, e poi per età e poi con figli, quanti. 11x5 e quindi 55 classi.

- La spesa di tutti i giorni!

Poi come viviamo. I consumi, cosa spendiamo per alimentari, abbigliamento e quant'altro. Quanto per la casa, e se a mutuo, in affitto, gratis da familiari, leasing e così via. Naturalmente cosa spendiamo per l'amministratore, per manutenzioni, riscaldamento, energia, gas, pulizie. Entriamo a questo punto in casa nostra e vediamo cosa si spende per elettrodomestici, gas, luce, detersivi, pentole, telefoni, libri scolastici e non, giornali, riviste, fiori, biro, pay TV, lotto ecc., cani, gatti (e se uno ha un elefante in giardino? ndr), Un capitolo per l'auto per la quale c'é come parametro di riferimento il kW distinto per 11 casi dal single giovane ad altro (che in questo 'altro? Si prevedano le omo e lesbocoppie? - ndr).

- Capitolo a parte per le spese finalizzate al benessere, compresi barbiere e parrucchiere, alle cose preziose, ai viaggi, ai pasti fuori casa.

- Capitolo a sé per gli investimenti.

- In questa follia generalizzata non ci sono voci per le offerte in chiesa, beneficenza, Telethon e C ma neanche per rilassamenti al night o bevande condimento di chiacchere nei salotti."

Se avessero letto...

Se avessero letto il provvedimento prima di darvi corso, quelli che ne avevano competenza e possibilità e se l'avessero letto quelli che ne parlano, 'pro' o 'contra' (come usava la Serenissima che chiamava 'non sinceri' gli astenuti) la prima cosa che avrebbero dovuto fare, tutti, gli uni e gli altri sarebbe stato il pollice verso, ovvero revocare il decreto. Non per affossarlo ma per eliminare le parti da definirsi indecenti come le pentole, i detersivi, i fiori, l'olio per l'auto, i giocattoli e quant'altro. In tre giorni le persone di buon senso, non importa di qual colore politico lo trasformerebbero da perfidia Orwelliana in strumento operativo di giustizia fiscale.

- Un solo esempio. Si parla di consistenza media dell'unità abitativa, dati ISTAT, 75 mq.

Che senso ha la media? Quella di Trilussa: Me spiego: da li conti che se fanno / secondo le statistiche d'adesso / risurta che te tocca un pollo all'anno: / e, se nun entra ne le spese tue, / t'entra ne la statistica lo stesso / perché c'è un antro che ne magna due. O quella del nano che muore felice perché con la sua scomparsa l'altezza media della popolazione mondiale aumenta. O infine con l'incredibile annegamento in un fiume che ha un'altezza media di mezzo metro. Le superfici sono le più diverse così come le caratteristiche, l'età e così come la localizzazione.

Persino Monti, in una trasmissione TV, ha preso le distanze pur non premendo l'acceleratore perché, in fin dei conti viene dal suo Governo.

- Un altro punto. Dal Decreto: "Con il presente decreto e' individuato il contenuto induttivo degli elementi indicativi di capacita' contributiva sulla base del quale, ai sensi del quinto comma dell'art. 38, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, puo' essere fondata la determinazione sintetica del reddito complessivo delle persone fisiche. E poi: 2. Ai fini del presente decreto, per elemento indicativo di

capacita' contributiva si intende la spesa sostenuta dal contribuente per l'acquisizione di servizi e di beni e per il relativo mantenimento". Pentole, detersivi e altre amenità compresi? Sempre in base alle medie???

Ping pong

Non é parso vero agli oppositori del Governo Monti di metterlo sulla graticola al che la risposta é stata l'addeito al precedente Governo Berlusconi e in particolare al Ministro Tremonti. La 7 lo ha invitato alla trasmissione.dibattito del mattino, presenti l'on. Zanda del PD il futuro on. Sechi, sino alla candidatura direttore de 'Il Tempo'. Sechi pur riconoscendo che Tremonti non aveva firmato nessun decreto ha ricordato come nell'ottobre del 2011 Equitalia avesse presentato il nuovo redditometro in una conferenza stampa per cui lecito pensare che il Ministro ne sapesse. Tremonti ha ricordato che in quel periodo il Ministro aveva ben altro da pensare vista la situazione che poi qualche giorno dopo ha portato alle dimissioni di Berlusconi.

Ha anche aggiunto che il Governo Monti ha tenuto un anno in frigorifero il decreto uscendo solo adesso ma non c'era una scadenza e non c'era un'urgenza perchè il termine per fare il decreto era illimitato e perchè, pur antiquato, il vecchio redditometro dava grossi risultati. Il redditometro "così come l'ha scritto Monti, con 100 voci, un impatto di massa e totalmente intrusivo, dipende quindi - conclude Tremonti - solo da lui".

Mistero

Resta il mistero di questa improvvisa uscita, addirittura la vigilia di Natale, quasi che fosse arrivata l'indicazione a procedere. Per un'altra ingerenza dell'Europa? Per una ragion politica da campagna elettorale? Per uno 'svincolamento' burocratico? Per l'iniziativa di un sottosegretario? Difficile pensare ad una firma consapevole da parte del Ministro Grilli. Resta il fatto che si tratta di una vera e propria schifezza, addirittura controproducente perché alimenterà il contenzioso, sarà una bastonata per i piccoli (in qualche caso ci sarà anche da dire 'ben gli sta!) e i grossi schiereranno i loro legali, al minimo guadagnando anni.

Una sola conclusione

Ciorsa ai ripari. Tutti a cercare di minimizzare, a partire dal Presisdente del Consiglio che é apparso sorpreso (ma in tal caso cerchi le responsabilità). Passata però la festa, dice il proverbio, gabbato lo santo. Per cui unica conclusione: cambiare usando quello che é mancato: il buon senso.

f.

f.
Editoriali