ELEZIONI IN PROVINCIA. INTANTO RINGRAZIAMO GLI AMMINISTRATORI USCENTI

Les jeux sont faits. A mezzodì di ieri chi è dentro è dentro e chi è fuori è fuori. E così sono state presentate le liste per la Provincia e per la maggior parte dei Comuni oltre al caso anomalo - altro che i problemi del referendum e compagnia bella! - delle Europee. Come si fa a concepire un collegio elettorale di quasi 16 milioni di abitanti (il nostro con piemontesi, aostani e liguri) e poi averne 6 e mezzo nel V° - insulare, con circa 14 in quello meridionale, quasi 12 quello centrale e poco sopra gli 11 quello delle tre Venezie più l'Emilia?

PROVERA

Qui corre l'attuale Presidente della Provincia Provera con in supporto territoriale che in fatto di abitanti non arriva all'1% del totale. A sentire in giro lo voteranno in molti, anche di idee politiche diverse. Si è fatto apprezzare. Lo aveva fatto quando era al Senato tanto che era stato eletto e rieletto a Presidente della Commissione Esteri, quella piena di grossi calibri della politica, sorprendentemente all'unanimità. E' stato apprezzato come Presidente della Provincia e si sa che la sua lunga esperienza internazionale sarebbe utile, anche a noi, in quel di Bruxelles. Per fare questo però occorre essere eletti. Per essere eletti occorre avere tante preferenze. Ovvorre cioè che tanta gente scriva il nome del candidato sulla scheda. I Valtellinesi erano specialisti, quando l'elezione dei deputati dipendeva dal numero di preferenze ottenute in una circoscrizione che comprendeva oltre noi anche le province di Como e Varese che complessivamente avevano 8 volte gli abitanti della nostra provincia. Qui si era riusciti a superare il 50%, vale a dire più di uno su die elettori non faceva soltanto la croce sul simbolo preferito na scriveva anche il nome del candidato. E' vero che il sen. Provera è in buona posizione nella lista dei 19 candidati della Lega, dopo 1) Umberto Bossi; 2) Salvini Matteo; 3) Borghezio Mario; 4) Rossi Oreste detto Tino e prima di 6) Speroni Francesco Enrico e via via gli altri. La posizione nei quartieri alti della lista è segno di considerazione e prestigio ma poi occorrono, appunto, le preferenze.

PROVINCIA

Posizioni già delineate da molti giorni per quanto riguarda il big-match per la Presidenza tra Sertori, assessore provinciale uscente, e Ciapponi, Sindaco di Morbegno. Corrono anche cercando di poter arrivate in Consiglio l'UDC con Aili e Rifondazione con Giumelli. Avremo occasione di tornare in argomento.

COMUNI

Ci sono Sindaci che si ricandidano, Sindaci che lasciano avendo fatto due mandati, il massimo per legge, Sindaci che lasciano per scelta loro o per mancanza di condizioni per cercare di tornare in Municipio, Sindaci che tornano in campo dopo aver ricoperto la carica per due mandati con un terzo da assessore o consigliere o anche non in Comune. Si potrà tornare, almeno per i centri maggiori. Da notare comunque l'abbondanza di liste civiche senza cioè riferimenti partitici.

IL GRAZIE

La gratitudine non è virtù diffusa. Men che meno sotto elezioni. Noi invece ce lo possiamo permettere. Che cosa? Il grazie agli amministratori uscenti, senza distinzione di appartenenza politica. Poi ci sarà chi ha fatto bene e chi meno ma noi non dimentichiamo chi lavora per gli altri, per la sua comunità, quali siano ruoli e posizioni.

A quanti di loro lasciano il GRAZIE a nome di tanti che sanno privilegiare gli aspetti umani rispetto al colore politico.

GdS

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