COMUNALI (16). IL CANDIDATO SINDACO ANDREA MASSERA RISPONDE A VIVI LE VALLI

Pubblichiamo la seconda delle quattro risposte, in ordine alfabetico, ai temi proposti da Vivi le Valli

Desidero rispondere alle interessanti sollecitazioni contenute nei quesiti facendo riferimento al mio programma amministrativo per la città di Sondrio.

Sondrio capoluogo: la provincia di Sondrio soffre da tempo della mancanza della leadership del suo capoluogo. In altre realtà questo si traduce in iniziative che hanno un'importante ricaduta sociale ed economica su tutto il restante territorio provinciale nei settori della sanità, dell'istruzione scolastica e della ricerca. Cosa ritenete di proporre per dare contenuti e visibilità su questo tema? Sondrio ha perso un ruolo culturale a livello provinciale. L'opera di ristrutturazione del teatro Pedretti puo' essere l'occasione per ridare una centralita' come capoluogo di provincia; siete consci che un progetto di questo tipo puo' essere realizzato solo con una larghissima convergenza a livello istituzionale e sociale, come vi rapporterete su questo tema?

L' Associazione Sondrio Liberale è da anni impegnata a discutere del ruolo di Sondrio rispetto al contesto provinciale. Già nel Dicembre 2006 organizzammo un convegno dal titolo "Sondrio Hub Turistico Culturale" cercando di immettere alcuni spunti utili ad un dibattito nella città. In questi due anni siamo intervenuti più volte con incontri pubblici ed interventi sulla stampa per stimolare quello che a nostro avviso è il punto fondamentale per la nostra città: Sondrio deve recuperare un ruolo trainante per tutta la Provincia. Compete ai futuri amministratori provvedere. Da qui, dunque, prende le mosse il mio programma.

La prima cosa da fare è aprire da subito un tavolo di confronto con il territorio (Comuni della Media Valle) affinchè si possa arrivare a condividere una serie di problematiche che grazie ad un'aumentata massa critica sarà più agevole risolvere. Noi amiamo dire che se a Caiolo costruiscono l'aeroporto Sondrio non può non essere coinvolto!!! Il nodo cruciale è che Sondrio deve aprirsi e confrontarsi con le realtà che la circondano con l'obiettivo di arrivare a creare una grande Città nel cuore delle Alpi.

Intanto bisogna attrezzarsi ed iniziare un percorso di costruzione propositiva in tutti gli ambiti di operatività dell' amministrazione comunale. A partire dall'unificazione degli Assessorati alla cultura ed al turismo fino al rilancio del settore socio sanitario attraverso percorsi coraggiosi che favoriscano anche l'ingresso dei privati nella gestione della salute e del disagio. Introdurre fattivamente il principio di sussidiarietà. Pensiamo per esempio che la Fondazione Onlus "Città di Sondrio" debba adeguarsi alle nuove esigenze createsi negli ultimi anni. Lo strumento della Fondazione di Partecipazione che vedrebbe coinvolti enti pubblici nel controllo ma soprattutto i privati nella gestione determinerebbe un rilancio di qualità e di quantità nelle prestazioni socio-sanitarie. L'unica provincia che non ha il privato accreditato è la nostra e Sondrio deve essere anche qui capofila con un ruolo di guida e stimolo in tale direzione.

Insomma rilanciare il capoluogo significa anche scommettere sulle nuove forme di gestione che in settori appena citati sono ampiamente collaudati.

Il teatro Pedretti ha vissuto una stagione molto critica. Si pensava ad una ristrutturazione veloce ma si è dimenticato di coinvolgere culturalmente la società. Oggi si rischia di portare a termine un'opera senza una visione strategica. Ecco che anche in questo settore è necessario il coinvolgimento fattivo della società economica attraverso una collaborazione vera che veda il privato come valore aggiunto a favore della comunità. Il Teatro Pedretti, non dimentichiamocelo, può e deve essere una risorsa preziosa per tutta la provincia.

Si potrebbe inoltre citare il gravoso problema dello sport. A fronte di enormi sacrifici che alcuni cittadini compiono per dare momenti di serenità a tanti giovani ( calcio, basket, volley...........) il Comune in questi anni ha assistito in silenzio senza proporsi quale attore di riferimento nella "partita" dello sport. Noi pensiamo che le società debbano essere messe in grado di gestire direttamente le strutture sportive attraverso contratti di appalto.

