E DOMANI? IL PIANO STRATEGICO CREVAL 2007 -

Il 16 gennaio 2007 il Consiglio di Amministrazione del Credito Valtellinese ha approvato il Piano Strategico 2007-2010 del Gruppo bancario Credito Valtellinese.

Nel Piano sono delineati con chiarezza gli obiettivi che il Gruppo intende perseguire in un'ottica di medio-lungo periodo, e i modi e mezzi più opportuni per raggiungerli.

Le strategie di crescita per linee interne prevedono che l'espansione territoriale del Gruppo, per i quattro anni, si concentrerà principalmente nel Nord e Centro Italia. Lo sviluppo territoriale avverrà mediante l'espansione graduale in nuove aree attigue a quelle già presidiate, preservando il principio della non sovrapposizione geografica tra le strutture delle singole Banche territoriali. Nel quadriennio 2007 - 2010 si prevede l'apertura di 95 nuove filiali, con l'obiettivo di ampliare la rete operativa fino a 500 dipendenze entro il 2010.

La crescita per linee esterne proseguirà secondo i percorsi già sperimentati in passato con l'integrazione nel Gruppo di altre banche e la definizione di accordi di partnership anche correlati all'acquisto di partecipazioni di minoranza in realtà bancarie e/o finanziarie.

Per quanto riguarda il posizionamento commerciale, coerentemente con la propria mission, identità e valori, il Gruppo intende continuare ad essere banca di riferimento per la clientela dei segmenti mass market, affluent e piccole e medie imprese presente nei territori di riferimento. Si prevede in particolare di sviluppare un'offerta specifica di prodotti e servizi dedicati alla figura del "Socio - Cliente" e di migliorare le modalità di gestione delle relazioni di clientela anche mediante l'ulteriore sviluppo di strumenti di supporto per la rete commerciale.

Con riferimento ai prodotti, si contempla l'ampliamento della gamma di servizi rivolti alle imprese, con particolare riguardo al comparto "estero" e alle assicurazioni del ramo danni. Per quanto concerne invece la clientela privata, l'obiettivo prioritario è il completamento dell'offerta nel settore del credito consumo. Il Gruppo intende inoltre proseguire nella strategia di multicanalità integrata (filiale e canali a distanza) che ha contraddistinto lo sviluppo commerciale degli ultimi anni, perseguendo contestualmente il perfezionamento dei modelli di filiale.

Dal punto di vista dei modelli organizzativi, è programmato un incremento nei livelli di efficienza, da un lato attraverso l'ulteriore focalizzazione di tutte le Società sulla propria mission e, dall'altro, mediante la razionalizzazione dell'architettura organizzativa.

Venendo alle partnership in essere, è stato ribadito il carattere strategico anche per gli anni a venire degli accordi con Banca di Cividale, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, Banca della Ciociaria, Global Assicurazioni e Global Assistance. Si confermano altresì i principi che hanno da sempre ispirato i sistemi di gestione del personale adottati dal Gruppo, caratterizzati in particolare dalla centralità delle risorse umane e dall'obiettivo di ricerca dell'eccellenza.

Con riguardo alle problematiche legate all'architettura IT, si indica in merito l'opportunità di effettuare una complessiva analisi dell'attuale sistema, tesa in particolare a verificare le opportunità derivanti dall'implementazione delle nuove tecnologie.

Relativamente al sistema dei controlli, è pianificato un progetto volto a incrementare e rendere più efficienti i controlli "operativi" (connessi al rispetto della normativa e ai rischi di credito, di mercato e operativi) e "commerciali" (connessi allo stato della relazione tra banca e cliente, cioè al rischio reputazionale), nonché a far evolvere, coerentemente con le dinamiche di rischio sottese al Piano, il sistema di risk management.

La politica del patrimonio, che poggerà sull'operazione di rafforzamento patrimoniale approvata dall'Assemblea dei soci il 10 febbraio 2007, sarà orientata al perseguimento dei seguenti obiettivi: pieno rispetto dei requisiti dettati dalla normativa di vigilanza, adeguato presidio dei rischi connessi all'attività bancaria, supporto ai progetti di sviluppo aziendale.

Per il periodo 2007 - 2010 il Consiglio di Amministrazione ha fissato ambiziosi obiettivi di efficienza economica - con una riduzione del rapporto fra costi operativi e margine di intermediazione (cost / income ratio) di oltre 10 punti percentuali - e di redditività del patrimonio netto - con un progressivo miglioramento del rapporto fra utile netto d'esercizio e patrimonio netto medio annuo (Return on equity, Roe), fino al 10,1% del 2010. I predetti obiettivi economici potranno essere raggiunti con un'espansione marcata degli aggregati patrimoniali; in proposito, si stima un incremento del prodotto bancario lordo - calcolato come somma della raccolta diretta, indiretta e dei crediti verso la clientela - a oltre 54 miliardi del 2010, con un tasso medio di sviluppo (Compound Annual Growth Rate, CAGR) del 12% circa.

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