Valtellina addio Senato. Le fregature continuano

Con la riforma il Senato da 315 membri, a parte i 5 a vita di nomina del Presidente della Repubblica, scende a 100 di cui 5  di nomina del Presidente della Repubblica, ma non a vita.
Una novità per la provincia che, contrariamente a quanto avvenuto finora dall'avvento della Repubblica, sarà orfana e specificatamente per quello che succede agli orfani, tale nel futuro.
In passato la provincia di Sondrio ha avuto anche sei parlamentari, tre deputati e tre senatori. Ora questo fausto periodo – e spiegheremo il perchè dell'aggettivo 'fausto' – è finito. A Palazzo Madama ci saranno due senatori molisani (Regione di circa 315.mila abitanti, due della Basilicata (circa 575.000 abitanti), due dell'Umbria (meno di 900.000 abitanti) e lo stesso Trentino Alto Adige non avrebbe i numeri per averne due. Qualche lobby si è mossa bene perchè applicando il metodo democratico della rappresentanza proporzionale trattandosi di vera e propria delega (il 'senza vincolo di mandato' non c'entra niente in questo caso) per avere un senatore occorrerebbe che ci fosse una popolazione di oltre 600.000 abitanti (popolazione italiana diviso 95). Il laticlavio dunque a chi non ne avrebbe diritto neanche a uno (Molise) due a chi a fatica avrebbe diritto a uno (Basilicata), due all'Umbria che avrebbe diritto a uno).

Valtellina da tre a zero
La Valtellina – comprendendo la Valchiavenna – oggi ne ha tre (Crosio, Del Barba, Della Vedova) come era accaduto anche in passato. Da tre a zero. Ricordiamo chi ci ha rappresentato nella Camera Alta: Vanoni, Piccioni, Valsecchi, Tarabini, V. Colombo, Catellani, Della Briotta, Forte, Bissi, Paini, Provera,

Il 'fausto' periodo
In ogni evenienza emergono diverse categorie di oppositori, qualche che sia il contenuto. C'è il malmostoso, c'è il bastian contrario di professione, c'è quello che sa tutto per cui quello che fanno gli altri è tutto da rifare, c'è l'opportunista, c'è il geneticamente tonto, c'è il poeta, c'è il teorico che vola alto ma poi naufraga sul terreno operativo, c'è l'operativo che si basa sui muscoli spesso tralasciando le forme e gli aspetti regolamentari trovandosi puntualmente in braghe di tela, ci sono infine i profeti del giorno dopo che sanno tutto come si dovevano fare le cose prima. E così nella fiera della demagogia, che non viene una volta all'anno come a Tirano la famosa fiera dei pal... ma tutti i giorni, con intensificazione quando si fanno i capannelli in pubblica via o al bar, ricorrente è una frase del tipo: “ma cosa fanno i nostri giù là, guarda che problemi abbiamo” e via dicendo di questo passo. L'argomento meriterebbe una tesi di laurea o una ricerca ad hoc per fare il punto sull'apporto dato dai parlamentari – e non entriamo nelle diversità politiche e anche, ovviamente, nella diversità di contributi per la soluzione dei nostri problemi. Con un capitolo comprendente due aspetti: l'uno relativo al cammino percorso da quando le condizioni di vita erano quelle che erano, da quando siamo nel dopoguerra, da un paese come Ponte, per fare un esempio e fra l'altro da un centro di cultura come è sempre stato arrivavano a fare l'esame di ammissione alle Scuole Medie due ragazzi n tutto. Scuole Medie, L'altro di confronto con altre zone simili alla nostra dell'arco alpino o lungo gli Appennini.
Sono stati portati in porto problemi secolari. Si pensi alla SS36. Tanti obiettano sul tempo che c'è voluto ma si ha un'idea dei costi da affrontare con più della metà per percorso tra Lecco e Colico in galleria? E si ha presente la situazione di strade di pari interesse alla 36 come la Gardesana, la Regina e tante altre? E anche degli svizzeri che per fare opere di semplice manutenzione straordinaria della strada del Bernina ci avevano messo anni e anni. Poi le calamità, quella del 1987 in particolare, che ha visto in trincea i parlamentari nostri e quelli con i quali i nostri avevano stretto alleanza. Eccetera, eccetera.

In ogni caso la filosofia di chi scrive e di tanti altri è molto semplice. Nel futuro Senato potrà esserci qualcuno, un milanese di nome o un bergamasco di vaglia che rappresenterà anche noi ma, detto con tutto rispetto, preferiremmo mille volte che ci fosse un valtellinese, fosse anche di una sponda politica contraria. In un tempo in cui le fregature per noi continuano. via Provincia, Camera di Commercio, Prefettura, Questura altri uffici.
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