La città ha la necessità di aggiornare la pianificazione urbanistica territoriale. La vostra visione per il futuro è per una città dei servizi e quali? La città al centro delle Alpi può scoprire una vocazione turistica fino ad oggi ignorata? La città che investe sull'innovazione vedrà l'amministrazione comunale al fianco delle imprese?

Il nuovo strumento urbanistico, ovvero, il PIANO DEL GOVERNO DEL TERRITORIO, mette in pensione i vecchi Piani Regolatori.

L'Amministrazione Comunale potrà con esso disporre di un adeguato strumento programmatico con cui intervenire per poter efficacemente rispondere ai bisogni di un territorio e di una società in costante evoluzione.

Un'approfondita conoscenza del territorio e delle presenze di interesse ambientale, storico e culturale dovrà essere il riferimento costante per la soluzione dei problemi mediante la ricerca di un corretto equilibrio tra la natura e le attuali esigenze di vita, di lavoro e di organizzazione del tempo libero.

L'analisi dello stato di fatto e la valutazione dei problemi e delle prospettive di sviluppo del territorio comunale, dovrà essere integrata dalla consultazione degli organismi più significativi, sia sul piano sociale che su quello culturale ed economico: credo sia fondamentale un diretto coinvolgimento della comunità in scelte che avranno importanti ricadute sulla qualità della vita dei cittadini negli anni a venire.

Detto ciò, noi crediamo che con questa nuova ed innovativa politica urbanistica/territoriale si possa dare spazio ad idee e progetti importanti.

Sondrio, da capoluogo meramente amministrativo e città di servizi quale è oggi deve essere in grado di trovare una nuova identità: torno dunque alla nostra visione di Sondrio come hub turistico, culturale e commerciale.

Ad esempio ritengo importante e strategico, soprattutto dal punto di vista del rilancio turistico, rivedere, migliorare e riqualificare la cosiddetta mobilità ciclo/pedonale in Sondrio e quella verso e dal territorio circostante. Sarebbe opportuno eseguire quei pochi e piccoli interventi atti a mettere in collegamento e sicurezza la viabilità ciclo pedonale urbana con il resto della sentieristica verso le frazioni limitrofe ed il Sentiero Valtellina. Il nuovo PGT dovrà individuare questi percorsi (quasi tutti già esistenti ma non uniti e conosciuti) ed inserirli in fasce di rispetto "verdi" non trasformabili ed edificabili: percorsi peraltro già individuati e previsti dal Piano del Verde comunale approvato nella scorsa amministrazione e in attesa di trovare concreta attuazione.

In un' ottica di recupero e valorizzazione dell' esistente, dovranno poi essere individuate e recuperate le aree urbane caratterizzate da maggior degrado ed abbandono, e nel fare questo mi batterò affinché siano inseriti nel PGT degli incentivi per premiare la qualità architettonica e il risparmio energetico.

Da ultimo (non in ordine di importanza!), massimo sostegno all' iniziativa del Polo Tecnologico, potenziale motore di sviluppo per l' intera provincia.

Ambiente, perseguirne la qualità passa attraverso la tutela a tutto campo del territorio. Pensate che il teleriscaldamento della città sia una scelta da perseguire e con quale fonte di alimentazione: fossile o rinnovabile?

Sul tema del teleriscaldamento molto si è dibattuto e molto ancora si dibatterà, ma da pochi il tema è stato approfondito nella misura che merita.

Da parte nostra è stata fatta un'analisi che, se da una parte ha tralasciato le polemiche sorte in passato sull'argomento, dall'altra ha cercato di aprire una discussione costruttiva intorno a un'opera che di per sé deve mantenere come punto fermo le seguenti caratteristiche: qualità e convenienza del servizio offerto, abbattimento del carico inquinante e scelta tecnica all'avanguardia.

Abbiamo esaminato diverse tipologie di impianti di generazione dell'energia e abbiamo fatto alcune considerazioni in merito.

