Sondrio opposizioni: prove tecniche di maggioranza

Quello che di fatto non è riuscito sinora da tempo quasi immemorabile si profila ora? La domanda si pone visto quel che si è visto sabato scorso in Piazzale Bertacchi.  Piazzale Bertacchi, si noti, in pieno mercato, quasi un segnale di scelta di un luogo della gente. Non le tradizionali piazze Campello e Garibaldi da cui la maggior parte dei sondriesi, ahimè, si tiene lontana, piazze di fredda pietra essendo state radiate persino quelle piccole ma vivaci aiuole intorno al Garibaldi che pure nel progetto invece venivano mantenute.

Prove tecniche
L'elemento di novità non è però la scelta, o non è solo, del luogo. Lo è la discesa in campo dei rappresentanti di tutte le opposizioni del Consiglio Comunale di Sondrio: (in ordine alfaberico) Gianfranco Bordoni, Barbara Dell'Erba, Mario Fiumanò, Maurizio Piasini, Filippo Rebai, Giuseppe Tarabini. I punti di coinvolgimento della cittadinanza la sicurezza e la Tasi ma, con tutto il rispetto che si deve a questi due temi, il dato saliente è quello politico. Da quasi un quarto di secolo, con breve interruzione, - sembrano implicitamente dire – più che vincere Molteni, che pure ha un ascendente personale, siamo noi a perdere, ogni volta per una ragione diversa ma con una caratteristica costante, quella di arrivare all'ultimo momento con più  candidature e con le liste. Questa volta, - sembrano dire con quel gazebo fra la gente -, non vogliamo ripetere la solita negativa esperienza. Prove tecniche di maggioranza dunque.

Prove politiche
L'approccio è riuscito. Non ancora le nozze e neppure il fidanzamento ufficiale ma il feeling sì. Dalle prove tecniche il passo alle prove politiche può essere più o meno breve, più o meno lungo. Dipende da aspetti partitici, dal contesto, dal fatto che Molteni, due mandati alle spalle, non può correre per la fascia tricolore anche se probabilmente lo farà come capolista a sostegno del futuro candidato Sindaco, per qualcuno individuato come già in pectore anche se al suo Partito non lo sanno ancora.
Tre gli elementi di queste prove politiche.
   Il timbro sulla volontà di procedere insieme cercando di cambiare bandiera a Palazzo Pretorio.
   La sottoscrizione dei contenuti politici di una squadra.
   Il Patto per la scelta, rapida, del candidato Sindaco per avere non una campagna elettorale di dieci giorni come in passato ma di almeno due anni e ovviamente in stretto collegamento con i consiglieri comunali.

L'erede. Già, l'erede. Chi?
Diceva un amico,fedelissimo del centro-sinistra e di radici DC, che purtroppo manca, allo stato attuale delle cose l'erede di Molteni come spesso accade quando conclude il suo impegno qualcuno di forte personalità, quasi da 'uno solo al comando'.  E aggiunge “il vice Iannotti o la Cotelli. Gente seria, bravi ma il Sindaco di Sondrio deve essere attrezzato anche politicamente. Lo sono?”. Non entriamo in queste valutazioni, le riportiamo come oggetto da discutere, se occorresse farlo salvo sommessamente aggiungere che  magari qualche altra ipotesi, oltre le due accennate, potrebbe esserci. Così peraltro pare a noi osservando dall'esterno.

Il da farsi
Tema su cui riflettere, chiunque e indipendentemente dal colore politico, è quello del territorio. Il PGT di Sondrio, Piano di Governo del Territorio, vigente è quello che è. Basta chiedere il parere ai non molti che se ne intendono e che in genere non sono certamente ostili alla Giunta Molteni. Non ci riferiamo a situazione puntuali come, per fare un solo esempio,  quei circa 80.000 mq per destinazioni produttive nella zona est del cui non senso la stessa Amministrazione si è poi accorta (e vale il detto che è meglio tardi che mai). Ci riferiamo alle linee strategiche che sono competenze e dovere degli amministratori non dei tecnici. Quelle di contesto in primis, quelle di equilibrio interno poi ed infine la grande opportunità, persa ma si spera non per sempre, del trinomio Moncucco-Piazzo-San Lorenzo inteso extra mercato immobiliare unitariamente e non in uno spezzatino senza senso..
Ci stiamo comunque riferendo a temi e scelte che non portano voti. Sotto questo profilo valgono di più le mille iniziative cittadine, gli interventi a pioggia e quant'altro, che ovviamente, salvo scelte di autolesionismo, vanno pur fatte. Sondrio  è però in tale declino che richiede non l'Amministrazione ma il Governo della città. E' sfida, e degli uni e degli altri. Anche per il futuro Sindaco, nella situazione attuale auspicabilmente sensibile a due temi essenzialmente: territorio e bilancio, questo, ovvio, non nella parte ragioneristica ma in quella di Governo.

Metodo
Importa il metodo. In tempi in cui i Partiti hanno quale caratteristica l'evanescenza e una credibilità popolare microscopica, in cui sempre meno gente si interessa di politica intesa nel senso della polis, in cui prevale la tendenza dell'uomo solo al comando (Concordia, Isola del Giglio, docet) non basta che si trovino alcune persone animate da buona volontà e disponibili all'impegno. Serve anche avere alle spalle, di tutti, quello che un tempo veniva scherzosamente definito 'il pensatoio' perchè il patrimonio di idee non arriva per generazione spontanea e di idee c'è sempre bisogno.

Urne
Il ricorso alle urne è assai lontano. Mancano 3 anni, una settimana e quattro giorni. Giusto il tempo che ci vuole per arrivare all'appuntamento elettorale col 'diploma' giusto.
f.

Editoriali