6 10 SOPPRESSIONE PROVINCE, 2) LE NOSTRE RAGIONI

…e i loro torti…

I bastian contrari

L'on. Pierluigi Mantini (UDC) ha subito dichiarato che ripresenterà in aula l'emendamento per innalzare a 500mila il numero di abitanti indispensabili perché la provincia continui ad operare.

L'on. Linda Lanzillotta, per due anni nel Governo Prodi Ministro per gli affari regionali e le autonomie locali: stesso emendamento

L'on. Italo Bocchino (PdL 'finiano') su http://www.generazioneitalia.it/ ricorda che "nel programma del Pdl c'è scritto che "bisogna abolire le Province inutili Noi di Generazione Italia crediamo che ad essere inutile sia l'Ente Provincia in quanto tale. È un nostro fermo convincimento, ribadito anche da Gianfranco Fini. Con apposito emendamento in sede di approvazione della manovra, chiederò alla Camera dei Deputati di cancellare le Province con meno di 400 mila abitanti. E lo considera primo passo; poi la revisione costituzionale per la soppressione di tutte le Province.

Forniamo ai bastian contrari un po' di dati.

Vedano cosa produrrebbero in questa provincia in cima all'Italia su un arco di 200 km di Alpi.

Vengano a vedere cosa fa oggi la Provincia spiegandoci come intenderebbero far fronte ai problemi che nascerebbero dallo spostamento del capoluogo provinciale. 78 Comuni farebbero la stessa scelta, su questo possono stare sicuri. Se poi magari Bolzano o Trento per via dello Statuto speciale o altro sarebbe prematuro il dirlo.

Valutazione distorta

I bastian contrari hanno in comune una valutazione distorta. Mantini a Milano ha ragionissima a dire 'via la Provincia'. Lo stesso Bocchino a Napoli. Le rispettive Province fanno ridere schiacciate come sono dai Comuni capoluogo. Vale lo stesso discorso anche per l'ex Ministro che difatti ricorda la vera questione che è quella delle aree metropolitane che per i 10 capoluoghi individuati rendere appunto assurda la compresenza della Provincia.

Questo vale per i centri maggiori.

Vengano a rendersi conto

Per gli altri se si vuole ridisegnare l'assetto del Paese non può passare sulla identità culturale lo schiacciasassi di una rozza limitazione quale è quella degli abitanti. In secondo luogo lor signori stanno dimenticando che le Province amministrano più il territorio (se poi c'è chi non lo fa questo è affar suo e altro discorso. Che ci sta a fare allora? Si chiuda lì!) che non persone proprio il ragione di loro competenze ed anche di loro ruolo. Per stare a noi la fra i 78 Comuni su oltre 3.200 kmq e la Regione Lombardia, che di Comuni ne conta 1546, l'Ente intermedio è essenziale. Venite a rendervene conto. Poi spiegateci in questo vostro disegno come fanno a continuare a starci capoluoghi di provincia così vicini da poter andare da un centro all'altro in bicicletta!

Ed ora qualche dato. Con tutto il rispetto a Voi tre: mi hanno insegnato che c'è sempre da imparar. Anche dopo aver fatto il Ministro o dopo essere entrati al Parlamento.

La provincia ('p' minuscola) di Sondrio è in realtà una vera e propria 'Regione alpina'.

3212 kmq di territorio che si sviluppa su un ampio arco alpino.

Un arco di (!!!) 232 km (300 equivalenti)

La distanza tra il Passo dello Spluga, confine svizzero, punto estremo NW della provincia, e il Ponte del Gallo, punto estremo NE della provincia è infatti di ben 232 km. Considerando l'altimetria, due passi alpini oltre i 2000 metri e i conseguenti km virtuali siamo ad una equivalenza con territori di pianura intorno a 300 km. Pur senza considerare i km virtuali ma quelli reali si tratta di distanze interne ad una provincia uniche in Italia. Bartsano alcuni confronti: distanze più di quella tra Milano e la Spezia, e sempre da Milano a ben oltre Savona, a Padova, a ben oltre Bologna. Come da Roma a ben oltre Napoli o a ben oltre Pescara. Eccetera.

Non ci sono poi solo le distanze che peraltro parlano da sole come più avanti si vedrà. C'è una unità sostanziale socio-economica-antropica, profondamente diversa rispetto alle Province confinanti.

Provincia interamente montana. 50% del territorio oltre 2000 metri slm

La specificità territoriale è d'altronde evidentissima sol che si consideri che la provincia è interamente montana, per circa il 50% a quote superiori ai 2.000

Provincia di confine

L'arco alpino di confine con la Confederazione Elvetica è di circa 200 km

1533 km di corsi d'acqua

Senza considerare la Valchiavenna, nella sola Valtellina, bacino di 2598 kmq il quarto fiume d'Italia, l'Adda, scorre per 125 km ricevendo 105 affluenti, parte di un sistema idrico che conta 1533 km di corsi d'acqua.

