Fusione dei Comuni: a che punto siamo?

Frenata nel Tiranese, accelerata in Valchiavenna dove sono rimasti in 5 ma 5 decisi

A che punto siamo con le fusioni dei Comuni? Potremmo rinviare chi lo ha chiesto a quanto in precedenza e ripetutamente scritto in argomento. Vale però la pena di riassumere la situazione.  Non ancora matura quella del tiranese dove sembrava sul punto di avviarsi la procedura per unire i cinque comuni di Grosotto, Lovero, Mazzo, Tovo, Vervio. Sembrava infatti vi fosse intesa dopo l'incontro dei Sindaci ai primi di giugno con i propositi di iscrivere l'argomento all'odg del Consiglio Comunale ma le cose non sono andate in questo modo. Se ne riparlerà.

Marcia invece come previsto la pratica per la fusione dei cinque Comuni valchiavennaschi. Sono rimasti orfani del sesto, Verceia, perchè, come osseervato dalla Regione e come del resto previsto, non c'era la continuità territoriale con gli altri, requisito indispensabilen (eccezione la fanno solo i comuni isolani come, ad esempio, Lampedusa e Linosa. Due isole distanti oltre 50 km ma un solo Comune).

A Milano sono arrivate le carte con tutta la documentazione prevista da parte dei 5 Comuni che hanno deciso ...di sparire per poi ritrovarsi insieme in un Comune più grande, quello che loro hanno proposto doversi chiamare in uno dei modi di seguito: Valchiavenna, Rive del Mera, Piana di Chiavenna, Valle del Mera, Rezia di Valchiavenna. Non abbiamo titolo ma ci siamo permessi, vista la tradizione della Valle che vuole rigorosamente la Mera al femminile, di indicarne due: Valdelamera, Lavaldelamera.
Il nuovo Comune conterebbe, ai dati attuali, 14.074 abitanti, e sarebbe il secondo della provincia precedendo Morbegno che ne ha circa 12.000, risultanti dalla somma di tutti e 5: Chiavenna 7421, Prata Camportaccio 2958 Gordona 1877, Mese 1771, Menarola 47.

Non ne hanno voluto sapere, quantomeno per ora, i Comuni di Samolaco 2910, Piuro 1938, Novate Mezzola 1882, Verceia 1093, Villa di Chiavenna 1040, Campodolcino 999, Madesimo 555, S.Giacomo Filippo 505. Un totale di 10.822 abitanti.

La Valchiavenna in totale ne conta 24.896.

Ora la palla è in mano alla Regione che in autunno organizzerà una giornata referendaria. Gli abitanti dei Comuni in predicato di sciogliersi con l'ammaina-bandiera dovranno esprimersi, se d'accordo o no. Il voto non è formalmente vincolante, lo è, ovvio, politicamente.

Ci sono altre situazioni sotto la lente in provincia ma si tratta di materia da prendersi con le pinze anche per non fare come la Val Bregaglia svizzera dove all'entusiasmo dell'unione, benedetta da un argomento persuasivo come un contributo di oltre cinque milioni di franchi, è seguito un non positivo rimpianto. E c'é anche il problema, emerso nel Tiranese, della presenza nel Consiglio Comunale visto che, contrariamente a qualcuno che lo pensava non è possibile stabilire, ad esempio statutariamente, una ripartizione fra ex Comuni. Con meno di 4200 abitanti complessivi il Consiglio sarebbe formato da sette consiglieri, di cui 5 alla maggioranza con l'elezione dipendente dalle preferenze e quindi con una conseguente difficoltà di presenza di consiglieri provenienti dai comuni minori, Vervio ad esempio (così come Menarola in Valchiavenna).

Dopo il referendum e secondo le procedure del caso con il nuovo Comune vengono meno i precedenti e si va subito alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Comunale.

Ultima nota la presenza negli organi sovracomunali, fin che restano. Il BIM, peraltro tutelato dalla natura delle sue risorse oltre che dalle sentenze della Corte Costituzionale, oggi vede 12 consiglieri in rappresentanza dei comuni che vanno fondendosi. Domani ne avranno solo 4. Del pari dimezzerebbero la loro rappresentanza i Comuni del Tiranese

GdS
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