Unità per la Provincia

L'unità tra le persone responsabili in questo momento di crisi, è indispensabile per costruire un nuovo futuro di speranza per le nostre comunità

La provincia di Sondrio soffre di un male che l'attanaglia da alcuni anni: la divisione, la frammentazione, il particolarismo.
L'unita' non è mai stato il nostro attributo principale.
Siamo un territorio interamente montano, l'unico con Belluno a non godere di autonomia di autogoverno, ce  lo siamo detto mille volte, ma facciamo fatica ad essere uniti.
La riforma del titolo quinto della Costituzione che ordina le attribuzioni dei vari livelli di governo territoriale, Regioni, Province, Comuni e il Disegno di Legge Del Rio sull'abolizione delle Province, che però prevede un forma di riconoscimento della specificità montana per Sondrio e Belluno, sono occasioni storiche per le nostra comunità per rivendicare l'autonomia e l'autogoverno.
Il Disegno di Legge Del Rio, dal nome del Ministro degli Affari Regionali del precedente governo Letta e attuale Sottosegretario alla Presidenza di Renzi, a mio modesto avviso dovrebbe essere ricompreso e valutato all'interno della riforma più vasta del Titolo quinto della Costituzione. Questo anche per evitare forme di ricorsi alla Consulta per motivi di anticostituzionalità del disegno di legge, che potrebbero avere dei fondamenti.
E in questa direzione si gioca la partita dell'autonomia sacrosanta della provincia di Sondrio che il Presidente della Provincia ha fatto bene a realizzare in sinergia  con Belluno.
Infatti se passasse l'abolizione delle Province il divario tra le regioni alpine autonome e l'ex-Province di Sondrio e Belluno sarebbe insopportabile e possibile fonte di ricorso alla Consulta perchè sarebbe ancora più evidente la diversità di trattamento, ma si potrebbe meglio dire di mancanza di riconoscimento di diritti, che uno Stato che persegue la giustizia ed il diritto non dovrebbe favorire fra territori omogenei.
Ci potremmo trovare di fronte ad un'asimmetria istituzionale con discriminazione fra comunità con oggettive caratteristiche comuni.
E la richiesta di autonomia della provincia viene da molto lontano.
Già nel 1946 Ezio Vanoni proprio nella discussione nell'Assemblea Costituente sull'art.116 del Titolo V affermava.”Premesso che anche la Provincia di Sondrio ha avuto e ha tuttora aspirazioni autonomistiche ..” e  tra le ipotesi che circolavano nell'immediato post Liberazione veniva ventilata l' unione delle quattro province alpine di Sondrio, Trento, Bolzano e Belluno.
Anche ai nostri giorni un autorevole personaggio come l'economista Alberto Quadrio Curzio è convinto nel sostenere che la nostra realtà merita la giusta autonomia come territorio interamente montano.
E' un momento ed un'occasione storica per la nostra provincia.
E’ importante essere tutti uniti, enti locali, partiti, parlamentari, sindacati, categorie economiche, mondo dell'associazionismo sociale , comunità parrocchiali.
Lo dobbiamo fare per la nostra gente che ha sempre faticato e fatto silenzio. Per tutte le vedove, i loro figli e i nipoti, dei morti nei cantieri delle centrali idroelettriche che riforniscono di energia idroelettrica l'intera nazione, e di quelli deceduti per la polvere nei polmoni. Per i nostri contadini e allevatori che continuano a lavorare instancabilmente e con pochi profitti. Lo dobbiamo ai nostri emigranti che sono stati costretti ad abbandonare i propri famigliari per cercare il pane lontano da casa. Per i nostri figli perchè credano ancora nel futuro delle nostre valli che non possono essere solo territori di conquista.
Ma è ancora morale una battaglia unitaria, anche per sconfiggere tutti coloro che  non fanno i nostri interessi e che svendono i nostri beni comuni
L'unità tra le persone responsabili in questo momento di crisi, è indispensabile per costruire un nuovo futuro di speranza per le  nostre comunità.

 

Gianfranco Cucchi
Editoriali