CORTE COSTITUZIONALE, CSM, PROCURA DI MILANO, UN RING UNICO 11 1 10 33

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Riprendiamo quanto il giornale aveva scritto pochi giorni fa:

"Berlusconi. Che lui abbia ripetutamente sbagliato mettendo sotto accusa 'la Magistratura' non c'è dubbio. Che ci sia stato accanimento giudiziario lo ha dichiarato chi non era affatto in buoni rapporti col Premier quando l'ha detto, e cioè Casini. Che Berlusconi e suo staff non abbiano capito che a fronte di qualche magistrato chiaramente politicizzato molte volte probabilmente c'era chi faceva pervenire ai magistrati dossier, soffiate, libelli e quant'altro è assai strano. Era inevitabile il procedere dato che l'azione penale è obbligatoria. Salvo che per il segreto di ufficio, quello è il reato che se riguarda le 'fughe', e chi ci crede che fossero tali?!?, di notizie ad esempio dal Palazzo di Giustizia di Milano, recordman al tempo di Mani Pulite quando verbali e altro in uscita sembravano un fiume in piena, chissà per quale misteriosa idiosincrasia non viene aperta.

Napoli (il riferiemto è all'improvvido avviso di garanzia del 1994 presenti i Grandi della terra - ndr) è un'onta perché l'avviso poteva anche arrivare l'indomani, a Vip del mondo partiti. Invece è arrivato proprio quella mattina in simbiosi quasi con la pubblicazione sul Corriere della Sera, tramite chi il direttore de 'Il Giornale' Sallusti ha indicato. Poi il resto che ha fatto avere a tutti l'impressione che al di là persino del merito si tratti di un BRACCIO DI FERRO FRA CASTE.

La Corte Costituzionale sta per decidere. IL NOSTRO PRONOSTICO È SUL "TAJA E MEDEGA": SI con tagli parziali, ovvero NO con ammissibilità parziali. Staremo a vedere".

Il Taja e medega, minuscolo, si è avverato. La Consulta ha salvato l'impianto ma data la chiave al giudice (versione dei pro Premier), ha dato una chanche al Premier ma ha demolito l'impianto (versione dei contro).

In linea di diritto i giudici erano su un filo di rasoio. Dipendeva dalle interpretazioni, perfettamente contrarie le une dalle altre dimostrando che il diritto non ha niente a che vedere con la matematica dove, per ora almeno, due più due fa ancora quattro e 104 per 96 che lo si faccia a mente come facciamo noi o con la calcolatrice tutti quelli che non sanno applicare i prodotti notevoli (100 al quadrato ovvero diecimila meno quattro al quadrato ovvero 16) fa sempre 9984. Di qui la previsione e la decisione scontata. Interpretando alla bianco o nero, infatti, ne veniva una sberla in faccia o al Governo o alla Magistratura. A questo punto il Premier andrà alle udienze, restando in sella perché tanto non c'è il tempo per chiudere definitivamente i processi..

CSM

Punto a favore anche dal CSM sulla questione Ruby. Dopo la Questura di Milano, il Ministro dell'Interno, il Procuratore di Milano Butti Liberati è stata la volta dell'apposita Commissione del CSM di chiudere la vicenda dando torto alla PM Fiorillo la quale, sia consentito, per nulla modesta e pensando di essere la depositaria della libertà ha invitato ad andare avanti, quindi neppure rispettosa del CSM. A Milano è possibile anche questo

RING

Sembrava finita. No. Con un eccezionale tempismo che non può non lasciare, diciamo eufemisticamente, sconcertati, ecco aprirsi un altro fronte, addirittura il prossenetismo del Premier e di suoi fidi. Tre considerazioni.

La prima riguarda l'attività notturna di Berlusconi. Il problema delle sue lenzuola dovrebbe essere problema suo privato. Non sembra, per fare altro esempio, che le inclinazioni sessuali di qualche notissimo esponente della opposizione, investito di pubbliche responsabilità, sia oggetto di valutazioni. Anche le sue lenzuola è un suo fatto privato. Al più qualcuno può commentare dicendo che cosa perde a non cogliere la bellezza del fiore femminile.

Le scorribande sulle sue lenzuola sono diventate, anzi ridiventate, argomento di indagini giudiziarie! Rissa.

RISSA

Premettiamo che non si riesce a capire come il Premier e il suo staff non si rendano conto che, al di là di un uso strumentale persino del gossip, chi ha responsabilità di guida, ad ogni livello, ha il dovere di comportamenti adeguati. Lo abbiamo scritto quando ci fu la pessima barzelletta-bestemmia di . Va detto anche ora. Se dopo ore di stress a Palazzo Chigi il suo inquilino si dedica allo sport preferito dall'uomo (l'omonimo famoso film però smentisce il pensiero di quasi tutti stabilendo che si tratta della pesca) con la vigoria di un ventenne, sono affari suoi. C'è modo e modo. Clinton ha rischiato la Casa Bianca e si è salvato per via di quella ipocrisia tutta presbiteriana molto yankee. In Italia si vorrebbe un comportamento meno 'gloliardico' - eufemismo anche questo -. E lo vorrebbero anche i suoi elettori, fra l'altro stupefatti del suo clan al quale competerebbe di consigliare maggiore prudenza e atteggiamenti da leader di un Paese. Quanto alla Magistratura non entriamo nel merito. Quanto di vero e quanto di non vero lo si vedrà. Osserviamo però che la tempistica, in sequenza che lascia tutti sconcertati (altro eufemismo) sia che siano pro e che siano contro. Sembra che tutto cospiri a - scusate il termine ma è coerente con il gossip! - sputtanare l'Italia nel mondo.

Nei commenti qualcuno ha parlato di fase finale dello scontro. Qualcun altro ha però ipotizzato che c'entri anche una rissa interna alla Magistratura. Una cosa resta probabile. Che l'ennesimo siluro lanciato contro Berlusconi rischia di essere un boomerang perfino nell'ipotesi che i PM avessero ragione perché 'l'accanimento giudiziario' di cui ha parlato Casini è una delle principali ragioni del successo elettorale. Il troppo, insomma, stroppia. E le coincidenze aiutano.

Dicono taluni basta con il Berlusconismo. Questa linea richiama quella omologa: basta anche con l'antiberlusconismo. Insieme a questo anche il basta con lo spazio della politicizzazione all'interno della Magistratura, elemento indubbiamente deteriore da cui però fortunatamente la stragrande maggioranza dei magistrati è immune

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