SOPPRESSIONE PROVINCE: ALLA PRIMA OCCASIONE IL GOVERNO FA FLOP. E POI LA SCUSA! 2012.agosto.30.46 -

Il 5 settembre il Governo doveva individuare le funzioni di competenza statale da togliere alle Province e passare ai Comuni. Flop, nel silenzio dei giornali, nostro eccettuato. Il Consiglio dei Ministri si é riunito. Sette punti all'ordine del giorno m

Lo scorso 2 settembre abbiamo pubblicato l'articolo "LE FUNZIONI CHE IL GIORNO 5 DOVREBBERO PASSARE DALLE PROVINCE AI COMUNI ( LASCIAMO AI LETTORI OGNI VALUTAZIONE... ". Il sottotitolo: "I Comuni non sono in grado di svolgerne almeno la maggior parte. Allora vanno a una Regione, la nostra, che ha 1544 Comuni, quasi 10 milioni di abitanti. Complicazioni, maggiori costi, disservizio per i cittadini. I fautori della soppressione delle Province sono serviti (a scapito della gente)". Lo si può leggere all'indirizzo

http://www.gazzettadisondrio.it/37457-sondrio_2_settembre__le_funzioni_c...

In altro articolo, sempre pubblicato sullo stesso numero 24 abbiamo dato il calendario con articolo dal titolo "PROVINCE: SMANTELLATORI ROMANI AL LAVORO. MERCOLEDI' 5 IL PRIMO COLPO DI PICCONE. IL CALENDARIO":

"Secondo la legge 135, quella che ha convertito il DL 95 chiamato dal Governo spending review, dimenticando che per una legge italiana, ancorché inglese d'uso nella casta della finanza, andrebbe usata la lingua italiana. Mercoledì prossimo, cinque settembre, si comincia con lo smantellamento delle Province. Entro questa data infatti 5 settembre:

5 settembre: e uno. Entro il 5 settembre dovrebbe varare un Decreto con il quale individuare le funzioni di competenza statale da togliere alle Province e passare ai Comuni. ..". L'indirizzo dell'articolo:

http://www.gazzettadisondrio.it/37438-province__smantellatori_romani_al_...

L'articolo così si concludeva: "Siamo curiosi di conoscere le decisioni del Governo, mercoledì prossimo. Per inciso preannunciamo qualche sorpresina, una volta letto il testo".

Che sbadati!

Il Consiglio dei Ministri quindi è stato regolarmente convocato mercoledì 5 settembre 2012 alle ore 15,45 a Palazzo Chigi. Alla lettura dell'odg abbiamo avuto 'la sorpresina' preannunciata. Infatti i sette punti erano, e in sintesi sono stati:

Situazione Ilva

Nuove norme per la sanità

Uffici statali a Bolzano

Fuochi artificiali, norme europee

Sanzioni per cibi, norme europee

Leggi eregionali

Varie ed eventuali.

Ohibò 1

E l'individuazione delle funzioni di competenza statale da togliere alle Province e passare ai Comuni che fine ha fatto? Che sbadati! Non é che se ne siano dimenticati, per caso?

Lo escludiamo. E' puntualmente arrivata la sorpresina che avevamo annunciato con un certo sarcasmo: "una volta letto il testo".

Primo flop, cvd

Abbiamo, fin dall'inizio dei dibattiti, in argomento cercato di sottolineare la superficialità con la quale si andava ad affrontare un tema riguardante l'ordinamento. Fin dall'inizio i disinvolti fautori della soppressione dell'Ente alla domanda di chi dovesse ereditare compiti e funzioni oggi svolte dalle Province hanno risposto "Comuni e Regioni". In tanti abbiamo cercato di far capire la grande complessità della materia, la difficoltà di spezzettare funzioni, i maggiori costi e via dicendo. I soloni, alla luce del famoso detto secondo cui il peggior sordo é colui che non vuol sentire, imperterriti sono andati avanti per la loro strada coccolati dalla demagogia diffusa ed imperante.

Primo flop, come volevasi dimostrare.

Per strada hanno cominciato a sbattere la testa contro il muro. Le strade. Forse meglio, anzi, unica soluzione, quella di lasciarle alle Province. Le scuole, idem. La pianificazione. Idem. Qualcuno, affetto in forma meno grave da 'solonite' sbattendo la testa contro il muro si é accorto che era meglio frenare perché sennò la testa dal muro ne usciva definitivamente rotta.

Ma come si poteva fare visti i precedenti e le norme in vigore?

Una sola soluzione, la più classica delle soluzioni: far finta di niente, come se la data del 5 settembre nessuno l'avesse mai posta, tanto i giornali non se ne sarebbero accorti (La Gazzetta di Sondrio fa eccezione e, come si vede, se ne é accorta. Anzi l'aveva addirittura previsto prima....).

Però cosa dire se qualcuno se ne fosse accorto nonostante la cortina di silenzio stesa? Semplice formuletta: 'il termine non é perentorio ma ordinatorio'. Traduciamo la formula giuridica: la scadenza é un optional, in realtà é come se non ci fosse.

Flop? A casa

Domanda: ma non sarebbero da mandare a casa quei signori che, pagati per dare il supporto tecnico, a suo tempo hanno scritto norme inapplicabili? E non solo loro il cui nome e la cui funzione (dentro o fuori del Palazzo?) sarebbe interessante, e democraticamente indispensabile, rendere noto. In altri tempi per il Ministro, o per il sottosegretario delegato, la richiesta di dimissioni sarebbe venuta e con molto clamore. Adesso tutto va bene madama la marchesa.

Ohibò 2

Resta la domanda fatta dai Presidenti delle Province di tutta Italia: ma il primo gennaio del riscaldamento delle scuole chi se ne occuperà? E' evidente che in realtà il problema dei termosifoni spenti é solo un'immagine, simbolo di tutto quello di cui oggi le Province si stanno occupando. Un mondo misterioso per tanti fautori della soppressione che lo scoprono ora, quel mondo che non pensavano minimamente esistesse. Altro che 1492 scoperta dell'America! Han dovuto fare i conti con una sorta di rivoluzione copernicana. Pensavano che gli amministratori fossero lì per poltrone e prebende ma del tutto o quasi disoccupati. Pensavano che il personale oltre a leggere il giornale, uscire a prendere il caffè, preparare le schedine da giocare a Totocalcio, Superenalotto e via dicendo, passase le loro 36 ore settimanali a girare i pollici prima in senso orario e poi antiorario.

Ohibò. Non é così.

Dura ammetterlo. E allora rinvio.

Il primo.

f.

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