Non si uccidono così neanche i cavalli!

Ucciso ferocemente a calci dal lottatore ceceno. Lo si chiuda senza nessuna possibilità di vedere qualcuno, neppure la madre

Non si uccidono così neanche i cavalli!
Di: Maria de falco Marotta
Il titolo dovrebbe essere diverso, ma quel cordone di giovani e meno giovani che stanno lì inebetiti a guardare il pestaggio bestiale che sta subendo uno di loro che poco prima rideva e scherzava festeggiando le famose ferie di agosto, senza muovere un dito, come se fossero stati in arena a vedere morire il condannato, mi ha richiamato i giovani di quel bellissimo film “Non si uccidono così anche i cavalli” muti e silenziosi davanti a delle coppie di ballerini che devono girare fino alla morte. In quella pazzesca discoteca spagnola, dove tutto era consentito, persino vedere come si uccidono le persone, nasce dal profondo del cuore un grido di dolore nel vedere come siamo caduti in basso. Non riesco a darmi pace, non voglio pensare che oggi si è diventati peggio che al tempo di Nerone e company. E il progresso, la civiltà, la solidarietà, dove sono finiti?
Pare che gli oltraggiosi delinquenti siano già fuori. Ma si può? Non solo la famiglia, ma tutto il popolo italiano deve protestare e avere giustizia, rinchiudendo in celle oscure questi carnefici. Credo che tutti vogliamo giustizia per ripulire da tanta lordura il nostro avvenire.
Il fatto
Niccolò Ciatti, il 22enne di Scandicci (Firenze) morto per le gravi ferite riportate dopo essere stato aggredito nella notte tra venerdì e sabato in una discoteca di Lloret de Mar, in Costa Brava. La scena è stata ripresa dalle videocamere di sorveglianza del locale. Immagini crude, che anche il padre Luigi, accorso in auto dall’Italia non appena avuta la notizia, non ha potuto fare a meno di vedere: “Non sono essere umani ma bestie che hanno ammazzato mio figlio come un sacco di patate – dice – non posso dire neanche come un cane perché neanche un cane si merita una fine così”. La chiamata alla polizia, l’arrivo dell’ambulanza e la corsa in ospedale. Ma per Niccolò non c’era più nulla da fare, l’emorragia interna causata dai colpi non gli ha lasciato scampo. Per l’episodio la polizia spagnola ha fermato tre giovani di 20, 24 e 26 anni, rintracciati sul lungomare di Lloret. Secondo i media spagnoli, che citano fonti investigative, si tratterebbe di tre giovani ceceni, tutti residenti in Francia come richiedenti asilo politico. La polizia, che sta lavorando per fare luce sul loro passato, non avrebbe dubbi, riferiscono sempre i media, sul fatto che si tratti di persone con una formazione paramilitare. Hanno pestato a morte Niccolò senza che nessuno avesse il coraggio o la forza di intervenire: “La cosa triste – denuncia il padre di Niccolò – è che tutti sono stati a guardare impotenti, sarebbe bastato che forse qualcuno intervenendo poteva risparmiargli quelle pedate sulla testa, quelle botte al cuore che me l’hanno ammazzato”. In base alla ricostruzione delle autorità spagnole, prima ci sarebbe stata una discussione che si sarebbe trasformata in un’aggressione in tre contro uno. “Un ragazzo d’oro, gran lavoratore”: questo era Niccolò secondo i commercianti del mercato fiorentino di San Lorenzo, dove il giovane gestiva un banco di ortofrutta insieme alla zia. Stamani sul banco delle orchidee bianche e delle foto di Niccolò, accanto alla scritta ‘chiuso per grave lutto’. In molti al mercato lo piangono, anche clienti abituali che avevano imparato ad amare quel ragazzo “sempre sorridente con tutti”, con la passione per le discoteche e per la box. Un “gigante buono” come lo ha definito su Instagram la fidanzata Ilaria Inverso, nel suo grido di dolore. “La nostra storia non è finita” scrive sempre Ilaria, che a settembre, ha raccontato, sarebbe andata a vivere con lui. “Il Comune di Scandicci – ha spiegato il sindaco Sandro Fallani – è pronto a fare tutti gli atti per agevolare le necessità di rito”. “Il Governo – aggiunge – sta gestendo la cosa con l’ambasciata sia per il rimpatrio che per chiedere che le indagini facciano chiarezza”. Oggi a mezzogiorno il Comune di Lloret de Mar ha ricordato Niccolò con un minuto di silenzio. Il sindaco della cittadina turistica, Jaume Dulsat, ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile nel processo contro i tre arrestati (cfr: ANSA | 15-08-2017).

Maria de falco Marotta
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