Gli effetti nocivi sulla salute della cannabis, marijuana

Gli effetti nocivi  sulla salute della cannabis, marijuana, nome chimico delta-8 tetraidrocannabinolo, sono noti  da molti anni..
Sono dose e tempo dipendenti.
Il suo consumo sembra in aumento in particolare negli adolescenti, anche se il fenomeno èdifficile da monitorare.
Viene impropriamente classificata come droga leggera considerando i rischi per coloro che ne fanno uso.
Nella mia pratica clinica ho osservata alcune persone colpite da patologia cardiaca che facevano uso abituale di cannabis.
Un recente studio australiano, che ha passato in rassegna  i dati della letteratura scientifica  sull'argomento pubblicati tra il 1993 ed il 2013 , delinea il quadro completo dei rischi per la salute.
Tanto piùè precoce l'impiego di questa sostanza tanto più sono severi gli effetti.
I giovani sono coloro che ne sono più esposti. Sembra che nelle nuove generazioni eguagli l'uso del tabacco.
In molti studi scientifici si segnala la correlazione tra il consumo di cannabis e l'insorgenza di patologie psichiatriche come la schizofrenia e le psicosi ed il rischio è raddoppiato in chi comincia l'assunzione nell'adolescenza.. Sempre nei giovani può essere associato ad un deficit cognitivo.
Un recente studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista Lancet ha stimato un aumento del 41 % delle malattie psicotiche.
La riduzione delle capacita' mentali è alla base dell'aumento del rischio di incidenti stradali. Si stima che dal 4 al 12% degli incidenti sia da attribuire all'assunzione di cannabis.
In particolare nei giovani vi è una correlazione con il fumo di tabacco e con l'abuso di sostanze alcooliche che amplificano gli effetti della marijuana.
Un altro nesso studiato esaurientemente su migliaia di persone riguarda  il consumo di cannabis e le  malattie cardiovascolari.
Ricordo che  dopo poche ore l'impiego può provocare  un notevole incremento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa che aumentano il lavoro del cuore e della gettata cardiaca e quindi del consumo di ossigeno con alterazioni del microcircolo coronarico. In particolare, soggetti con altri fattori di rischio cardiovascolare quali  fumo di tabacco, ipertensione arteriosa, obesita' e diabete, possono  essere colpiti da  malattie cardiache  ischemiche acute come l'infarto miocardico.  Inoltre si è dimostrato un incremento della aritmie cardiache maggiore sia ventricolari che sopraventricolari come la fibrillazione atriale.
Ad ammalarsi è anche l'apparato respiratorio  con un maggiore rischio di sviluppare una bronchite cronica
Infine il consumo di marijuana è fortemente sconsigliato in gravidanza in quanto è associato alla nascita di neonati sottopeso.
Come si evince da questi dati l'assunzione di cannabis è fortemente sconsigliata in particolare nei giovani dove gli effetti nocivi sono più eclatanti e irrreversibili.

 

gianfranco cucchi, cardiologo
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