Lecco-Tirano binario unico.

La tragedia di Andria ha riaperto qualche discussione, del tutto fuori luogo, con il dito puntato alle linee con binario unico come sono la Colico-Tirano e la Colico Chiavenna.

Le ragioni del doppio binario
Subito, in apertura, la dovuta osservazione che la scelta fra binario unico e doppio dipende sostanzialmente dalla capacità di trasporto. Se il numero di treni (sarebbe più giusto parlare di “tracce” che un tempo facevamo sulla carta millimetrata con in ascisse il tempo, in ordinate le distanze) riesce a smaltire la domanda di merci e viaggiatori il secondo binario non serve. Se la domanda è forte occorre il secondo binario che qualche, pur rara, volta non basta. Prima dell'Alta Velocità sulla Milano-Roma per rispondere alla domanda si ricorreva alla “banalizzazione”. Di notte si facevano viaggiare nella stessa direzione i treni merci su entrambi i binari.
Ferrovie in Italia
In Italia abbiamo uno sviluppo della rete delle ferrovie italiane che ammonta, al 31 dicembre 2013, a 16.751 km di tratte di proprietà statale gestite dalla società Rete Ferroviaria Italiana. A queste vanno sommate un 3.000 km di proprietà regionale gestite da altre società di capitali pubblici e privati.

Le linee
Come caratteristiche abbiamo 19 tratte di Alta Velocità comprese quelle in costruzione e la Venezia-Trieste ancora nella fase di progettazione. Abbiamo poi 33 linee definite “fondamentali”, 132 “complementari” fra cui "Ferrovia della Valtellina” – come un tempo quando con la trifase fece la storia mondiale della elettrificazione -  Lecco-Sondrio e così qualificata, la “diramazione” Colico-Chiavenna.
61 le linee di altri gestori, 9 le metropolitane, 4 raccordi (due industriali e due ferroviari)

Binario unico
Per quanto riguarda le linee a binario unico sarebbero 9.161 km a fronte di 7.563 chilometri a doppio binario. Usiamo il condizionale perchè le fonti sono molteplici e talvolta con criteri diversi.  RFI ci dice infatti che sarebbero rispettivamente 9223 (55,6%) e 7.396. Non abbiamo proseguito la ricerca perchè quello che conta, ai nostri fini, è il dato generale. Infatti che sia il 51% secondo fonti giornalistiche o il 54,7% corrispondente ai 9.161 km o il 55,6% per i 9.223, se ne deduce comunque che la maggioranza delle linee italiane è a binario unico ma non solo le nostre. Così è in Germania, in Francia ecc.ecc. Un solo accenno alla Lecco-Monza-Milano. Il raddoppio completato con i fondi della Legge Valtellina aveva ed ha un senso perchè si aggiunge il traffico metropolitano e anche quello che qui da noi non c'è più, salvo i treni dell'acqua Levissima, e cioè il traffico merci con il grande scalo del Bione.

Le nostre quattro
Dentro questo dato, di quasi 10.000, ci siamo anche noi, in questo modo:
-   Lecco-Colico km 38.979
-   Colico Sondrio 40.498
-   Sondrio-Tirano 25.957
-   Diramazione Colico-Chiavenna 26.319

Un aspetto interessante
Fra Lecco e Colico ci sono  89 curve, 18 viadotti e 19 gallerie. Sommando, come abbiamo fatto, di queste soltanto le maggiori lo sviluppo complessivo è di 8.947 km (1-395 quella sotto il colmo di Dazio).
La SS36, inaugurata il giorno d'inizio della primavera del 1987, tra Abbadia e Piona misura 29,300 km. Solo 10 i km esatti all'aperto. Tenuto conto che le pendenze ferroviarie debbono essere limitate rispetto a quelle stradali e che all'aperto praticamente sarebbe possibile andare solo da Piona sino a Colico (teoricamente,visto lo sviluppo edilizio) si vede come ben oltre 30 km dovrebbero essere dentro la montagna. Nel mondo fra i 30 e i 50 km ce ne sono solo 5 e 8 tra i 20 e i 30 km!. Per avere un'idea le più lunghe in Italia sono Sempione (19823) e Direttissima BO-FI (18507) prime due nel mondo fino al 1975 quando i giapponesi ci superarono per pochi metri.
Consegue che la Lecco-Colico verrebbe ad essere (!) la quarta galleria ferroviaria del mondo dopo Galleria di base del San Gottardo 57.091, Seikan 53.850 e Tunnel della Manica 50.450

1.   Prima conclusione: tecnicamente una incredibile, totale, assurdità anche solo il parlarne

2.   Seconda conclusione: i costi astronomici. Rapporto costi/benefici enorme

3. Terza conclusione, legata alle “tracce”. Sulle nostre linee ne abbiamo a disposizione diverse oltre a quelle effettivamente utilizzate. In altri termini se servisse aumentare i convogli la cosa può essere fatta oggi pomeriggio facendo partire da Milano il treno all'ora che non c'è nell'orario che consultiamo noi ma è già prevista in quello delle Ferrovie con tutti gli incroci necessari.

Finale
Ci siamo dilungati perchè questa del binario unico è una sorta di favola che periodicamente si leva a fronte di qualche contrattempo. Ce ne sono ed anche inevitabili. Conta però il constatare che mentre in Puglia avveniva uno spaventoso incidente ferroviario per via di sistemi di controllo osbsoleto sulla nostra linea il maltempo che imperversava ha evidenziato l'esistenza di un sistema di controllo che ha comunque garantito il traffico sia pure con inevitabili ritardi e che garantisce la nostra linea almeno da un quarto di secolo
a.f.

 
 
 
 
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