Valtellina, via anche la Prefettura. Si finirà sotto uno schiacciasassi?

Prefettura 'delenda' solo una punta di iceberg

Non abbiamo doti profetiche né abbiamo dimestichezza con la sfera di cristallo. Ci limitiamo modestamente a cercare di leggere gli avvenimenti non solo per quel che appare ma avendo a riferimento, per quel che però si riesce a imparare approfondendo, l'iceberg. Singolare? No. L'iceberg fa vedere una sola sua parte, quella emersa. Immersa ce n'è una che a scuola dicevano essere sette volte tanto. Sette volte sono tante ma una non basta.
Applichiamo questo concetto alla situazione politica. La parte emersa di Renzi ha un nome: 'Riforme', usato come magia. Non siamo in matematica. Due più due in questo campo non fa quattro perchè si può essere riformisti ma c'è chi il nuovo lo vuol costruire in un modo e chi in un altro. Ecco quindi il discorso parcellizzato. Chi entra in un argomento chi in un altro e così via.
Usiamo il metodo iceberg. Se lo guardo dalla punta massima emersa a quella sotto immersa ha uno schema, ho il contesto, ho il quadro complessivo, quello che abbiamo chiamato la “dittatura morbida” di Renzi. Richiamiamo all'attenzione del lettore quel che si è scritto prima. Di profeti del giorno dopo ce ne sono tanti. Il metodo iceberg fornisce la chiave, la lettura dei fatti che accadranno, carburante la logica. E poi la verifica se quel che si è cercato di anticipare effettivamente si è verificato.  Verifichi quindi il lettore se quanto abbiamo scritto il 3 maggio del 2014 dandogli titolo “E adesso via la Prefettura? E quel che andrebbe via dopo” fosse fondato o meno. L'indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/editoriali/03052014/adesso-via-prefettur...

Un passo: “Disegno - Al sorgere del dibattito sulla soppressione delle Province ci permettemmo di far presente che questo obiettivo non era la conclusione ma l'inizio di un disegno complessivo che alle finalità encomiabili associava ed associa decisioni da dilettanti allo sbaraglio”.

Un altro: "Dopo le Province le Prefetture - L'appetito vien mangiando."

Un altro ancora: “Un disegno gerachico - Andiamo oltre i singoli provvedimenti e vediamo il disegno che appare assolutamente gerarchico. Rafforzamento romano con la compressione del Senato e, scontato, l'attribuzione di poteri alla Presidenza del Consiglio. Regioni ricondotte in ruolo subordinato con la eliminazione delle materie concorrenti, di quelle cioè che bisogna essere d'accordo loro e centro per legiferare. Forti le aree metropolitane fortemente condizionate dai capoluoghi. Tutto il resto marginalità. Che poi sia funzionale ad un colore politico, beh qui non siamo fra dilettanti ma a chi i conti li sa fare...”.

La conclusione di allora: “Ma se...? Un disastro per la Valle - Ma se finissimo sotto il boia? Lo sviluppo è lì da vedere anche se ci vorrà qualche anno. Punto interrogativo per la Provincia secondo il Del Rio. Via la Camera di Commercio. Via con la Prefettura la Questura, i Comandi provinciali di Carabinieri, VVFF, Guardia di Finanza, l'ex Provveditorato, Ragioneria dello Stato, Ufficio del Registro, sedi provinciali di attività private. Si salverebbero data la loro floridezza, le tre società Secam, STPS, AEV ma a chi andrebbero le partecipazioni della Provincia, magari a Milano?"

Suggeriamo al lettore di fare altra verifica andando a vedere il quadro che prospettavamo l'otto luglio sempre dello scorso anno con un articolo dall'eloquente titolo “Cimitero istituzionale: Province, Camere di Commercio, Prefetture e Questure ecc.
Il suo indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/politica/08072014/cimitero-istituzionale...

La grandguignolesca proposta dell'accorpamento della Prefettura di Sondrio con, meglio 'in', quella di Bergamo si completa, nella nuova visione della Prefettura, quasi “agenzia” periferica dello Stato, con il punto interrogativo sulle “Province confinanti” che hanno status particolare ma solo fino al giorno in cui costituzionalmente la Provincia esiste. 

Forze politiche, economiche, sociali della provincia ci pensino su. Con la tiepidezza o in attesa non si sa bene di cosa non si va lontano. Molti valtellinesi guardano a Milano dove. però e per fortuna, le cose marciano. I guai, Prefettura docet, vengono come uno schitasc, ma di grosso calibro, da Roma. Il rischio di finire sotto uno schiacciasassi c'è.

a.f.
Editoriali