Circa 700 milioni di mq d'acqua

I bacini idroelettrici hanno una capacità d'invaso, quelli valchiavennaschi compresi, pari al fabbisogno idrico di Milano per qualche anno (x).

Competenza principale delle Province, in ogni caso di quella di Sondrio per le caratteristiche territoriali, è la pianificazione territoriale. E' una mostruosità culturale prima che politica pensare che domani la cabina di regia di questa pianificazione sia sulle rive ultime, in giù, del Lario e comunque fuori dal perimetro di questa vera e propria 'Regione alpina'.

Le distanze future

Nell'ipotesi che la Provincia di Sondrio venga soppressa, anche se per Decreto verrebbe prevista la possibilità per i Comuni di pronunciarsi, non ci sono molte scelte per i 78 di Valtellina e Valchiavenna, salvo che non vi sia un'adesione in blocco alla confinante provincia di Bolzano o alla pressoché confinante provincia di Trento per entrare in una Regione a Statuto Speciale…

A parte dunque Bolzano, raggiungibile d'estate via Stelvio a quota 2758 m. slm (190 km ) e sempre attraverso i passi Aprica, Tonale, Mendola (192 km ma ore e ore per arrivare) con Sondrio confinano Brescia, Bergamo, Lecco, Como.

Bergamo e Como sono da escludersi. Bergamo perché pur distando in linea d'aria solo una sessantina di km è a distanza operativa, sia stradale che ferroviaria, più rilevante rispetto alle altre Province. Discorso analogo per Como.

Restano Brescia e Lecco.

- Brescia. Il Comune valtellinese più vicino è Aprica, a 115 km, sei di più di quelli da coprire per raggiungere Lecco.

Qualche cenno per i Comuni più vicini a Brescia: Tirano 134, Teglio 135, Grosio 151, Bormio 176, Valfurva 179, Livigno 212. Sempre peggio i Comuni a scendere la Valle, con Sondrio a 145 e via via gli altri.

- Lecco. Si salva qualche comunello della Bassa Valle che ha distanze equivalenti per Lecco e Sondrio. Poi le distanze salgono. Chiavenna è a 65 km, Morbegno a 55, Sondrio a 80. Da Sondrio in su: Teglio 98, Tirano 105, Bormio 143, Valfurva 146, Livigno 179, con due passi oltre i 2.000 metri

Le Province da sopprimere

Ce ne sarebbero, magari partendo da quelle recentemente inventate dalla Regione Sardegna.

E sono:

- Milano, Roma, Napoli, Torino ecc. Si tratta delle principali città italiane per le quali da oltre 30 anni si parla della soppressione delle Province, oggi di fatto 'schiacciate' dai Comuni capoluogo, creando 'l'area metropolitana' con i Comuni-cintura. Molti avversari delle Province fondano la loro proposta di soppressione sic et simpliciter avendo come modello di riferimento queste Province che effettivamente sono una Istituzione superata in queste realtà (basti pensare che il Comune di Milano che nel territorio comunale non riesce a trovare tutti gli standard che gli servono!

- Le Province-doppioni. Non si possono chiamare diversamente quelle tipo Pescara e Chieti separate da soli 18 km. o Livorno e Pisa. Tra loro 22 km mentre fra Ravenna e Forlì ce ne sono 28. S'intende che le cose devono essere viste in profondità perché c'è situazione e situazione come dimostra il caso di Monza che è a un tiro di schioppo da Milano eppure ha una sua fondamentale ragion d'essere.

Esigenza di cultura istituzionale

La vicenda attuale, in una con le ricorrenti campagne per l'abolizione delle Province dimostrano l'esigenza di una cultura istituzionale. Non ne è figlia una norma che sbrigativamente e rozzamente stabilisce il più facile dei criteri, quello della popolazione, dimenticando il territorio. Superficialità grossolana come quella dei fautori della abolizione tout court neanche ponendosi il problema di come risolversi il problema di 1546 Comuni lombardi che dovrebbero vedersela tutti con il Pirellone (1546!), quando oggi il rapporto è più gestibile con la Provincia avendosi 78 Comuni con Sondrio, 139 con MI, 244 con BG, 206 con BS, 162 con CO, 115 con CR, 90 con LC, 61 con LO, 70 con MN, 50 con Monza, 190 con PV, 141 con VA

Dulcis in fundo: la Costituzione

In fondo ricordiamo l'art. 133 della Costituzione: "Il mutamento delle circoscrizioni provinciali e la istituzione di nuove Provincie nell'ambito d'una Regione sono stabiliti con leggi della Repubblica, su iniziativa dei Comuni, sentita la stessa Regione".

Per mandarci con Lecco, o altrove, certo, lo Stato lo può fare. Visto l'art. 133 lo può fare con legge costituzionale, magari emendando quel 'su iniziativa dei Comuni" con "sentiti i Comuni", cosa che ovviamente non ci piacerebbe punto.

Alberto Frizziero

(x) Fonte, dell'autore: http://www.gazzettadisondrio.it/1348-adda__quarto_fiume_d_italia__con_i_...

Alberto Frizziero
Editoriali