IN ITALIA, IN EUROPA, NEL MONDO LA GIORNATA INTERNAZIONALE DEL LAVORO INVISIBILE, QUELLO, IMPEGNATIVO, IN CASA

In Italia è stato il Movimento Italiano Casalinghe (MOICA) a lanciare l'iniziativa lo scorso anno e noi le diamo, com'è giusto, visibilità massima

Giornata Internazionale del lavoro invisibile, cioè " del lavoro familiare, del lavoro svolto in famiglia, nelle case, nella maggioranza dalle donne, casalinghe a tempo pieno o a tempo parziale.

Alla fine, una "giornata" in cui riflettere sull'incredibile mole di lavoro svolto dalle donne (...e da qualche uomo) senza retribuzione, ma con un alto valore economico, oltre che gestionale, educativo, assistenziale e quant'altro.

L'idea di dedicargli una giornata ( dopo quella della donna, della mamma, del papà etc.), viene dall'America - e precisamente dal Canada-dall'associazione AFEAS, che già la celebra da 8 anni.

In Italia è stato il Movimento Italiano Casalinghe (MOICA) che l'ha lanciata nel 2008, con un notevole riscontro mediatico. Il MO.I.CA di Pistoia, primo fra tutti, aveva subito promosso un convegno formulandone il tema in " rendere visibile il lavoro invisibile", che è rimasto uno slogan per tutto il MOICA.

Il nostro Movimento lo ha poi esportato a livello Internazionale nell'America latina, suggerendolo all'incontro mondiale di Asunciòn, nei giorni 1-2 dicembre 2008, incontro ospitato nel palazzo

del Parlamento e aperto dal vice presidente della Repubblica del Paraguay.

Lo scorso anno, quotidiani nazionali, riviste a grande e media tiratura ( Famiglia Cristiana ha dedicato all'evento addirittura la copertina oltre che un ampio servizio all'interno, così Madre, tanto per citarne alcune) l'hanno ripresa con interesse rimandando dati e stime tratti da una ricerca che l'economista Eliana Monti della Fondazione Rodolfo Debenedetti di Milano ha condotto: 438 miliardi di € l'anno soltanto nel nostro Paese, pari al 32.,9% del PIL " come una valanga di pluri-stangate, come migliaia di lotterie di Capodanno, come milioni di sms di solidarietà".

Non a caso l'inserto di Repubblica del 24/11/07 titolava: "L'economia è salvata dalle casalinghe", e ancora " Casalinghe SPA" sostenendo che se il valore del lavoro familiare fosse calcolato nella contabilità nazionale, si scoprirebbe che è il vero motore dell'economia italiana, la produzione-ombra che nessuno paga o vuole pagare......peggio che nessuno vede o vuole vedere, che nessuno considera o vuole considerare: da qui appunto la definizione di: "Il lavoro invisibile". Ben venga, dunque, una " Giornata internazionale del lavoro invisibile" e tutte le iniziative promosse a tal fine. Ne citiamo alcune: a Brescia il MOICA nazionale con il Gruppo MOICA Brescia/Leonessa, ha tenuto dal 2 al 7 aprile una mostra sul lavoro invisibile che si è conclusa il 7 con un convegno specialistico sul tema.

La mostra (fotografia, pittura, ricamo, creatività femminile) ha presentato le opere del concorso fotografico nazionale promosso sul tema; con immagini eloquenti si è inteso fissare quel lavoro dedicato alla casa, alle cose, ma soprattutto alle persone, tanto prezioso per la micro-economia familiare e per la macro economia sociale. Il 3 aprile il gruppo MOICA di Abano in collaborazione con il Comune, ha promosso un convegno sul tema " Il lavoro invisibile delle donne". A Firenze il gruppo ha organizzato un convegno ospite del Comune di Firenze, a Palazzo Vecchio, con il patrocinio della Regione Toscana e della Provincia di Firenze.

Ad Ancona, il MOICA Marche ha presentato la giornata con un comunicato stampa che segnala peraltro che il terzo premio del concorso fotografico è stato vinto da un'associata marchigiana, Franca Piccinini.

A Bologna, il gruppo ha presentato una tesi di laurea in sociologia della famiglia, che prende le mosse da un assunto di fondo, e, cioè, che sociologia, economia, politica, oggi si interrogano sul lavoro familiare e sulle casalinghe, in particolare. Conseguenza questa dell'impegno quasi trentennale che il MO.I.CA sviluppa in merito. Da sottolineare l'interesse e il coinvolgimento crescente delle Istituzioni al riguardo, il che costituisce certamente elemento forte e propositivo per l'affermazione sempre più sentita per il futuro della giornata internazionale del lavoro invisibile....che a quel punto sarà visibile.

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