Disastro economico, schiavi della Finanza con otto Superpaperoni

8 persone ricche quando 3,6 miliardi di persone

Monopoli, terribile filosofia

Chi non ricorda i due poli estremi, da un lato Viale dei Giardini e Parco della Vittoria dall'altro Vicolo Stretto e Vicolo Corto. Nei primi pedaggi di 35 e 40.000 £ire; nei secondi 6.000 ciascuno. E poi gli altri posti dove costruire a cominciare dai tre verdi (Via Roma, Corso Impero, Largo Augusto), i tre rossi, i tre gialli, i tre arancione, i tre marron, i tre azzurri dsi pedaggi più bassi. Quindi le quattro stazioni col nome dei 4 punti cardinali, la Società Acqua potabile e perfino la prigione!. Completano Probabilità e Imprevisti, il ritiro ogni giro di 20mila £ire e la Tassa di Lusso che chi arriva in quella casella deve pagare.
Il gioco consiste di avanzare tot caselle quanto quelle indicate dai due dadi e arrivato a destinazione su una delle caselle colorate, se libera comprarla con la possibilità di costruirci case ovviamente pagando il costo fissato. Realizzate 4 case al posto della quinta c'è l'albergo.
Il pedaggio per chi arriva in una certa casella colorata cresce con il crescere del numero di case e fino all'albergo. Se si è speso troppo nel fare case se si ha la sfortuna di finire nelle caselle più care, e se si è bruciata la disponibilità costituita dai soldi avuti dal banchiere che ha assegnato a caso ad ogni giocatore anche 5 contratti di proprietà, vendibili o permutabili, si può mettere l'ipoteca sulle case avendo credito per la metà del vlore sperando in meglio. Se le cose vanno male c'è il fallimento e l'uscita dal gioco.
Spiegato così a vol d'uccello il gioco una riflessione si impone
Dicono che abbiano giocato almeno 500 milioni di persone con varie edizioni molte delle quali tradotte in una quarantina di Paesi. In Italia si gioca da oltre un'ottantina d'anni. 500 persone una parte delle quali gioca come si giocava noi bambini, che cioè quando qualcuno restava senza soldi gliene si davano altri per continuare a giocare. Una parte consistente di adulti interpreta la filosofia del gioco che è quella di diventare monopolisti, facendo fuori progressivamente tutti gli avversari. Può essere in piccol gioco come quelli dei primi anni '70 quando la quota per giocare era di 500 £ire. Il vincente dei cinque che si davano battaglia incassava tutto, vale a dire 2500 £ire. Battaglie senza esclusione di colpi portavano a partite di breve durata. Da bambini era questione di ore, da giocatori adulti una mezz'ora per poi con altre 500 £ire proseguire.
Filosofia del gioco, purtroppo significativamente rapportabile a guerre economiche.

Consumatori fregati
Il Parco della Vittoria lo abbiamo davanti a noi e, senza saperlo, ci siamo coinvolti. Un esempio attuale. Pochi anni fa compare sulle scansie dei supermercati un nuovo prodotto alimentare con marchio ben noto. La concorrenza reagisce e comincia una lotta serrata. Pochi se ne rendono conto e cercano di giovarsene. La guerra fra i due concorrenti è a base di promozioni per accattivarsi e conquistare il cliente. Si arriva addirittura, forse per errore della programmazione pubblicitaria, al caso che due promozioni si sommano per cui, sia pure per  breve durata, chi se ne accorge fa affari d'oro avendo il prodotto a circa il quinto del prezzo abituale.
La guerra presenta offerte promozionali ma anche altre iniziative fino a poco tempo fa. Improvvisamente i prezzi di vendita salgono al punto che perfino in promozioni del 30% e più il costo per il consumatore resta superiore a quello precedente. Questa improvvisa virata, guardacaso, caratterizza entrambi i contendenti che forse hanno capito che è meglio per entrambi riporre l'ascia di guerra alzando i vessilli, in questo caso non tanto quelli che garriscono al vento bensì i cartellini dei prezzi curiosamente e sorprendentemente per questo aspetto simili. Possono farlo tranquillamente perchè in Italia non c'è una sensibilità e manca uno spirito associativo che in USA vede 70 milioni di persone attribuire rappresentanza e forza alle Associazioni dei consumatori.

Centri storici
Rossi, Governatore della Toscana, ha definito ieri in TV una iattura la legge che ha liberalizzato le strutture di vendita portando a una vera e propria esplosione di iper  e supermercati con la conseguenza di svuotare i centri storici. Chi sostiene questa politica parla di posti di lavoro che così si creano. Ha osservato lui, ma è cosa evidente, che il saldo è negativo perchè a pochi posti che si creano vengono a corrispondere tante botteghe che chiudono.
Santa Madre Europa vuole battaglie, vuole l'inchino al cospetto di Sua Maestà la Concorrenza, come si è visto per taxi, farmacie, bagni di mare e quant'altro. Così i costi scendono, dicono, e i consumatori se ne avvantaggiano. In una prima fase è vero ma poi è ineluttabile che fra chi conta si trovi il modo di accordarsi e quindi di dettare le condizioni ai mercati, in altri termini a fregare i consumatori. Se non fosse così non ci sarebbero otto sole persone che - rapporto Oxfam -  hanno la stessa ricchezza di 3,6 miliardi di persone.
Rossi ha lanciato una interessante proposta, quella di incentivare l'apertura nei centri storici di attività artigianali per rivitalizzare zone sempre più spente con la chiusura delle tradizionali botteghe, vittime della globalizzazione, quella che fa ricordare, ahimè, il 1984 di Orwell.
f.
 

Editoriali