DOMANI SCENDERO' IN PIAZZA, IO NON DI SINISTRA, CON LE DONNE DI SINISTRA 11 2 10 45
Domani scenderò in piazza, anche se mio marito è scettico, ma non critico. Sola. Lui andrà allo stadio. Non sono di sinistra, non lo sono mai stata. Mio marito mi ha chiesto come mai vado con quelle con cui non sono mai andata d'accordo. Ho risposto che vado con loro perché questa volta sono d'accordo. Poi ho precisato che non sono io a essere d'accordo con loro ma loro, finalmente, a essere d'accordo con me. Loro sono quelle che urlavano "il corpo è mio e ne faccio quel che mi pare". Sono quelle che urlavano "basta con i tabù" invocando la libertà sessuale e tutto il resto. Loro sono quelle che quando qualcuno, cattolico o laico, esortava a migliori costumi lo sbeffeggiavano accusandolo d'essere un bacchettone reazionario. Grazie anche a loro la società in pochi lustri si è radicalmente trasformata con il consumismo che ha fatto affari d'oro. Compiacenza dappertutto, persino nel linguaggio. Una che va a letto con questo e quello non per amore né per diletto ma emulando la Taide di Dante non va chiamata con nomi gentili ma con quello che Dante ha usato: puttana, oppure troia, non escort che maschera la "professione" della povera disgraziata. Chiedo scusa alle puttane e alle troie sui marciapiedi, con rischi di ogni genere compresa la polmonite per quando debbono sopportare i rigori dell'inverno su qualche strada di periferia nell'attesa dei clienti e sotto pressione del magnaccia che vuole soldi, soldi, soldi. La moderna Taide sfoggia abiti firmati, ha gioielli, codazzo di giornalisti, fotografi a iosa, giornali che, pubblicando le immagini in pratica le pubblicizzano. Non rischia niente. Neppure, secondo i casi com'era pochi anni fa disprezzo degli uni, commiserazione da parte degli altri. Non erano sull'altare ma sulla polvere. Dalla polvere oggi sono salite sull'altare. In rapida discesa gli altari della coscienza sono stati sostituiti dagli altari della incoscienza. Sparisce la moralità ma non da sola. Sparisce anche l'immoralità. Resta l'amoralità. L'immorale viola le norme di comportamento ma resta nel sistema. L'amorale è fuori del tutto, per lui e per lei non esiste un problema. Il successo come droga, i soldi come cibo quotidiano, la coscienza un'anticaglia.
Loro sono finalmente d'accordo con me.
Loro si rendono conto oggi dello stato in cui hanno ridotto, nell'effimero, la donna. Ridevano, sghignazzavano, rivolte a chi prospettava l'immagine della donna-madre, della donna "angelo del focolare" come si diceva un tempo, della donna perno della famiglia. Si accorgono finalmente che il vero nemico della donna non è il presunto bacchettone che richiama i valori di fondo, ma quello che sinteticamente chiamiamo gossip.
Non sono nata ieri ma non mi interessa che la piazza di domani abbia origine marcatamente politica, in chiave anti-Berlusconi. Lui ha dato un pessimo esempio e sta raccogliendo i frutti del mancato rispetto del suo ruolo. Sta pagando molto di più di quello che potrebbe essere giusto ma, purtroppo la realtà nessuno la può cambiare, nemmeno l'amorevole attenzione nei suoi confronti della Procura di Milano. Non sono ottimista. Non sono convinta che le donne in piazza domani scendano anche dopodomani su altri temi di primario interesse femminile, primo fra tutti la famiglia. Non fa parte del DNA di tante donne di sinistra, ma spero di sbagliarmi. Ragioni per cui tornare in piazza ce ne sono a iosa. Ne cito una: la pubblicità (x).
Che bisogno c'è di inflazionare di femmine spot televisivi o immagini sulla carta stampata? Che c'entra la ragazza scosciata con la réclame di attrezzature metalliche? E' necessario in trasmissioni TV non di spettacolo avere in prima fila sedute "femmine" giovani con minigonne al risparmio di tessuto?
In piazza. Non succederà ma spero che le donne in politica se ne stiano a casa. Ammetto qualche eccezione come la Daniela Santanché che su questi argomenti si sta battendo da sempre. Le altre che finora non hanno mosso dito stiano a casa.
Direttore: mi pubblica per favore? Grazie
Assunta P.
Come vede pubblico. Non solo, ma del suo testo ne faccio un editoriale. E se qualcuna non è d'accordo scriva pure. Pubblicheremo anche se, occorrendo, con nostra nota di commento (NdD)
(x) A questo riguardo ricordiamo il Protocollo d'intesa firmato il 26 gennaio tra il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e il Presidente dell'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria con l'obiettivo di contrastare e inibire l'utilizzo, nella pubblicità, di immagini volgari, offensive, lesive della dignità femminile e diffondendo valori positivi sulla figura femminile (ndr)