LA FARNESINA SCONSIGLIA DI ANDARE IN CERTI PAESI. CHI CI VA PAGHI IL CONTO COME IN GIAPPONE. E INTANTO IN VALTELLINA…

I consigli, anzi gli “sconsigli”

Sul sito “Viaggiare sicuri” a cura del Ministero degli esteri e dell’ACI si legge che dal 12.07.2006 “sono attualmente sconsigliati viaggi in Ciad a qualsiasi titolo. Non si può infatti escludere il verificarsi di improvvise situazioni di crisi. In particolare devono essere evitati gli spostamenti verso la parte orientale e meridionale del Paese, lungo i confini con il Sudan e la Repubblica Centrafricana.

Per quanto riguarda il Niger dal 03.03.2006 “a causa del ripetersi di aggressioni a danno di turisti da parte di bande armate si sconsigliano i viaggi:

- nella zona della Azawagh, area compresa tra la frontiera con il Mali e la linea che va da Tahoua a Ingall e fino alla frontiera algerina.

- nella zona ad est del Massif de l'Air e a nord dell'Iferouane, fino alla frontiera con l'Algeria.

Per il resto del Paese si consiglia, prima di intraprendere delle escursioni, di segnalare la propria presenza alla nostra Ambasciata d'Italia in Abidjan, specificando itinerari e durata ed inoltre di ricorrere ai servizi di guide altamente qualificate, qualora l'escursione interessi zone desertiche o comunque scarsamente abitate.

Consigli non seguiti, italiani rapiti

Il 21 agosto sono stati rapiti 21 italiani al confine tra Niger e Ciad da uomini del Fronte Far Sahara che rivendicano le stesse concessioni fatte ai tuareg. 19 sono stati liberati quasi subito mentre sono rimasti nelle mani dei sequestratori Claudio Chiodi e Ivano De Capitani che al telefono dicono di essere liberi. Si pensa che essendo il territorio disseminato di mine il problema di un rientro dipenda da questioni di sicurezza. I 19 hanno rinunciato al rientro in Italia sull’aereo che la Farnesina metteva a disposizione e hanno proseguito il loro viaggio come niente fosse. L’unità di crisi del Ministero degli Esteri è permanentemente insediata.

Chi rompe paga e i cocci sono suoi

Un tempo questo era il detto che veniva anche praticato. Lo evochiamo per analogia. Chiunque può andare dove vuole anche in posti “sconsigliati” dal Governo. Se però succede qualcosa, “uomo avvisato mezzo salvato” non basta più perché l’avviso è stato ignorato. A questo punto La situazione è analoga a quella di chi rompe. Tutte le spese sostenute per la liberazione dei sequestrati, che comunque va perseguita, devono essere contabilizzate per presentare il conto a chi ha ignorato i “consigli”, anzi gli “sconsigli”.

Il caso del Giappone

Illuminante il caso del Giappone. Il Governo aveva sconsigliato i propri cittadini a recarsi in Irak. C’è stato chi ha fatto orecchie da mercante e è andato là lo stesso finendo sequestrato anche lui. Il Governo è intervenuto ed è riuscito a liberarlo. Piccolo particolare: arrivato in Giappone gli è stato presentato il conto da pagare, pari alle spese sostenute dal Governo.

Si deve fare così.

In Valtellina

Rischio 5 per le valanghe? E qualcuno c’è sempre che anche in giorni e momenti “di remollo” si avventurano fuori pista. Succede qualcosa? Giusto intervenire a salvare qualcuno in difficoltà ma sacrosantamente giusto far pagare. in particolare l’elicottero se c’era stata la comunicazione di rischio. Un esempio a valere per tutte le situazioni nelle quali c’è qualcuno che si considera “speciale” al di sopra delle regole per gli altri comuni mortali.

Amarilli

Amarilli
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