8 30 35 "PER UN REGISTA CHE NON PUÒ GIRARE NESSUN FILM PER 5 ANNI, È PEGGIO CHE STARE IN PRIGIONE" (JAFAR PANAHI). LA SUA LETTERA LETTA A VENEZIA

Prima di vedere il suo breve e commovente Accordion, che ha inaugurato alla 67. ma Mostra di Venezia le Giornate degli Autori, è stata letta davanti ad una platea gremitissima ed attenta, la Lettera che il regista iraniano ha inviato a Roberto Barzanti e a Giorgio Gosetti, essendo impossibilitato a lasciare l'Iran, "reo" di fare film per la gente e per la società..

Panahi - arrestato a Teheran il 2 marzo scorso e rilasciato alla fine di maggio, dietro pagamento di una cauzione di circa 200mila dollari. - non è venuto a Venezia, però le sue parole scritte sono come terribili macigni lanciati contro il suo governo che reprime violentemente la libertà di espressione. Tantissimi sono stati gli applausi alla fine del suo breve film che è un auspicio alla tolleranza e alla capacità di comprensione.

Cosa abbiamo visto

Il cortometraggio The Accordion è stato girato a Teheran da Jafar Panahi, il premiato autore iraniano di The Circle / Il cerchio, presentato il 1 settembre 2010, nella giornata inaugurale delle Giornate degli Autori, mentre il 2 settembre, si terrà un dibattito con il regista iraniano Mazdak Taebi sui temi trattati nella sua opera con la partecipazione della stampa internazionale, e una masterclass con giovani cinefili provenienti da tutti i paesi dell'Unione europea. The Accordion riflette l' emozione di Panahi di fronte agli accadimenti ed esprime la sua maniera di osservare la realtà. È la storia di due giovani musicisti ambulanti che si vedono sottrarre la fisarmonica a causa di un incidente. In questo breve ed intenso racconto c'è tutto il suo universo poetico , una metafora sulla comprensione delle nuove generazioni che scelgono la condivisione al posto del conflitto. Il cortometraggio 'The Accordion', é prodotto da Art for The World all'interno del nuovo progetto 'Then and now, Beyond Borders and Differences sulla tolleranza e la consapevolezza della complessità delle culture.

Ma a Panahi bisognerebbe comunicare che tutta la gente che ama il cinema e coloro che lo sanno fare come lui, non solo sostengono la sua lotta ma condividono sinceramente la sua ricerca per la libertà di espressione e di vita.

Maria - Elisa- Antonio

Maria - Elisa- Antonio
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