L'alimentazione a gas naturale offre da un lato la possibilità di realizzare un impianto con buoni rendimenti complessivi e con un livello accettabile di emissioni inquinanti, ma solleva alcuni dubbi, in un'ottica di lungo periodo, sulle possibilità future di contenere le tariffe di approvvigionamento del combustibile, senza dimenticare che il processo, in atto già da tempo, di riconversione degli impianti esistenti da parte dei privati, sta via via assottigliando il numero delle utenze interessate all'allacciamento alla rete di teleriscaldamento. Questo aspetto riduce notevolmente la redditività assoluta di un impianto di questo tipo.

L'utilizzo di biomasse, d'altro canto, presenta, a nostro avviso, la grande incognita della disponibilità di "combustibile autoctono", in virtù di una filiera bosco/legno locale che denota i suoi limiti anche per gli impianti già realizzati, con la conseguente necessità di importazione da fuori provincia e di integrazione con altri combustibili quali il gas naturale. Il nostro studio ci ha portato a valutare, quale alternativa, anche la produzione combinata di energia elettrica e termica mediante un impianto di termovalorizzazione alimentato a rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali non pericolosi, con un bacino d'utenza corrispondente al territorio provinciale.

Ferma restando la necessità di un confronto con l'amministrazione provinciale, che sul tema dei rifiuti è l'ente preposto, la mia convinzione è che il comune capoluogo debba avere un ruolo propositivo e di riferimento sui temi sovra comunali più importanti.

Ritengo dunque che una soluzione quale la termovalorizzazione dei rifiuti meriti un approfondimento alla luce delle moderne tecnologie e può rappresentare una valida alternativa alle altre fonti di generazione di energia a servizio di un'eventuale rete di teleriscaldamento cittadino.

Per altri spunti sull'argomento rimando al nostro sito internet all'indirizzo: www.sondrioliberale.it/5312610705.HTM

Servizi ai cittadini a costi inferiori: l' efficienza della azienda multiservizi municipale per ridurre il costo dei servizi per i cittadini si ottiene anche con la crescita dimensionale. Pensate che sia strategica l'evoluzione dell'ASM alla dimensione provinciale con la gestione integrata di energia, acque e rifiuti? Ritenete che il processo di privatizzazione dell'ASM debba proseguire fino al suo compimento?

Relativamente al futuro di ASM Sondrio Liberale nei mesi scorsi ha fatto conoscere, attraverso interventi sulla stampa locale, la propria visione. Il mio programma sul punto prevede che la strada da seguire è quella di lasciare spazio a scelte di mercato che portino capitale, una dimensione adeguata e capacità manageriali.

Tutti e tre i fattori sopra indicati risultano necessari per raggiungere l'obiettivo di erogare ai cittadini servizi di qualità a prezzi competitivi.

La costituzione di un'azienda unica di valle e/o l'ingresso di un forte partner industriale, con conseguente privatizzazione della società, sono percorsi obbligati che i futuri amministratori di Sondrio dovranno portare avanti con convinzione ed in tempi rapidi.

In questo settore come in altri campi di attività ritengo che le Amministrazioni locali debbano avere il coraggio di fare alcune scelte importanti nell'interesse della nostra popolazione: la prima, più generale, è quella di favorire la necessaria semplificazione del quadro amministrativo e istituzionale locale; la seconda, inerente ai molteplici campi di attività in cui spesso le amministrazioni locali si trovano ad operare, è quella di favorire l'ingresso dell'iniziativa privata là dove il privato può altrettanto e più efficacemente raggiungere gli stessi obiettivi in termini di prezzo e qualità dei servizi offerti.

Riguardo ASM penso che l'amministrazione comunale possa fare un passo indietro passando da un ruolo di "imprenditore" e di gestore diretto dei servizi pubblici locali esercitato tramite uno stretto controllo sulla nostra azienda multiservizi, ad un ruolo di garanzia dell' interesse dei cittadini che lasci comunque al privato il ruolo di attore principale.

Senza dimenticare che il ridimensionamento della quota di proprietà di ASM potrebbe portare al Comune entrate straordinarie utili - in periodi di sempre minori trasferimenti da parte dello Stato - a progettare ed investire su altri temi strategici per la città, i principali dei quali sono proprio quelli citati nelle vostre precedenti domande.

Andrea Massera

Andrea Massera
Editoriali