Ecco la nuova Presidente del Consiglio
Se si facesse un'indagine demoscopica per un confronto fra la cosidetta Prima Repubblica e la situazione attuale dice qualche sondaggista che non ci sarebbe contesa. Il livello attuale è talmente basso da far rimpiangere, nonostante errori e grane, quelli di un tempo e in maniera trasversale. I personaggi sulla scena politica di allora erano di livello adeguato al ruolo, fossero di DC, PCI, PSI e così via. Non entriamo comunque nelle valutazioni perchè il nostro scopo è solo quello di dare ai nostri lettori - abituati a verificare dopo quello che sul nostro giornale viene anticipato prima - un elemento fondamentale della situazione politica.
Non c'è analista che non dica due cose in primis:
- la prima riguarda le elezioni che la stragrande parte dei parlamentari non vuole per il massacro che uscirebbe dal voto. Più della metà di loro andrebbe a casa perdendo un paio d'anni di un soddisfacente introito mensile
- la seconda riguarda la convinzione diffusa che non si possa fare un altro Governo che non sia il 'Conte tre' dato che l'unico che meriterebbe, Draghi, non ha certo la fregola di andare a insediarsi a Palazzo Chigi con il manicomio politico che c'è
Detto della prima vediamo la seconda.
NON E' VERO che manca una persona che possa dar vita a un nuovo Governo ed in particolare a un nuovo Governo non tecnico (Il merito dei "governi tecnici" alle spalle è quello di avere dimostrato che è bene di non averne più almeno sino al 2161, anno del bicentenario)
C'é: Marta Maria Carla Cartabia (San Giorgio su Legnano, 14 maggio 1963) costituzionalista, giurista e accademica italiana, dal 2019 al 2020 presidente della Corte costituzionale, prima donna ad occupare tale carica.
Non è certamente nome molto noto ma c'è dunque chi può guidare un governo non partitico ma politico. Viene dalla Lombardia Marta Maria Carla Cartabia (San Giorgio su Legnano, 14 maggio 1963) è una costituzionalista, giurista e accademica italiana. A 57 anni ha già alle spalle nove anni di esperienza nella Corte Costituzionale, l'ultimo periodo anche di Presidente e delle 175 sentenze che ha steso un collega ha detto che da sola ne aveva scritte quanto “noi altri insieme”.
Si vada a leggere il curriculum, impressionante.
Ne faremo però, a ragion veduta, solo un cenno con uno specifico riferimento. Da settembre è nel Senato di ELI, l'L'Istituto di diritto europeo (ELI) che è un'organizzazione completamente indipendente che mira a migliorare la qualità del diritto europeo. È riconosciuta come Associazione Internazionale senza scopo di lucro (Association Internationale Sans But Lucratif) (AISBL / IVZW / IVoG) ai sensi della legge belga, registrazione n. 0837.276.779. Il suo Manifesto: ELI è un'organizzazione senza scopo di lucro indipendente fondata per avviare, condurre e facilitare la ricerca, formulare raccomandazioni e fornire una guida pratica nel campo dello sviluppo giuridico europeo. Basandosi sulla ricchezza di diverse tradizioni giuridiche, la sua missione è la ricerca di un migliore processo legislativo in Europa e il rafforzamento dell'integrazione giuridica europea. Con i suoi sforzi, ELI cerca di contribuire alla formazione di una comunità giuridica europea più vigorosa, integrando i risultati delle varie culture giuridiche, sostenendo il valore della conoscenza comparativa e adottando una prospettiva autenticamente paneuropea. In quanto tale, il suo lavoro copre tutti i rami del diritto: sostanziale e procedurale; privato e pubblico.
Torniamo a noi. Dal 14 settembre è professore alla Bocconi avendo il giorno prima cessato l'intero suo mandato novennale alla Corte Costituxionale di cui per circa 10 mesi è stata anche Presidente. Ha un curriculum come pochi oggi in Italia. Ci interessa quel che scrive Wikipedia a proposito del suo orientamento culturale: "È cattolica e considerata vicina al movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione sin dall'epoca degli studi universitari. Il suo contributo nell'ambito della libertà religiosa, che emerge anche dalle sue pubblicazioni accademiche, si caratterizza per la difesa della laicità positiva dello Stato e per un approccio ai conflitti ispirato alla metodologia della reasonable accommodation di origine nordamericana".
Un'occasione unica sul piano istituzionale, da cogliere per ben gestire l'altra occasione unica, quella della massa di finanziamenti.
Alberto Frizziero