12 10 33 RIPUBBLICHIAMO L'ARTICOLO "SE BERLUSCONI, O CHI PER ESSO, RIFLETTESSE SULLE ANALOGIE CON PRODI FORSE EVITEREBBE DI FARE LA STESSA FINE.GLI SCENARI POSSIBILI E IMPOSSIBILI"

Ripubblichiamo quanto scritto lo scorso 30 ottobre:

"Prodi costruito l'Ulivo approdò alla Presidenza del Consiglio.

Berlusconi, costruito il PdL, ritornò alla Presidenza del Consiglio.

Ad un certo punto un pezzo della maggioranza di Prodi (Bertinotti) si disimpegnò.

Ad un certo punto un pezzo della maggioranza di Berlusconi (Fini) si disimpegnò.

A quel punto lo staff di Prodi fatti i conti dei suoi se ne fregò del disimpegno di Bertinotti.

A quel punto lo staff di Berlusconi fatti i conti dei suoi se ne fregò del disimpegno di Fini.

Fatti i conti senza l'oste (conti sbagliati) Prodi andò sotto sul voto di fiducia e si dimise andando a casa.

Fatti i conti senza l'oste (conti sbagliati) Berlusconi si trovò e si trova in braghe di tela.

- Tornato in sella Prodi non ne volle sapere di trovare un filo politico con la forte opposizione, tenne duro grazie ai senatori a vita, continuando a ripetere che avrebbe governato per l'intera legislatura. Non arrivò a metà.

- In questi giorni Berlusconi ripete che governerà 5 anni per esorcizzare la durezza del dilemma che ha di fronte: o avere sul collo, durissimo, il diktat dei finiani o il rischio di un Governo che dicono tecnico ma che in realtà sarebbe politico, di un fronte avente per denominatore comune il verbo di Di Pietro: far fuori Berlusconi.

Il dilemma

Il dilemma non ha soluzione come l'evidente nervosismo del Premier in questi giorni dimostra. Il trilemma sì. Ai due corni ne va aggiunto un terzo, di cui nessuno parla (ragion per cui se ne dimostra la consistenza anche se tale soluzione spiacerebbe a tanti da Berlusconi a Bersani). Siamo convinti che se il Premier si dimettesse, un Governo guidato da Schifani, Frattini, Tremonti (non glielo consiglieremmo) o altri ancora potrebbe essere fatto in quattro e quattr'otto con il pienissimo appoggio dei finiani. E Berlusconi? Due anni di full immersion nel PdL per trasformarlo. Da Partito del leader a, lui, leader del Partito. L'abbiamo scritto qualche anno fa. Non è stato fatto. I nodi vengono al pettine. Del resto c'è voluto poco tempo per dimostrare come avessimo avuto ragione.

Ovviamente cosa da periodo ipotetico del terzo tipo.

Inciso:

Guai a Prodi per la secessione di Bertinotti, pure lui passato per la Presidenza della Camera. E ora? Sparito.

Guai a Berlusconi per la secessione di Fini, ora alla Presidenza della Camera. Ora serve, al centro e a sinistra. Ora…

Fusioni politiche in Italia: sempre poca fortuna

Secessioni politiche in Italia: mai avuta fortuna.

Allora?

Allora niente. La politica da sola, posto che ve ne sia, non basta. Il personalismo sovrasta, durissimo, reciproco fra il Premier e il Presidente della Camera. Quando il fegato prende il posto del cervello fare previsioni è più difficile che fare un sei al Superenalotto. Con il risultato che il centro-destra riuscirà a Roma a ripetere il brillante risultato del Comune di Sondrio dove il centro-destra nonostante la larga maggioranza politica è riuscito a far vincere la sinistra, come del resto da noi pronosticato sei mesi prima visto come andavano le cose.

a.f.

(Da n. 30/2010, anno XIII° del 30 10 2010)

a.f.
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